PRISMA pt2

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<Obbligo o verità?> domandò Daniele.

<Verità>

<Se non vuoi rispondere, bevi...> puntualizzò Andrea: <... Non ne abbiamo mai parlato quindi sono curioso. Con quanti ragazzi hai fatto sesso?> chiese con una certa malizia che, era facile prevederlo, si sarebbe alzata round dopo round.

<Tre, se contiamo Laura, quattro!> rispose secco. Manu non capì... 3? Lui, Mimmo e...? Chi era il terzo?

<Vogliamo i nomi dei tre fortunati!> Daniele lo stuzzicò, ma Simone scosse la testa: <Solo una domanda alla volta> e fece girare la bottiglia a sua volta. Si fermò su Daniele: <Obbligo>.

<Gira la bottiglia e bacia chi ti esce> Andrea propose velocemente, prima che Simone potesse pensare ad un'altra idea.

<Sei serio?> Daniele non si aspettava quell'imposizione, soprattutto non dal suo fidanzato.

<Certo! Voglio vederti baciare qualcuno> gli fece l'occhiolino. Simone e Manuel rimasero ad assistere a quello scambio tra i due.

<'Na fantasia sessuale un po' strana amo> rispose, ma poi fece girare la bottiglia. Manu non commentò, si sarebbe esposto solo se... solo se la bottiglia fosse finita su di lui. E infatti: <Co tutto il rispetto, ma io so' etero...> si giustificò quando il tappo puntò verso di lui.

<Non fare lo schizzinoso. È un bacetto innocuo> Andrea scherzò e Daniele fece per alzarsi.

<Nun so' consenziente> allungò le mani per provare a bloccare Daniele che intanto si era avvicinato a lui: <Nun puoi bere? Bevo anche io pe' solidarietà se vuoi!> continuò ad arrampicarsi sugli specchi.

<Manu, è un bacio. Non ti contagia co' la frociarola> Andrea cercò di convincerlo. Manuel si voltò verso Simone che assisteva alla scena di panico ridendo come un matto. Dentro voleva morire. Vederlo baciare Daniel era l'ultima cosa alla quale si aspettava di assistere.

Alla fine, Manu capì che non sarebbe potuto scappare da quello stupido gioco, così si rassegnò: <Niente lingua oh!> si raccomandò prima di lasciarsi baciare. Daniele annuì e poi si avvicinò. Manuel percepì le sue labbra addosso ed una sua mano poggiata sul viso, come per non farlo scappare. Fu strano e lo pensò per tutta la durata del bacio. Aveva già baciato un ragazzo e gli era pure piaciuto, eccome se gli era piaciuto, ma baciare Daniele non era come baciare Simone.

Simone li guardò e dentro si sentì morire. Sarebbe voluto scoppiare a piangere perché Daniele si stava prendendo un pezzetto di ciò che lui reclamava da tempo, di ciò che solo lui, fino a quel momento, aveva avuto in quanto ragazzo.

<Può bastare. So che baciarme è bellissimo ma mo basta!> Manuel si staccò da Daniele con quella frase ironica. Continuò a pensarlo: fu troppo strano.

Dani si accomodò al suo posto e girò la bottiglia. Si fermò su Andrea.

<Verità>

<Te la faccio io che nun te conosco. Quando hai capito de essere genderfluid?> Manu gli fece la domanda e poi bevve un sorso di Monte, per sciacquarsi la bocca, per la sete, per la bocca secca.

<L'ho sempre saputo in realtà... quando ero piccolo mi piaceva vestirmi da ragazza. Poi co' mio fratello un giorno abbiamo letto le metamorfosi di Ovidio e la storia di Ermafrodito, figlio di Ermes e Afrodite con sembianze androgine, che chiese ai suoi genitori che tutti i maschi che si sarebbero immersi nelle acque della ninfa sarebbero dovuti diventare anche femmine. Allora io andai ai giardini di ninfa, a Latina, sperando di poter diventare anche una ragazza... fu sempre un segreto fino a qualche mese fa. Ne ho parlato con un'amica, poi co' mio padre, poi con lui> guardò Daniele che aveva la mano poggiata sulla gamba del fidanzato: <E poi con Simone e poi mio fratello e mia madre. È stato un po' difficile ma mi hanno capito>

OS'S COLLECTION SIMUELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora