CALL MY AGENT pt2

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Ieri abbiamo parlato di tutto ma non ti ho chiesto cosa fai nella vita. Oltre a truffare i modelli come me, ovviamente...

Ho truffato solo te. E ha funzionato. Comunque studio. Sono all'ultimo anno de università. Tra un mese me laureo.

In cosa?

Secondo te?

Scienze delle truffe?

Nun è simpatica questa battuta, 'o sai? Comunque, no. Ritenta.

Mi sembri uno studente umanistico più che scientifico.

Sese, nun ne hai la più pallida idea! Studio giornalismo.

Ahahah che ironia della sorte


Simone e Manuel, dopo quell'appuntamento concluso con un bacio, non si incontrarono per un po'. Simone tornò a Milano, dove abitava stabilmente, vicino al suo posto di lavoro. Manuel invece tornò a concentrarsi sulla tesi.

Nonostante questo, continuarono a scriversi, soltanto di notte. Divenne una tradizione. Tutte le sere, prima di dormire, passavano quasi due ore mandandosi messaggi. Poi a volte si chiamavano e ridevano, scherzavano. Si prendevano in giro. Si tenevano testa, come sempre.

Manuel, nonostante non fosse famoso e non fosse ricco come Simone, non si sentì mai inferiore intellettualmente. Forse si spaventò, perché quel loro scambio diventava sempre più assiduo e profondo. Si spaventò perché Simo aveva una vita diversa. Una vita movimentata, circondato sempre da tanta gente famosa, che facesse parte del suo di mondo. Tanti stimoli differenti ogni giorno. Manuel era un pesce fuor d'acqua per quello e non ambiva nemmeno a quell'universo tanto lontano da lui.

A lui piaceva Simone. Perché sì, era bellissimo, ma anche perché lo aveva conosciuto ed era intelligente, intraprendente, solare, simpatico. Baciava molto bene.


Quindi. Pronto per la laurea?

Pronto pe' esse un disoccupato a tempo pieno? No.

Dai, vedrai che troverai subito qualcosa da fare...

Tipo? Vende' il mio corpo perfetto su 'a Salaria?

Sei proprio esagerato Manu.

So 'na drama queen. Chicca mi ha insegnato questo nuovo termine. Se dice così, no?

Ahahah sì. E devo dire che ti rispecchia molto questo appellativo.

Me piace quando usi questi termini aulici... tesoro.

Ogni volta che mi chiami così mi sento effettivamente un frequentatore della Salaria.


La mattina dopo, Anita convinse Manuel, dopo innumerevoli tentativi, a vestirsi di tutto punto per la laurea: una camicia di lino, all'interno di un pantalone elegante, con mocassino abbinato. Era maggio quindi la giacca non la prese nemmeno in considerazione.

Si guardò allo specchio e pensò, anche se si sentì un sottone subito dopo, che gli dispiaceva non essere visto da Simone così. Così tirato a lucido, come non lo era mai stato. Così bello, con i capelli spuntati e la barba accorciata apposta per l'occasione. Anita riuscì a convincerlo pure nel fargli mettere una punta di fondotinta sotto gli occhi per coprire le sue occhiaie caratteristiche. Questo però non lo avrebbe detto a nessuno, sarebbe rimasto un segreto di famiglia. Pensò però che Simone si truccava qualche volta, sia per i servizi fotografici che per uscire con alcune amiche.

OS'S COLLECTION SIMUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora