L'edificio in cui avrebbero dormito le cento ragazze, era un vero e proprio grattacielo, per gli standard di Londra.
Era alto più di venticinque piani, così che ogni piano aveva quattro appartamenti autonomi. Ogni appartamento aveva una cucina, tre camere da letto, un bagno ed un salottino. Un'ultima stanza, poi, era addobbata a seconda delle preferenze delle ragazze, una specie di sala hobby personali. C'era a chi l'avevamo riempita di vestiti ed a chi avevamo realizzato un vero e proprio campo da pallavolo. Volevamo regalare il massimo confort ad ognuna di loro, perciò avevamo già arredato tutto, secondo anche le loro attitudini. In un appartamento, ad esempio, avevamo fatto mettere un pianoforte a coda, perché la ragazza che ci sarebbe dovuta andare ad abitare amava suonare. Era una delle cose meno bizzarre che si potevano trovare all'interno.
Un'altra cosa spettacolare, ad esempio, erano i lampadari.
Erano vecchi, così vecchi che sembravano usciti da un vechio castello.
Il palazzo, peró, nel suo insieme, era tutto il contrario di antico.
Era fatto per lo più di quel vetro riflettente che non permette di far vedere cosa sta succedendo all'interno. Si riusciva a vedere, anche se non benissimo, l'attico, dove c'era la piscina, in una versione molto hawaiana.
L'ultimo piano, sotterraneo, era enorme, essendo l'insieme di quattro appartanenti. Avrebbe dovuto essere un garage, ma era stato riabilitato in quattro grosse stanze.
La prima era un cinema, come quelli che si vedono nelle case dei vip, con le poltroncine reclinabili ed il megaschermo. Era possibile trovare ogni film possibile. Nel caso non lo si avesse, lo si poteva comprare utilizzando la carta poggiata accanto al proiettore. Altrimenti, lo si sarebbe potuto utilizzare come televisione.
La seconda stanza era una palestra. Superaccessoriata, con addirittura degli schermi di tutorial per ogni esercizio. C'erano abbastanza attrezzi, ma sicuramente gli arredatori non avevano pensato che sarebbero stati utilizzati molto, perché era impossibile che più di cinquanta persone riuscissero ad allenarsi insieme.
Andando avanti, si arrivava alla discoteca, con un bancone da bar ed un cubo, proprio come se si fosse in un locale. In realtà, la sala era un pò un rischio e c'erano stati davvero molti dubbi, prima di decidere che era meglio allestirla e vedere come andava. Speravamo non ci fossero molte occasioni per utilizzarla, comunque sarebbe stato vietato l'ingresso, a meno che non ci fosse stata qualche occasione particolare. Avremmo organizzato lì le feste di compleanno.
L'ultima stanza era completamente bianca e vuota, immacolata. Avevo scelto io di farla così, in memoria di Zayn. Mi ricordavo benissimo quando aveva dipinto le pareti di casa sua e speravo che qualcun'altra si cimentasse in quest'idea. Comunque, per non interferire, non avrei richiesto niente, avrei lasciato a loro decidere cosa fare della stanza. Una stanza relax, l'avevo chiamata.
Il palazzo, con mio grande dispiacere, non aveva un appartamento adibito per me. Io avrei dormito a casa mia, certo, ma mi sarebbe piaciuto poter osservare ancora più dall'interno il comportamento delle ragazze, senza dovermi far invitare. Preferivo osservare in silenzio le mie fan, piuttosto che imbuonirle e fare il dongiovanni.
Potevo considerare il palazzo come casa mia e sarei rimasto a guardarlo ancora, se non mi fossi accorto che ormai tutte le ragazze mi avevano superato. Fissavano ammaliate l'ingresso e sperai che non vedessero l'ora di entrare, per vedere come fosse meraviglioso all'interno. Sperai anche che gli piacessero e fui preso un secondo dal panico: se così non fosse stato? Ci tenevo che le mie fans, perché avevo appositamente scelto tutte le ragazze Directioner, fossero sempre a loro agio.
"La scritta BORDELLO, davanti, non l'avete messa?" chiese una ragazza. Intravidi solo delle ciocche rosse, ma non capii realmente chi fosse. C'era troppa gente davanti.
Fui stravolto da quella affermazione. Davvero consierava quella casa un bordello? Ma chi poteva essere?
Joe rise. Eraun bodyguard assegnato dalla casa discografica per occuparsi delle ragazze. Assomigliava ad una guardia reale dei film Disney.
"Non lo chiamerei proprio bordello, ma d'altronde ci assomiglia molto" assecondó, ridendo. Splancai la bocca. Non sapevo se avessi dovuto offendermi.
"Ma su, forza, entriamo!" aggiunse, aprendo con le chiavi la porta.
Entrò per primo, seguito da tutte le altre ragazze.
Da dietro, le osservavo entrare, una per una, con calma.
Sorrisi amaramente, entrando anche io.
Tutta questa magnificenza non poteva essere considerata una cosa così brutta.
AAAAAAWWW
Cucciolo Harry! Ha fatto spendere un patrimonio per le sue fan ed ecco come lo ripaga la protagonista!
Anyway, scusate per il ritardo, ho deciso chr aggiornerò questa storia ogni martedì e venerdì (che poi aggiungerò amche il mercoledì quando SIMMER LOVE sarà finita) mentre SUMMER LOVE appunto mercoledì e domenica e LOVE ME//LARRY il lunedì ed il giovedì....
Piaciuto il capitolo?
Lo so che in quanto a dover fare un capitolo per uno siamo al nono ed è solo l'inizio, ma vi chiedo di avere pazienza perché la storia sta davvero iniziando a formarsi e già il prossimo capitolo lo troverete più interessante!
Baci Baci
werenotcool
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THE SELECTION PROGRAM
FanficAmelia De Francis ed Harry Styles odiano quei programmi stupidi in cui una massa di oche cerca di conquistare una celebrità. Mia però fa parte di quella massa di oche. Harry è la celebrità da conquistare. Costretti a giocare ad un gioco che non gli...