La prima giornata di campo era stata sfiancante per tutti. Dopo il gioco di presentazione della mattina, che ogni squadra aveva svolto per sé, c'era stato un pranzo molto sbrigativo. La maggior parte dei ragazzi non era abituata a questi ritmi frenetici e si sentiva quindi stanca già nel primo pomeriggio, quando le squadre si erano dovute affrontare in una classica bandierina.
Si erano sfidati prima i gialli e i blu, con schiacciante vittoria dei blu, poi la sanguinosa prova era toccata a rossi e verdi, con un trionfo più che meritato dei rossi. Durante la finale, tra rossi e blu, dopo una partita molto combattuta e qualche ginocchio sbucciato, la vittoria fu conquistata per un paio di punti dalla squadra blu. Queste sono le premesse per dire che, a fine giornata, tutti non vedevano l'ora di sdraiarsi sul letto e cadere in un sonno profondo.
Andrew, dal canto suo, era sì stanco, ma si sentiva ancora elettrizzato grazie a tutto il tempo che quel pomeriggio aveva trascorso con Faith. Durante il cerchio iniziale, le era capitata come primo "accoppiamento". Se questo non è destino...
Prima di dirigersi in camera raggiunse Faith, che era insieme alla sorella: «Bel gioco di squadra oggi.» In risposta lei sorrise lievemente, ma Edith ribatté: «Sì, ma non quanto il nostro.» Faith e Andrew erano infatti nella squadra rossa, che si era sfidata nella finale con la squadra di Edith, la blu, la quale aveva vinto.
Andrew decise di separarsi dalle due ragazze e dirigersi verso la sua casetta, la numero due. Pensò di essere il primo, ma non appena aprì la porta si accorse di non essere solo; riconobbe la figura, che in quel momento gli dava le spalle, e disse soltanto: «Squadra blu, eh?»
«Sì, i migliori» esclamò Noah in risposta.
«Sì sì, vantatevi pure, tanto era solo una stupida bandierina.»
«"Stupida bandierina" che noi abbiamo vinto» ribatté Noah con un sorriso beffardo stampato in volto.
La conversazione stava per cadere lì, ma a un certo punto Noah se ne uscì dicendo, rivolto ad Andrew: «Ma tu sei il ragazzo della bassina!»
Andrew era leggermente infastidito: nessuno poteva permettersi di offendere in quel modo lui e la sua migliore amica. «Per la cronaca: non è la mia ragazza, è la mia migliore amica. E inoltre, non è bassa, ma è alta più di un metro e mezzo.»
«Ben fatto, amico» disse Isaac, uno dei loro compagni di stanza, che era stato tutto il tempo seduto sul letto ad ascoltarli senza che loro se ne accorgessero.
«Non voglio sapere come tu conosca la sua altezza» s'inserì Richard, seduto anche lui ad ascoltare i due sul letto opposto ad Isaac.
«Ma esattamente voi da quanto siete qui?» domandò Andrew.
«Praticamente da prima che entrassi» rispose Isaac.
Improvvisamente scoppiarono tutti a ridere, Noah compreso.
«In che squadra siete finiti voi?» chiese Andrew agli altri due
«Gialla» risposero all'unisono.
«Ma vi conoscevate già prima di questo campo?»
«No» risposero sempre contemporaneamente.
Andrew si rese conto che quei due non avevano molta voglia di fare conversazione, quindi tornò a rivolgersi a Noah.
«Parlami di te, quali sono le tue passioni?»
«Beh... suono il violino da quando avevo sette anni. Mi piace prendermi gioco di mio fratello gemello, ma soprattutto stare da solo. Ah, e giocare con il mio gatto. Tu, invece?»
«Io faccio teatro... da cinque anni, ormai, e mi piace cucinare.» Andrew si concesse una piccola pausa di riflessione, poi domandò, sempre a Noah: «Senti, mi piace una ragazza, come mi devo muovere?»
«Perché lo chiedi a me?» La voce di Noah era leggermente infastidita.
«Beh... guardandoti, penso tu abbia sicuramente più esperienza di me.»
«Non ho mai avuto una ragazza» mormorò Noah.
«Triste storia, amico» commentò Isaac.
«Piacevo ad una ragazza, io tenevo a lei – anche se non in quel senso... ma l'ho persa.»
Detto ciò, cominciò a raccontare di Bonnie.

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Intrecci di stelle
Teen FictionSotto il cielo stellato della prima sera al Wilson Camp, Faith e Andrew si incontrano. Da lì tutto cambia, perché questa non è solo la storia di Faith e Andrew. Infatti, da quel semplice e casuale incontro, si creerà una serie di amicizie, molte nat...