-Sweet as honey- {I.Nxreader}

Il futuro si guadagna col presente

"È così cattiva la tua torta? Credevo ti piacessero le fragole"
"Non mi va Jeongin...te l'avevo detto"
"Mi vuoi spiegare cos'hai? Non dici una parola da quando siamo entrati"
"Non ho niente..."
"Ti sembro così stupido?"
"Dai sono seria..."

Eravamo seduti ad un tavolino di un bar, usciti per prendere qualcosa di caldo e passare un po' di tempo insieme, ovviamente ad insaputa degli altri.
L'inverno era alle porte, Dicembre era iniziato, il freddo si faceva sentire.
Volevo davvero rimanere a casa quel giorno, avevo bisogno di riposarmi, ma Jeongin aveva insistito così tanto che dovetti accettare. Insistette anche che prendessi qualcosa da mangiare, nonostante le mie continue proteste.
Avevo continuato a giocare distrattamente con il cucchiaino del mio cappuccino, mescolandolo senza la minima intenzione di berlo. Invece della torta non avevo assaggiato neanche la crema.
Jeongin aveva inizialmente finto di non notare le mie azioni, comportandosi normalmente ma alla fine puntò gli occhi su di me, più seri che mai.

"Yerin cos'è successo?"
"Niente..."
"Non ti fidi di me?"
"Certo che mi fido..."
"Ho fatto qualcosa di sbagliato?"
"No no!"
"Allora perché non vuoi dirmelo? È evidente che qualcosa ti turba"
"Ripeteresti soltanto quello che mi ha detto Jisung"
"Ma posso sostenerti, lo farei sempre"
"Non lo faresti, come non l'ha fatto Jisung e nemmeno Seungmin"
"Yerin puoi dirmelo, non mi piace vederti così, non hai toccato cibo e sei triste"
"Non fa niente..."

Prese un grande respiro, per poi prendere le mie mani tra le sue ed accarezzarle per riscaldarle e portarmi un po' di conforto.
Mi guardò intensamente negli occhi, toccandomi l'anima, mi si strinse il cuore.
"Yerin..."
...
"Lunedì sono venuti i miei genitori qui a Seoul..."
"E non è una bella notizia?"
"No..."
"Ah..."
"È davvero lungo e complesso da spiegare"
"Sono qui per ascoltarti, ho tutto il tempo del mondo"
"Jeongin...non ti piacerà"
"Voglio saperlo lo stesso"
"Va bene..."

Dopo aver spiegato tutta la storia a Jeongin provai dei sentimenti contrastanti...
Da una parte mi sentivo il cuore un po' più leggero, come se fossi riuscita a spostare un macigno che mi opprimeva il petto, tornando a respirare.
Però con il silenzio del ragazzo era come se quel masso tornasse a schiacciarmi peggio di prima, soffocandomi.

"Yerin...non so cosa dire...non..."
"Te l'avevo detto che non l'avresti presa bene"
"È solo che...non me l'aspettavo...non sapevo che tu e Jisung foste in una situazione del genere..."
"Lo so..."
"Per chi lo stai facendo? Chiaramente non per te stessa"
"Per la mia famiglia...per Jisung..."
"Perché devi farlo? Non puoi scappare come tuo fratello?"
"No...non voglio deludere nessuno"
"Non riesci proprio ad essere un po' egoista vero?"
"In questi casi non si può essere egoista..."
"In questi casi si deve essere egoista"
"Te l'ho detto che avresti reagito come loro..."
"È perché teniamo a te Yerin, non vorremmo mai vederti diventare il fantasma di te stessa"
"Non te lo dovevo dire..."
"Hai fatto bene invece, perché ora farò di tutto per non fartelo fare"

Le sue parole mi riscaldarono il corpo come se mi stesse avvolgendo con una coperta in una giornata di tempesta.
Le nostre mani erano incastrate tra loro, come anelli di catene indivisibili.
Jeongin sembrava tenerci davvero tanto a me...al solo pensiero sorrisi, sentendomi un pochino sollevata.

"Come vuoi"
"Quando ho un obbiettivo lo porto a termine"
"Immagino..."
"Non mi credi?"
"Assolutamente sì! Speriamo che tu ci riesca anche sta volta..."
"Ce la farò"

Il mio sorriso si ampliò e guardandoci negli occhi non potemmo fare a meno di ridere.
Jeongin era davvero un angelo caduto dal cielo! Era venuto sulla terra per proteggermi! Dovevo capirlo fin da subito!
Mi sentivo davvero fortunata...

"Ora mangia la tua torta alle fragole"
"Ma-"
"Mangiala"
"E va bene!"

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