Sono già le sette, io e mio fratello accompagniamo le ragazze alla festa, prima però diamo un'occhiata al posto, scambiamo quattro chiacchiere con il moccioso che da questa benedetta festa, questo solo perché i genitori sono fuori New York e non possiamo parlargli direttamente. In fondo però è meglio così, io e Roby lo abbiamo spaventato abbastanza da essere ragionevolmente sicuri che alle ragazze non accadrà nulla.
Uscendo da lì decidiamo di andare a farci una birra e mangiare qualcosa al messicano, aspettando l'ora per andarle a riprendere.
E' stata la serata più lunga della mia vita.
Mi chiedo cosa farò quando Micol sarà qui in pianta stabile per andare al College.
Finalmente le andiamo a riprendere e loro arrivano accompagnate dai due bulletti di stamattina, che hanno la sfacciataggine di baciarle davanti ai nostri nasi.
Argh!...Come vorrei spaccargli la faccia, mi prudono le mani, e stringo il volante fino a sbiancre le nocche, mentre mio fratello se la ride alle mie spalle.
Salgono in auto con due sorrisi che se non avessero le orecchie... farebbero il giro della testa.
- Andata bene la serata? Dalle vostre facce si direbbe di si. - mi anticipa mio fratello.
- Zio Roby, è stata una festa fantastica! - inizia a cinguettare mia figlia, e a me viene acidità di stomaco.
- Su forza, raccontate! - le incita lui.
Micol non si fa pregare - Abbiamo conosciuto un sacco di gente, ragazze e ragazzi davvero simpatici. Una festa così da noi ce la possiamo scordare. La casa di Alex, dei suoi genitori intendo, è strepitosa, non ho mai visto un attico come quello. Ha persino la piscina riscaldata!
-C'era un sacco di gente, tutti super tirati ,ma allo stesso tempo molto simpatici e alla mano. Sono ragazzi di una scuola privata, la Horace Mann High di Manhattan ,quelli che erano al MoMa stamattina, e sono tutti di famiglie super benestanti. - dice Stefi
- Io direi super ricchi. - la corregge Micol
- Sì, ok . E' vero, super ricchi. -
-Ma hai visto Alex e Jason? A parte che sono dei fighi pazzeschi, sono anche simpatici e molto ben educati. - aggiunge mia figlia
- Sì ho visto come vi stavano controllando le tonsille!- sbotto
- E dai! Non è vero, è stato solo un bacio. - mi risponde Micol – Sai che andranno tutti e due alla Columbia? Non è una delle Università che abbiamo in lista da visitare? - mi chiede tutta eccitata.
- Sì tra le altre abbiamo anche la Columbia. - rispondo asciutto.
- Loro iniziano quest'anno, sono avanti di un anno, ma non sarebbe bello se ci trovassimo lì quando inizio l'anno prossimo? Avere amici che sono già al secondo anno quando inizi è un vantaggio. Cominciare in un posto nuovo conoscendo già qualcuno aiuta a farsi dei nuovi amici. Stefi sta pensando che se convince i suoi, potremmo fare il College insieme! Non ti sembra una grande idea ? -
Micol è talmente su di giri nemmeno avesse bevuto un bidone da cinquanta litri di caffè, e naturalmente quella carogna di suo zio non fa altro che gettare benzina sul fuoco.
- Certo che se anche Stefi facesse il College con te, potreste vivere nel Campus e condividere la stanza. Perchè non la portate con voi a fare il tour dei College? Così può prendere gli opuscoli informativi da portare a casa ai suoi quando rientra a Genova - Il bastardo lo dice con un sorriso da iena sulla faccia e mi guarda di sbieco, sa perfettamente che questa gliela farò pagare cara.
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ANOTHER CHANCE FOR LOVE
Literatura FemininaLaura e Marco si conobbero quando lei aveva appena quindici anni e lui venti, il loro fu amore a prima vista, ma erano troppo giovani e immaturi per portare avanti quel loro amore ancora acerbo. Dopo la morte prematura del padre di Laura le cose and...