VISTO IL PROMO DI IERI... HO RACCOLTO UN PO' DELLE SCENE CHE ABBIAMO VISTO. BUONA LETTURA<3
<Ma lo hai visto il ragazzo nuovo?> Simone lo disse sottovoce, indicando un tipo poco distante, magro, con una felpa discutibile. Era discutibile tutto di quel tipo. Questo è quello che pensò Manuel.
<Eh, embè?> alzò le spalle come se non gli interessasse.
<Non lo trovi bello e affascinante?> Manuel notò i suoi occhi fissi in quella direzione, verso quel tipo scarno e con un mucchio di libri in mano. Non lo trovava affatto bello e affascinante. Non lo avrebbe mai pensato, questo era sicuro. Era bianco latte, con il viso asciutto - fin troppo asciutto - capelli tirati indietro e da lontano si poteva pure sentire la sua voce: un accento napoletano che, di certo, lui non trovava attraente.
<No! Entriamo in classe che tra poco suona?> gli lanciò una manata per smuoverlo da quella visione paradisiaca che Manu non riusciva proprio a capire.
Simo però non venne minimamente distratto da quel tocco, rimase immobile e seguì lo spostamento del terzo verso la biblioteca: <Tu vai. Io arrivo subito> iniziò a camminare verso la direzione di quello. Manu lo guardò finché non scomparve dietro la porta austera della biblioteca.
Simone non sapeva quale fosse il piano, non sapeva assolutamente quello che avrebbe detto o fatto, sapeva soltanto che non si sarebbe lasciato scappare un'occasione.
<Ciao> lo salutò quando vide che nell'ambiente c'erano solo loro due.
<Ciao, ti serve qualcosa?> domandò l'altro.
<No, in realtà no. Ti ho visto prima in corridoio... mi chiedevo se avessi bisogno tu in realtà. Sei nuovo, no?> Simone fece qualche passo nella sua direzione. Aveva gli occhi azzurri e sembravano pure tristi, tanto tristi.
<Sì. Mi chiamo Mimmo, tu sei..?> allungò la mano. Gliela strinse: <Simone, sto in 4B se ti va di fare due chiacchiere qualche volta... sai dove trovarmi>. Suonò la campanella giusto in tempo. Controvoglia Simo dovette tornare in classe, così si salutarono.
Solo quando uscì dalla biblioteca si rese conto di quanto il suo cuore stesse battendo forte. Matteo gli fece notare invece quanto avesse un sorriso da ebete in faccia: <Che è? Tu' padre t'ha detto che te passa la verifica de domani?>
<Ma che mi frega della verifica Matte!> gli tirò uno scappellotto per poi accomodarsi al suo banco, accanto a Manuel, che lo guardò di sottecchi. Scrutava la sua espressione, il suo sguardo imbambolato.
<Caffè?> Simone entrò in biblioteca con due caffè in mano. Di solito erano per lui e Manuel, ma questa volta fece un'eccezione. Mimmo gli sorrise, sorpreso da quel gesto carino nei suoi confronti.
<Mio padre mi ha detto di te, di Torre del Greco... mi dispiace> disse Simo dopo un sorso del suo caffè con voce sommessa.
<Sì. Tuo padre è l'unico che mi è stato accanto. È come un secondo papà, senza farti nessun torno eh!> l'accento napoletano era sexy... così pensò Simone.
<Non ti preoccupare. Anche Manuel lo dice. Ormai è il secondo papà di tante persone> lo diceva con tranquillità, anche se fino a pochi mesi fa sarebbe diventato rosso rabbia perché era il padre di tutti meno che di lui.
<Manuel è il tipo che sta sempre con te?> domandò, facendo allusione alle volte che si vedevano nei corridoi prima delle lezioni o quando suonava la campanella dell'ultima ora. Era strano pensare che per Mimmo era Manuel a stare con Simo e non il contrario.
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OS'S COLLECTION SIMUEL
FanfictionVisto che leggo sempre idee interessanti su Twetter per nuove storie Simuel, ho deciso che, sotto i vostri/nostri desideri, scriverò qualche One Shot (o anche qualche storia a più capitoli). Se avete richieste, sapete dove contattarmi