«Ci sono almeno cinque regole del codice comportamentale che sono state infrante, lo sai questo, vero?».
Lucilla è davvero cambiata. Il modo in cui si rapporta con Evie, il suo tono di voce, il suo sguardo. Tutto è diverso. Più cupo e anche un po' assente. Come se non le importi più di tanto se restiamo qui chiuse in palestra. Forse è solo un bluff e se così fosse sarebbe un'attrice molto brava. Mi chiedo se il nostro allontanamento dell'ultimo periodo non abbia contribuito a questo cambiamento. Forse, Lucilla vuole mostrarsi fredda anche nei miei confronti.
Sbuffo spazientita, allargando le braccia con fare teatrale per attirare l'attenzione di entrambe.
«Non c'è bisogno di usare le maniere forti» dico rivolta a Evie, «gli accordi saranno rispettati».
«Sì, ma a modo mio» sentenzia Evie, «meglio essere previdenti».
La guardo incrociare le braccia e affilare lo sguardo rivolto a Lucilla. Anche Moss sembra disorientata dal suo cambiamento.
«Non ti fidi proprio di noi, eh?».
La voce della ragazza dai capelli neri è ancora più tagliente e costringe la rossa a sbattere le palpebre più volte. È come se Lucilla l'avesse appena schiaffeggiata in pieno volto.
«Si fa a modo mio, punto e basta» sbotta infastidita dalla calma che la ragazza continua a emanare.
«No, Evie, la verità è che non potresti fare diversamente. Sei finita tra una Shizen e una Shinri. E anche se i miei poteri sono indeboliti, tu sei comunque l'unica priva di doti straordinarie».
Lucilla avanza piano verso di lei. Le mie gambe compiono qualche passo nella stessa direzione, verso il centro della palestra. Mi muovo senza rendermene conto, sento l'aria attorno a me farsi più elettrica.
«Dillo un'altra volta» la provoca Evie.
Deglutisco, mentre il rumore dei nostri passi è l'unico suono che rimbomba nella palestra.
«Non ce n'è bisogno, così come non è stato necessario chiudersi qui in palestra. Sarei rimasta comunque, ma sappi che lo faccio solo per Nina».
Le parole di Lucilla mi trafiggono il petto come un dardo di fuoco. Un sorriso trabocca dalle mie labbra e non riesco proprio a farlo sparire. Le importa ancora qualcosa di me.
«Anche se non capirò mai perché abbia deciso di aiutare proprio una come te» continua la ragazza.
«Ti farò pentire di ogni parola che hai usato contro di me, Hans».
«Fallo, Moss. Tutto quello che fai per danneggiare gli altri non farà che distruggerti».
Lucilla è ormai a un palmo di distanza da Evie quando pronuncia quest'ultima frase. Mi allungo verso di loro e uso proprio il braccio martoriato dal potere per avvolgere il petto di Lucilla e impedirle di andare oltre. Il profumo di entrambe inonda le mie narici.
«Ragazze, smettiamola. Non siamo qui per questo» mormoro.
Nessuna delle due ha il coraggio di interrompere il contatto visivo. Si sfidano con gli occhi proprio dove le parole non hanno avuto la forza di continuare.
«Evie, ho promesso che avrei allenato il controllo sul potere e Lucilla è qui per aiutarmi a farlo senza che la cosa mi sfugga di mano» continuo.
«Un piano perfetto, no?» chiede Lucilla, alzando un sopracciglio come a sfidarci.
La palpebra sinistra di Evie è colpita da un leggero tremore. La ragazza è così costretta, per la prima volta, a distogliere lo sguardo. Si volta di spalle e solleva un braccio per lanciarmi qualcosa che afferro con entrambi i palmi delle mani.
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Dark Academy - L'accademia oscura
ParanormalI sogni hanno la capacità di mostrare la parte più profonda e celata dell'essere. Nella dimensione onirica le nostre difese psichiche cedono, e scopriamo una parte di noi stessi che ignoriamo. Ma cosa succede se quel mondo astratto si dimostra più c...