CAPITOLO 1//HARRY

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Quando mi avevano convocato nell'ufficio della nostra casa discografica, non avrei mai pensato di dover aspettare così tanto. Nel frattempo, l'ansia era di gran lunga salita. L'ultima volta che uno di noi aveva parlato da solo con i nostri manager era stato Zayn e poi non era più tornato.
Neanche Simon era riuscito a calmarmi, nonostante si ricordasse ancora come riuscire a tenermi buono.
"Ti spiegheranno tutto, tranquillo, se ho approvato io!" Mi ripeteva per tranquillizzarmi.
Io sorridevo tirato e giocavo con le mie mani. Non serviva a smorzare l'ansia ma era già qualcosa da fare, invece di rimanere lì con le mani in mano.
"Styles?" chiese la segretaria, dopo ore di attesa.
Mi alzai e Simon con me. Fui contento che mi fosse vicino, perché la casa aveva solo detto che era importante e che dovevo venire solo io, poi mi avrebbero raggiunto gli altri.
Mi portarono in una grande sala, con un ancor più grande tavolo di legno. Era una sala adibita alle riunioni, sicuramente, lo dimostrava il lungo tavolo con numerose postazioni dotate di computer. La stanza aveva muri composti da vetrate, così che si potesse ammirare al meglio tutta Londra.
Di quella grande stanza, solo due poltrone erano occupate ed io e Simon ci sedemmo davanti ai due ragazzi. Erano più piccoli di me, ma mostravano fieramente il loro cartellino di manager che portavano obnligatoriamente appeso alla tasca della giacca nera.
"Bene, Harry" parlò il primo. Era poco più grande del collega e sicuramente più infastidito da tutta quella situazione. Gli parlava con un modo molto accondiscente, come se si trovasse davanti ad una persona più piccola, davanti ad un bambino da accondiscindere.
"Il programma in cui vogliamo sottoporti è il seguente. Si ispira ad un libro uscito di recente, The Selection, da cui poi il nome al programma. Il Programma The Selection è molto semplice. Consisterà nel trovarti una fidanzata, sei stato solo per troppo tempo Harry!" fece una pausa come se così potessi assumermi in pieno le mie colpe.
"Le tue fan potranno inviare il proprio 'curriculum' e sperare di essere prese nel progetto. Tutto questo sarà monitorato dai manager migliori e da te medesimo, nel caso fosse di tuo interesse." si affrettò ad aggiungere.
"Dopo scelte le ragazze, verranno ospitate in una casa intestata a te e di cui solo tu potrai avere l'accesso. Potranno portare ospiti od uscire solo con il tuo permesso, anche se cercheremo di essere transilgenti su questa regola per il bene di tutti." si fermò per appuntare un ulteriore nota sul blocchetto che aveva ed il collega più giovane lo imitó subito.
"Alla fine, ne resterà solo una. Una sola ragazza che diventerà la tua fidanzata!" esclamò. Sembrava più un ordine. Dovevo trovare una fidanzata, ma era un'idea assurda.
"Io ho sempre accettato tutti i vostri programmi, le mie pettinature e gli orari e tutto, ma questo! È troppo! Come credete che possa fare una cosa del genere?" chiesi.
"Stiamo andando molto male ultimamente, Harry, ma pensa che così potresti ottenere un programma tutto tuo!" secondo il manager quello sarebbbe stato il massimo che si poteva ottenere.
"Non credo possa accettare una cosa così meschina!" esclamai. Avrei davvero dovuto trovare una fidanzata in mezzo ad un mare di pretendenti?
"Non capisco come hanno fatto a convincerti di una cosa simile!" aggiunsi rivolto a Simon. Sapevo che era una persona stravagante, ma non sarebbe giunto a tanto, aveva degli onori da rispettare.
"La situazione è grave, Harry" mi spiegò Simon. Aveva incrociato le mani e si era sporto più vicino a me.
"O questo od addio One Direction" mi disse. Aprii la bocca per replicare ma rimasi sbalordito. I due manager mi guardavano insicuri, confermando la teoria di Simon.
"Ma che cavolo dite?" chiesi.
"La verità, Harry" rispose l' unico  manager che mi aveva parlato.
"Le cose stanno così" concluse poi. Ora capivo bene di non avere scelte. Non sarei mai riuscito ad abbandonare il mio lavoro, né avrei lasciato che gli altri dovessero abbandonarlo per colpa mia. Vedevo già nella mia mente la faccia saccente di Liam e la tristezza di Louis. Niall sarebbe stato il primo a piangere e lo avremmo seguito prestissimo, se non subito.
No, non lo avremmo sopportato.
"D'accordo" risposi, sapendo che il manager era sicuro della mia risposta.
"Accetto"

Eccomi qui, ciurma!

Allora, al prologo potete trovare i nomi di tutte e cento le ragazze! (una faticaccia per non farli uguali!!) perciò passate a guardarli ahahahhaahah.

Vi piace il capitolo? La storia inizia ad andare avanti....

Baci Baci

werenotcool

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