Apro il pc, mi collego a internet e vado sul mio profilo facebook, la cerco, come faccio ogni mattina negli ultimi quattro mesi, per vedere se ha pubblicato qualcosa di nuovo, noto che, come al solito, non ci sono foto personali, ma questo non mi preoccupa, so che sarà la Laura bellissima che ricordo anche se con qualche anno in più.
Emily mi lascia il caffè sulla scrivania senza proferir parola, ha visto che sono concentrato su qualcosa e non mi disturba. Finalmente prendo la decisione di scriverle, clicco sull'icona dei messaggi e inizio a digitare, a chiederle perdono per quanto sono stato idiota, lei aveva perso suo padre, e io invece di restarle vicino e sostenerla, dopo appena un mese la abbandonai perché era troppo difficile starle accanto.
Anche adesso, a ripensarci mi prenderei a pugni se questo potesse cambiare le cose, ma non serve. Rimango con il dito sollevato sul tasto di invio per qualche secondo, e poi lo schiaccio, incrociando le dita nella speranza che lei mi risponda e non mi mandi a quel paese.
I minuti passano, finisco il caffè ormai freddo, e resto a fissare il monitor; mi risponderà? So che è online, c'è il pallino verde che lo annuncia forte e chiaro, ma per il momento non succede nulla. Cominciano ad assalirmi i dubbi, e se non fosse lei la Laura che cerco? No, non è possibile, Benedetta mi ha dato il nome esatto del suo account, e allora perché non dice nulla?
Aspetto ancora cinque minuti, l'ansia mi sta stritolando lo stomaco, e poi mi decido a scrivere di nuovo, chiedendo se non mi sia sbagliato e abbia scritto alla persona errata, clicco su invio, e resto in attesa.
Ancora niente.
Poi all'improvviso vedo i pallini che si muovono, sono quelli che indicano che l'altra persona sta scrivendo, e istintivamente incrocio le dita.
L'interfono suona, è Emily che annuncia l'arrivo del Signor Hunter.
Cazzo!
Proprio adesso, non poteva aspettare altri cinque minuti?
- Va bene fallo passare. -
Chiudo il laptop, mi alzo per andare incontro al mio cliente con un sorriso forzato sul volto.
- Mister Hunter, che piacere rivederla! Prego si accomodi. - gli dico indicando la zona riunioni del mio ufficio.
La riunione dura, come previsto, un'ora tra presentazione e domande da parte del cliente, credo di averlo convinto, naturalmente ora ci penserà su, ma sono abbastanza convinto che concluderemo l'affare, non appena esce dal mio ufficio, mi affretto a dire alla mia assistente di non passarmi chiamate per la prossima ora, voglio dedicare tutta la mia attenzione a Laura, dovessi anche supplicare in ginocchio, ho bisogno che mi perdoni e soprattutto voglio rivederla, ne ho un assoluto bisogno.
Mi siedo alla scrivania, apro di nuovo il pc e con mia gioia vedo che è arrivato un messaggio, un certo timore mi assale, ma accidenti! Sono un uomo, non un bamboccio, schiaccio il tasto per aprire la mail e leggere cosa mi ha scritto.
Leggo la sua risposta con una certa apprensione, e scopro che da persona eccezionale quale è sempre stata, mi concede il suo perdono, e mi chiede perché ci ho messo così tanto tempo.
Perchè sono stato uno stupido imbecille, ecco perché. Ma adesso voglio recuperare, voglio riprendere da dove avevamo lasciato, certo non glielo posso scrivere così, quindi inizio scrivendole che sono a New York, le racconto del lavoro, che io Roby abbiamo questa società e-waste che si occupa di riciclare materiale elettronico e recupero materiali preziosi, e che da qualche mese ci siamo ingranditi aprendo qui una filiale, e poi arrivo al dunque e cioè, che vorrei chiederle perdono di persona, se mi concede questa possibilità, e....invio.
I minuti sembrano ore quando aspetti che accada qualcosa, e quando invece vorresti che non passassero mai perché stai bene, si volatilizzano.
Sono qui imbambolato a fissare lo schermo in attesa di una sua risposta, accetterò qualunque sua decisione, anche se mi mandasse al diavolo, in fin dei conti ne avrebbe tutti i motivi. A ben pensarci però non credo che accetterei un no come risposta, devo rivederla, parlare con lei in persona, e magari dopo aver strisciato ai suoi piedi, riuscirò a convincerla a uscire per un brunch, o solo un aperitivo, devo spiegarle perché sono stato così idiota, e fare in modo che mi perdoni veramente con il cuore e non solo a parole, e poi magari chissà...
Mentre rimugino su tutta la faccenda, arriva la sua risposta
" Ciao Marco,
non so cosa dire, una parte di me vorrebbe dirti di si, ma l'altra è combattuta, in fin dei conti, sono passati un sacco di anni, abbiamo preso strade diverse, ognuno le proprie decisioni, abbiamo due vite ben distinte, perché non lasciare le cose come stanno? Non sarebbe meglio per tutti? Temo che rivedendoti potremmo creare delle tensioni all'interno delle nostre famiglie, ho visto che hai moglie e una splendida figlia, e anche io sono sposata ormai, quindi, perché svegliare il can che dorme, per una cosa successa secoli fa?
Forse mi comporto da vigliacca, ma non me la sento, scusa.
Ti abbraccio forte.
Laura "
Cazzo che botta! Non me lo aspettavo, o meglio, me lo aspettavo, però speravo che non succedesse. Certo ha ragione a non volermi vedere, se fossi al suo posto anche io probabilmente non mi vorrei vedere.
Ora però devo trovare un modo per farle cambiare idea.
" Cara Laura,
capisco la tua posizione, e ti comprendo, forse anche io farei lo stesso se fossi al tuo posto, non ti biasimo. Mi ha reso immensamente felice sapere che almeno hai accettato le mie scuse e mi hai perdonato, per me questo conta davvero molto, so che posso sembrare un po' insistente, ma dato che non vuoi vedermi, almeno possiamo sentirci per telefono ? Giuro che non è una trappola, ma ci tengo molto ad avere tue notizie, ora che ti ho ritrovata, non voglio perderti di nuovo, ti prometto che non mi comporterò da stalker.
Ti scrivo il mio numero, così se deciderai per il si, sarai tu a fare il primo passo, senza pressione da parte mia, ok?
555-42-98-74 è il mio cellulare, acceso ventiquattro ore al giorno.
p.s. accetto anche messaggi tramite telegram o whattsapp se ti mette meno a disagio.
Tuo
Marco "
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ANOTHER CHANCE FOR LOVE
ChickLitLaura e Marco si conobbero quando lei aveva appena quindici anni e lui venti, il loro fu amore a prima vista, ma erano troppo giovani e immaturi per portare avanti quel loro amore ancora acerbo. Dopo la morte prematura del padre di Laura le cose and...