CAPITOLO 9//MIA

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Uscii dalla mia camera. C'era agitazione nell'aria.
"Cosa succede?" chiesi alla ragazza che stava passando vicino a me. Se non sbagliavo, si chiamava Terra.
"Mia!" esclamò lei. Non sapevo come faceva a ricordarsi il mio nome. Io era tanto se sapevo quello di Ashley, figuriamoci se conoscevo le altre!
"Che succede?" richiesi.
C'erano ragazze che andavano avanti e indietro e telefonavano ai genitori.
"Delle ragazze stanno facendo un bel pò di casino" esclamò quella.
"Dove?" chiesi.
"Giù di sotto" rispose lei.
Mi avviai di sotto.
"Cosa fai? È meglio che restiamo qui!" esclamò.
"Voglio sapere cosa sta succedendo!" esclamai.
"Vuoi venire con me?" chiesi.
Terra non rispose, si limitò a seguirmi.
Scendemmo dalle scale. Sentivamo troppa confusione e nessuna risposta certa. Ci tenemmo per mano per darci forza.
"Sei sicura che siano solo ragazze là sotto?" chiesi.
"Ho visto delle ragazze di sotto dalla mia camera" disse. Non era molto sicura.
"Cos'altro potrebbe essere?" chiese poi. Avrebbe potuto essere chiunque per fare qualunque cosa. Lo sapevamo bene entrambe. Giravano voci, di recente. Sembrava che qualcuno cercasse di manifestare contro il concorso.
"Se fosse stata una cosa pericolosa ci avrebbero chiesto di evacuare l'edificio" risposi. Avevamo già fatto tutte le prove possibili in caso di emergenza.
"Oppure ci avrebbero barricate dentro" aggiunse Jessie, avvicinandosi a noi. Eravamo arrivate al suo piano.
"Scendi anche tu con noi?" le chiesi. Jessie era molto simile a me, forse per questo era molto amica di Ashley.
"Si, voglio vedere cosa succede. Non voglio perdermi di certo lo spettacolo!" esclamò.
"Detto così sembra una cosa interessante" commentò Terra. A lei l'idea di andare a vedere cosa stava succedendo non entusiasmava per niente.
"Tranquilla, non sarà niente di che" cercai di rassicurarla.
"Magari sono solo due che litigano per Harry" supposi.
Lo sguardo di Jessie si fece, se possibile, ancora più acceso.
"Ho sempre desiderato vedere un litigio fra donne!" esclamò. Risi, scuotendo la testa e pensando a quando mi ero ritrovata in una rissa a scuola. Mia madre mi aveva dovuto venire a riprendere e per dividerci avevano dovuto chiamare la sicurezza. Si, le donne sapevano litigare decisamente meglio degli uomini.
Poggiai la mano sulla maniglia della porta di ingresso.
"Se è chiusa, allora è davvero qualcosa di importante" esclamai. Mi sentivo in uno di quei film d'azione in cui per una mossa sbagliata si può perdere la vita. Sorprendentemente, stavo mantenendo sangue freddo.
Con uno sguardo di intesa sia a Terra che a Jessie, provai ad aprire la porta. Si spalancò sotto il mio tocco.
Per strada, delle ragazze urlavano. Avevano dei cartelli ma anche senza di essi era chiaro che cosa fossero venute a fare. Manifestavano per fermare il concorso.
"Ma quelle sono Joyce, Kelly, Lea, Marcia, Juana e Juanita!" esclamò Terra.
"Chi?" chiesi. I nomi non mi erano per niente familiari.
"Facevano parte come noi del concorso" spiegò sempre Terra.
"Perché non le conosco?" chiese Jessie. Io non provai neanche a chiedermelo: non frequentavo molto le ragazze del concorso.
"Stavano sempre per conto loro. Ora capisco il perché" spiegò ancora Terra.
Incrociai Harry che veniva nella nostra direzione.
"Harry!" esclamai. Gli corsi incontro. Era strano parlargli dopo come ci eravamo lasciati l'ultima volta.
"Mia!" esclamò lui. Era la prima volta che mi chiamava con il mio soprannome.
"Cosa sta succedendo?" chiesi.
"Si sono rivoltate contro di me" non riuscì ad aggiungere altro e lo vidi trattenere un singhiozzo.
"Pensavo fossi l'unica a cui non piacevo" aggiunse sussurrando. Era devastato.
D'istinto, l'abbracciai. Sembrò sorpreso al momento, ma poi si lasciò trasportare dai sentimenti e pianse sulla mia spalla. Cercai di confortarlo il più possibile, accarezzandolo goffamente.
Lo sentii sorridere sulla mia spalla e sussurrarmi un grazie.
Ci lasciammo, goffamente, sorridendo timidi.
"Cosa succederà a quelle ragazze?" chiesi.
"Quello che vogliono" rispose lui. "Non voglio obbligare nessuno a rimanere" aggiunse.
Si girò a guardarle tristemente.
"Credo se ne andranno" aggiunse. Era palesemente ovvio.
"Beh, nessun litigio" esclamò Jessie. Per quanto fossimo amiche, era scocciata che stessi parlando con Harry.
"Andiamo" era quasi un ordine.
"Ciao" salutai mentre Terra alzava una mano in segno di saluto.
Mentre mi giravo, Harry prese la mia mano.
"Amelia" mi richiamò.
Mi rigirai e lo vidi sorridermi e grattarsi la testa con la mano libera.
"Grazie" mi disse.
"Grazie davvero" aggiunse mordendosi il labbro. Si stava trattenendo dal dire qualcos'altro?
"Sei stata l'unica che lo ha fatto" ammise.
"Ne avevo bisogno" aggiunse, come per specificare che non avessi sbagliato.
Non ebbi niente da dire, così ci lasciammo lentamente la mano e me ne andai.
Le ragazze ancora manifestavano.

AAAAAAWWWW
Ma che dooolciii!!!
Oggi ho una giornata impegnativa a scuola e sono abbastanza stranita perché a vreve avrò il mio periodo...
Baci Baci
werenotcool

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