STELLA pt5

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Simo si guardò allo specchio un'ultima volta. Quei jeans nuovi che aveva appena comprato erano stupendi, con le catene sui fianchi che lasciavano intravedere la pelle nuda. Era fiero del suo trucco scuro sugli occhi, era riuscito a fare tutto da solo con un semplice tutoria su TikTok. Si mise il cappotto e scese le scale. Notò sul divano i quaderni suoi e di Manuel che nel pomeriggio era passato a fare un po' di matematica e guardare un episodio di Young Royals. Si ricordò della voce di suo padre che, dopo cena, gli aveva chiesto di mettere a posto tutti quei fogli sparsi, così, prima di uscire, li raccolse dal tavolino basso per provare a riordinarli alla veloce ed impilarli uno sopra l'altro. Alcuni però gli caddero e così si dovette chinare a raccoglierli e si rese conto come tra quelli vi fosse un foglio che non c'entrasse niente con la matematica.

Erano due scritture che ormai conosceva bene. Una, quella più spigolosa e scarabocchiata, era quella di Manuel, altra più rotondeggiante e precisa ed era quella di Stella.

Lesse la conversazione e più i suoi occhi scorrevano le parole, più le sue mani tremavano.

Sei andato lì per Simone? Sì.

Qualcuno ci ha provato con te? Sì.

Ti sei sentito male perché non pensavi potesse piacerti? Anche.

Ti sei sentito male perché hai capito che ti piace Simo ma ti fa paura? Sì.

...Se ti capita di avere un altro attacco di panico però dimmelo. Sono qui.

Si sentiva uno stronzo per aver letto tutta quella confidenza di Manuel e si sentiva disonesto ed in colpa per essere andato avanti a leggere senza fermarsi, senza rendersi conto che quel foglio non doveva capitare per alcun motivo nelle sue mani. Tremava e s'era reso conto solo dopo di come il suo petto si stesse muovendo troppo velocemente.

Manuel era andato al locale per lui e per conoscersi meglio, un ragazzo ci ha provato con lui e a lui è piaciuto, Manuel ha ammesso a Stella di avere una cotta per Simone e ha avuto un attacco di panico.

Simo collegò tutti i puntini: le tante notti con lui, nello stesso letto, più vicini del normale, il suo chiudersi a riccio, l'insicurezza che lo teneva alla larga dal confidarsi veramente, la paura di nuove emozioni, Viola preoccupata perché lo vedeva assente... ora aveva tutto senso e tutto quel senso gli sembrò quasi pesante.

Perché Manuel non si era confidato con lui, perché Manuel stava vivendo un momento difficile al suo fianco e lui non s'era accorto di niente. Simone si sedette sul divano e cercò di prendere fiato.

Manuel aveva avuto un attacco di panico?

E Stella non gli aveva detto nulla... Stella aveva mantenuto il segreto con Manuel. E Simone? Simone dove stava in tutto questo caos? Simo non era stato inserito neppure nella questione. Simone ne era rimasto del tutto fuori.

Simo voleva solo piangere perché si sentiva uno stupido, perché Manuel aveva avuto un attacco di panico e lui non era stato al suo fianco. Simone si sentiva responsabile perché se solo Manu si fosse confidato con lui, forse, non avrebbe mai avuto un attacco di ansia.

Era colpa sua. Non l'aveva capito.

Ma com'era stato possibile? Simone guardava nei suoi occhi ogni giorno ed era abbastanza convinto di conoscere a memoria il suo sguardo, la sua anima... e invece, quel particolare così importante non l'aveva saputo leggere.

Manuel quella sera sarebbe andato al locale con lui e Simone si alzò di scatto al solo pensiero. Stavolta doveva essere accanto a lui. Così ripose il foglio insieme agli altri, nel quaderno di Manuel dissimulando quel suo gesto da spia, e prese le chiavi della macchina. Mise in moto in poco tempo e sfrecciò verso il locale. Parcheggiò e accelerò il passo per raggiungere l'ingresso il prima possibile. Fuori c'era la sua moto parcheggiata. Manuel era già arrivato. Così accennò uno slancio e varcò la soglia. Pagò il guardaroba e si tolse il cappotto. Poi si girò tutt'intorno per cercare il suo amico e, prima di darlo ufficialmente per disperso, lo vide al bancone. Era seduto e si guardava attorno. Si guardarono. I loro occhi si notarono. Manuel era più bello del solito. Quello pensò Simone quando si rese conto di non avere occhi per nessun altro. Era da un pezzo che non aveva occhi per alcun ragazzo se non Manuel. Anche quelli del locale... era sono ricordi confusi di serate vuote.

OS'S COLLECTION SIMUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora