CAPITOLO 23//MIA

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Entrai in camera con le altre ragazze. Non era la stessa cosa senza Jessie ma pian piano ci stavamo abituando a non vederla più in giro a ridere e scherzare con noi. Eravamo speranzose che saremmo tornate amiche e quindi cercavamo di non notare la sua assenza.

"Ragazze" esclamai entrando e sedendomi sul letto per stare più comoda.

"Amorino!" rispose Ashley, sorridendo e sedendosi su una sedia. Accese subito il suo computer rosa brillantinato ed entrò sul suo blog, poi sul mio.

"Novità?" chiese l'altra Amelia guardando fissa il computer di Ashley e cercando di leggere qualcosa.

"Solo che Mia è uscita un'altra volta con Harry" rispose Ashley alzando le spalle e girandosi a guardarmi.

"Ecco, è proprio questo di cui volevo parlarvi ragazze" dissi, abbassando lo sguardo ed iniziando a torturarmi le mani. Non mi era mai capitata una situazione simile, mai in nessun momento della mia vita. Sapevo anche che sarebbe stato raro avere un'altra opportunità del genere.

"Cosa?" chiese Althea, avvicinandosi a me sul letto e prendendomi dolcemente la mano.

"Puoi dirci qualsiasi cosa" aggiunse. Io sospirai, scuotendo la testa.

"No, questa non è una di quelle cose che si possono dire proprio sempre" ribattei.

 

"Tesoro, inizi a preoccuparmi" esclamò Ashley, avvicinandosi per quanto le permetteva la sedia.

"Anche io inizio a preoccuparmi, Ash" risposi con voce lagnosa. Preoccupata era un eufemismo, un tentare di sdrammatizzare. Ero molto più che preoccupata.

"Vuoi dirci cosa c'è? Stai male?" chiese Amelia. La guardai: mi aveva capita subito.

"Si, esatto, sto male. Malata come non mai. Sento che è grave,  ma non è proprio una malattia. Solo che non riesco più a mangiare, od a bere, od a fare qualsiasi cosa facessi prima. La mia vita in un giorno è cambiata ed io non posso permettermelo. Prima ero l'anima dura della festa, quella che sapeva sempre cosa fare e come farlo, la ragazza che otteneva ciò che voleva come lo voleva. Ero io con la mia testa a prendere decisioni, sempre. Adesso non è più così, è il mio cuore a ragionare, il mio cuore a decidere se mi manca una persona, se devo parlarle, se devo vederla. Non riesco più a fare qualcosa, perchè penso esclusivamente a lui. Alle sue labbra, alle sue fossette, ai suoi magnifici occhi verdi ed i suoi capelli costantemente scompigliati. Non posso fare a meno di ascoltare per ore la sua voce e compiacermene, compiacermi di poter uscire con lui, di poterlo avere vicino. Sono gelosa di ogni ragazza che gli è accanto, anche delle mie stesse amiche. Non è giusto, non può essere giusto. Io non ero così, ma questa malattia mi ha stramaledettamente cambiato in pochissimo tempo!"

"Oh, Mia, questa non è una malattia!" esclamò Ashley, alzandosi per venire sul letto e posare la sua mano sulla mia insieme a quella di Althea. Anche l'altra Amelia si alzò e fece lo stesso, sorridendomi in maniera molto rassicurante.

"Sei innamorata!" esclamò Ashley, ridendo e battendo la mano libera sul letto. Se non fosse stata seduta e non ci fosse stato un che di momento dolce, avrebbe sicuramente iniziato a saltellare per tutta la stanza dalla gioia. 

"Mi sono innamorata di Harry Styles" ammisi infine, perchè ormai era evidente e non avevo più nulla da nascondere.

"Benvenuta nel club!" esclamò Amelia scherzosa.

"Ma no! Non voglio. Per carità, lui è fantastico, ma tra noi non funzionerebbe mai. Mai e poi mai. Mi farebbe stare male, o peggio lo farei stare male io. E poi lui neanche ci pensa a me in quel modo" dissi senza fermarmi nemmeno un secondo a pendere fiato. Se non avessi detto tutto e subito, sarei scoppiata.

"Oh, ma non è vero! Siete una coppia perfetta, la più bella. Fidati, l'hanno capito tutti. Perfino Catherine, che infatti ti odia da morire, peggio di quanto Catherine possa odiare tutte le altre. Perfino Jessie ha rivelato che sapeva che sarebbe stata eliminata prima di te e che probabilmente tu saresti stata la vincitrice.

Quindi ora smetti di lagnarti, perchè anche lui ti ama e si vede lontano un miglio. Perciò smettila con tutto e pensa a vincere questo cavolo di concorso ed avere la più bella storia d'amre con il più ambito scapolo di tutti i tempi!" mi convinse Althea. Le sorrisi, stupita.

"Althea, è il discorso più lungo che tu abbia mai fatto!" esclamai ridente.

"Oh, beh, vedi di capirlo bene allora e di non farmene fare un altro!" scherzò lei. Risi e continuai ad ascoltare i loro futili discorsi senza prenderne parte. Ero troppo concentrata sulle parole di Althea, ma più di tutto, sulle mie parole.

Eh Eh

Questo è un bene o un male?

Decidete voi guarda... ma non illudetevi troppo, ultimamente sono catastrofica... ooops!

Baci Baci

werenotcool

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