Finalmente il Jet è atterrato, non vedo l'ora di scendere e allontanarmi da Fabrizio.
La mia faccia sta migliorando, il gonfiore è sparito, ma il livido adesso ha preso un colore giallognolo tendente al marrone, un vero schifo, e non mi sono portata in viaggio correttore e fondotinta perché non credevo mi servissero.
Dopo l'episodio dell'altra notte Fabrizio si è comportato in maniera esemplare, premuroso e gentile, senza contare che non ha toccato una goccia d'alcool, ma io non mi fido. Questo suo improvviso cambiamento, anche se dovuto a quanto accaduto, stride molto con il suo carattere e la sua personalità, è come se avesse un doppio fine.
Sono stata una stupida a sposarlo, mi sono lasciata abbindolare dalle sue attenzioni. Le cene, le chiacchierate sulla terrazza al chiaro di luna,i fiori, mi corteggiava come avrebbe fatto un uomo di un'altra epoca, mi ha fatto innamorare come una scolaretta.Per non parlare di mia madre che insisteva nel dirmi quanto fosse intelligente, colto, con una brillante carriera nell'azienda di famiglia, si vedeva lontano un miglio quanto fosse innamorato di me, io cretina, mi sono bevuta tutte quelle balle, ma insomma, se non ci si può fidare della propria madre, di chi ci si può fidare allora?
Certo, con le scoperte che ho fatto su di lei ora la risposta viene facile: di nessuno!
Il comandante ci avvisa che ha terminato le procedure di atterraggio, ci troviamo nell'hangar e in un paio di minuti potremo scendere.
Slaccio la cintura di sicurezza e afferro la borsa che avevo messo sotto il sedile, controllo se sul telefono ci sono messaggi, ma non ne trovo, resto delusa, mi aspettavo di trovarne almeno uno di Marco, ma forse sarà occupato con sua figlia e non avrà avuto tempo.
Come farò a farmi vedere con questa faccia? Se gli racconto una balla, se ne accorgerà subito, le mie guance assumono un colore rosso gambero che mi tradisce quando racconto una bugia, se gli dico la verità ho paura di una sua reazione violenta nei confronti di Fabrizio, mio marito non solo è molto vendicativo, ma per certe cose non si sporca le mani, manda altri a fare il lavoro, e io non voglio che gli capiti qualcosa di brutto.
Accidenti che situazione di merda! Potrei sempre mandargli un messaggio dicendo che mi sono beccata un'infezione batterica per aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male e prendere così tempo affinché il livido sparisca, credo che con altri due o tre giorni dovrebbe scomparire del tutto. Mi sembra la cosa migliore da fare, inoltre avrò il tempo di risistemarmi nel mio appartamento con calma, sì perché anche se non so come fare , devo a dire a Fabrizio che me ne vado a stare a Soho nel mio appartamento, non sopporto l'idea di vivere ancora sotto lo stesso tetto con lui.
Sono pazza, non mi lascerà andare.
Forse dovrei aspettare a che l'indagine di Tim sia finita, chiedere il divorzio e andarmene una volta per tutte.
Oddio, non so come togliermi da questa situazione, vorrei fuggire e basta.
Finalmente si apre il portellone e si abbassa la scaletta, scendiamo e c'è già la limousine che ci aspetta. Saliamo tutti e quattro a bordo, mentre c'è chi si occupa dei bagagli.
Siamo tutti silenziosi, ognuno perso nei propri pensieri mentre l'auto ci riporta a New York.
- Che musi lunghi! - dice ad un certo punto Fabrizio
- E' che siamo dispiaciuti che la vacanza sia finita. - risponde Samantha – Vero tesoro? -
- Sì cara, hai perfettamente ragione, il tempo passa in un attimo quando ci si diverte.- risponde Charlie.
- Facciamo un ultimo brindisi . - propone Fabrizio aprendo il piccolo frigo della limousine, prendendo una bottiglia di Cristal .
Io alzo lo sguardo verso di lui con un'espressione che parla da sola " alle undici del mattino, sul serio? "
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ANOTHER CHANCE FOR LOVE
ChickLitLaura e Marco si conobbero quando lei aveva appena quindici anni e lui venti, il loro fu amore a prima vista, ma erano troppo giovani e immaturi per portare avanti quel loro amore ancora acerbo. Dopo la morte prematura del padre di Laura le cose and...