CAPITOLO 2//MIA

432 26 3
                                    

Quando mi svegliai mia sorella era ancora al computer. Appena si accorse che la guardavo chiuse velocemente tutte le schede e mi guardò sorridente. Aveva la stessa faccia di quando mi nascondeva qualcosa.
"Cosa hai fatto?" chiesi minacciosa mentre mi alzavo e completavo l'effetto mettendo le mani sui fianchi."Niente" mi rispose frettolosamente, troppo frettolosamente, lei. Alzò le spalle e cercò di defilarsi. "No!" La fermai, tendendo il mio braccio di lato per fermarla
"Tu adesso mi dici tutto"
"Ma che ti fumi?" fu la sua risposta.
Questa volta riuscì a liberarsi e scappo letteralmente via dalla mia camera. Non la inseguii, Melody era un diavolo ogni due per tre, perciò era inutile cercare di scoprire sempre ognuno dei suoi scherzetti.
Scesi invece al piano di sotto, dove mia madre e Ralph stavano vedendo la televisione. Ralph era il nuovo compagno di mia madre. Nuovo era un paradosso visto che era il padre biologico di Melody, ma io non ero mai riuscita a chiamarlo papà. Mi ricordavo il mio vero padre, alto e biondo con un carinissimo accento italiano, e Ralph non gli assomigliava per niente. Era tozzo e con una barba marrone. Il visetto era dolce, niente a che fare con quello duro di mio padre. Ralph comunque mi piaceva.Mi sedetti accanto a loro sul divano. Mia madre mi abbracciò. Era identica a mia sorella, i capelli rossi e ricci e gli occhi azzurri con sfumature verdi. Io avevo preso solo i capelli da lei, mentre gli occhi erano chiaramente azzurri, presi dal mio vero padre. I miei capelli, poi, venivano lisciati ogni mattina, perché mi rifiutavo di portarli ricci.Abbracciata a mia madre, invece, guardavo la televisione. Ralph faceva zapping da un canale all'altro, quando all'improvviso si fermò.
"Questi non sono quelli che si sente tua sorella?" mi chiese.
"Si" risposi noncurante. Mia madre si preoccupò subito di intimarle di scenderle per vedere. Ovviamente Melody scese subito, correndo per le scale. Si mise accanto a me, sclerando solo nel vederli in pubblicità. In realtà era anche una loro foto vecchia, ma l'importante era quello che stava dicendo il conduttore.
"Gli One Direction hanno annunciato un nuovo programma televisivo, si, ve lo aspettavate? Un programma tutto per loro, ogni mese! Lo conduceró io, Jean Jacques, e vi posso assicurare che sarà fantastico!" fece una pausa in cui lui scomparve del tutto e si mostrarono varie altre foto mentre la sua voce riprendeva a parlare.
"Il programma consiste in una specie di selezione per trovare una fidanzata al nostro piccolo Harry"
"Chiunque voglia partecipare, può andare sul sito che è appena comparso sullo schermo ed informarvi meglio" aggiunse. Guardai Melody. Sorrideva. Ralph girò ancora e si fermò su un film che sembrava interessante.
"Ma chi potrebbe fare una cosa del genere!" chiesi pensando ancora alla pubblicità precedente.
"È una cosa così stupida" aggiunsi.
"Non è vero!" ribatté Melody, accalorandosi.
"Assomiglia ad un bordello, tutte chiuse lì in quella casa con uno che potrebbe benissimo essere un pazzo maniaco" argomentai. "Amelia, il linguaggio" mi rimproveró mia madre, giusto per accontentare la faccia ferita di Melody.
"Harry Styles non è un pazzo maniaco!" lo difese mia sorella. Aveva una piccola ossessione per quei ormai quattro imbranati. Sinceramente, non li ritenevo degni di nota, ma era anche vero che non mi ero mai degnata di prestarci troppa attenzione.
"Beh" esclamai "Ti sembra una cosa normale?" chiesi. "Romantica" rispose lei. Avrebbe fatto di tutto pur di continuare a proteggere i suoi idoli ma la voce le tremava ed ero sicura che le avevo donato il beneficio del dubbio.
"Vedi, la pensi anche tu così" provai a convincerla ancora. Lei si tappó le orecchie e cercò di non farmi dire altro.
"Me ne vado in camera mia!" esclamò. Tutta una finta, non si era nemmeno alzata dal divano. "No, tesoro, rimani" la supplicó nostra madre. Melody le sorrise e si aggiustò meglio.
"Tu non parteciperesti ad un concorso del genere?" mi chiese. "Perché dovrei?" chiesi. Lei alzò le spalle, riflettendo.
"È una cosa assurda e stupida" aggiunsi.
"Quindi non la faresti?" chiese ancora. Iniziava a diventare pesante.
"No, ovvio! Ma che hai?" le chiesi. Era fin troppo pesante. "Niente" mi rispose. Scrolló le spalle, come se bastasse come spiegazione ed io non dissi nient'altro. Chissà che si era messa in testa e cosa aveva pensato.
"Beh, direi che ne abbiamo avuto abbastanza di queste stupide chiacchiere, no?" si intromise Ralph.
"Che film vuoi vedere, Amelia?"

OHI OHI
Eccomi qui come ogni lunedì e giovedì.
U.u. guarda qua le due bambine che litigano! Cosa nuova, ahahhaah!
Sentite, stavo pensando di aggiornare tre volte a settimana invece che due, voi che ne pensate?
Però questo capitolo deve arrivare a 5 voti e 5 commenti...
Quindi forza, su! Io, appena torna internet (che va e viene, amatemi che aggiorno) mi farò un pò di pubblicità, ma voi lettrici dovreste collaborare!
Se invece non vi piace l'idea, allora fatemelo sapere!

THE SELECTION PROGRAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora