Simone aveva notato Matteo e Chicca dopo la messa. Alle loro spalle c'era anche Elia. Teneva la testa bassa e gli occhiali da sole. Sarà scappato da Milano in mattinata, avrà dormito poco. Lo conosceva abbastanza da poter constatare che quella supposizione era più che veritiera.
Simo abbracciò i suoi amici: <Grazie di essere venuti> gli sussurrò quando li strinse insieme. La mano di Matteo gli accarezzò la schiena e Chicca gli lasciò un bacio sul collo: <Ci dispiace Simo>.
Poi Elia fece un passo e Simo lo notò mentre ancora stringeva gli altri. Si staccò e lo raggiunse.
<Non pensavo venissi> disse nascondendo le mani nelle tasche.
<Non stiamo insieme ma lo sai che ti voglio bene. E lo sai che ci sono per tutto Simo. Ci sono anche per questo. Soprattutto per questo> gli disse per poi abbracciarlo. Simo sentì di nuovo il suo profumo dopo due mesi che gli stava lontano, dopo due mesi che s'erano lasciati.
<Possiamo parlare?> Elia entrò nella stanza di Simo. Si tolse le cuffiette e gli sorrise per poi sollevarsi e lasciargli un bacio sulle labbra. Se avesse saputo che quello sarebbe stato l'ultimo forse lo avrebbe stretto di più, lo avrebbe baciato meglio di così.
<Dimmi tutto. A Napoli è andata bene?> domandò quando si accomodarono entrambi sul letto per poter parlare.
<Sì. Volevo chiederti una cosa...> gli strinse la mano e abbassò gli occhi: <Tu e il tuo ex quanto siete stati insieme?> Elia lo chiese con una pacatezza che non sapeva nemmeno di possedere. Simone cambiò espressione in un secondo. Divenne serio e allontanò la mano dalla sua.
<Perché me lo chiedi?>
<Perché eviti sempre il discorso... vorrei solo sapere qualcosa in più del tuo passato. Non credo di chiedere troppo. Stiamo insieme da tre anni...> alzò le spalle mentre Simone invece iniziò a chiudersi, come se un pugno gli fosse arrivato in pieno petto e lui stesse incassando senza emettere alcun suono.
<Siamo stati insieme circa sei anni> rispose.
<Ma non hai più rapporti con lui? Lo vedi, lo senti qualche volta?> Simo scosse la testa: <E perché?>
<Perché ci siamo lasciati anni fa, io mi sono trasferito a Milano e non ci siamo più visti...> alzò le spalle di nuovo. Era il suo solito gesto quando si sentiva in imbarazzo, quando cercava di sminuire.
<E lui adesso sai che fa, se sta con qualcuno... non hai info su di lui?>
<Perché mi fai tutte queste domande su Manuel? Perché ti interessa tanto? Che succede?> si alzò in piedi perché iniziava a sentirsi stretto in tutte quelle domande. Iniziava ad avere caldo così aprì la finestra.
<Mi prometti che non ti incazzi?> si alzò anche Elia.
<Non ti prometto niente. Che hai combinato? Non metterlo in mezzo... lui non fa più parte della mia vita da anni> allungò le braccia e indietreggiò ancora quando Elia fece un passo verso di lui.
<Ho letto i tuoi diari. Per sbaglio. Li ho trovati nell'armadio l'altro giorno e non sapevo cosa fossero... e così ho letto qualcosa e parli tanto di lui. E forse sono geloso di sapere che ancora dopo così tanto tempo lo pensi, sai cosa fa, dov'è, come sta. Sai tutto e se lui sta male stai male anche tu e se lui è felice lo sei pure tu. Ed io mi chiedo se... se sia così anche con me. Se quando sto male stai male tu e se sono felice lo sei pure tu, ma ho paura della risposta, ho paura di sapere la verità perché penso di saperla e mi farebbe male anche se sarebbe la cosa giusta. Che tu me ne parlassi intendo... vorrei sapere se avrò mai l'affetto che tu hai per lui. Mi amerai mai come ami lui?> parlò velocemente perché non voleva essere interrotto. Poi aprì il suo zaino e tirò fuori i quaderni poggiandoli sulla scrivania. In mezzo c'erano anche le foto.
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OS'S COLLECTION SIMUEL
FanficVisto che leggo sempre idee interessanti su Twetter per nuove storie Simuel, ho deciso che, sotto i vostri/nostri desideri, scriverò qualche One Shot (o anche qualche storia a più capitoli). Se avete richieste, sapete dove contattarmi