Parte 30 LAURA , Il viaggio continua

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Sono seduta nella terrazza subito fuori il soggiorno di coperta, è ormai un'ora e mezza che sto lavorando, ho quasi finito la prima stesura della traduzione di questo capitolo, andrò avanti ancora un po' e poi scenderò in cabina a prepararmi per cena, stasera ceniamo a bordo, siamo già salpati alla volta di Turks and Caicos.

Gli altri sono da qualche parte a prendere il sole, io ho bisogno di tranquillità per svolgere bene il mio lavoro. Per questo mi sono scelta questo angolino al riparo dal vento e dal sole , vicino al bar.

Sento dei passi che si avvicinano, anche se ho gli auricolari alle orecchie, in questo momento la musica è spenta, e chi mi vede non si cura di me e parla senza preoccuparsi, io non mi volto.

Sono Fabrizio e Samantha che stanno avvicinandosi al bar, lui le dice:

- Allora hai capito bene quello che devi fare stasera?-

- Sì, ho capito. Nel comodino c'è il telecomando per far partire le telecamere. -

- Sì, non c'è l'audio per cui puoi parlare tranquillamente, a me servono le immagini. Gli devi dire di legarti al letto e poi di metterti una fascia al collo, e quando stringerà la fascia intorno al collo devi far sembrare che ti stia soffocando, intesi? A sistemare il video ci penserà chi di dovere -

- Ho capito, ma perché? Charlie è una brava persona... -

- Sì, ma sta diventando ingordo, gli ho appena pagato seicentocinquanta mila dollari per alcuni permessi, ma dato che è anche un cagasotto, con quelle immagini potrò convincerlo ad aiutarmi con altri progetti e ad essere meno avido.-

- Non mi piace questa cosa. -

- Non me ne frega un cazzo se non ti piace, tu fallo e basta! Vuoi che le tue sorelle continuino ad avere le rette del College pagate no?-

- Sì certo che sì. -

- Bene, allora ci siamo intesi, tu fai quello che ti dico e non ci saranno problemi. -

- Ok.-

Mi sento le spalle rigide, ho ascoltato tutta la conversazione e adesso una sottile sensazione di paura mi attanaglia le viscere.

Ho appena scoperto di chi erano i soldi che ho visto nella valigetta, e a cosa servivano.

Non posso assolutamente fargli capire che so, se mi ha stretto il braccio fino a farmi male, solo per aver dato un'occhiata, non so cosa mi farebbe se sapesse che ho ascoltato la sua conversazione con Sam.

Resto immobile e faccio finta di leggere attentamente, ormai ho perso del tutto la concentrazione e non riuscirò a tradurre altro, tendo le orecchie per capire quando si allontanano e solo dopo essermi accertata che effettivamente sono sola, riesco a riprendere a respirare regolarmente.

Mi sembra di essere la protagonista di uno dei romanzi gialli che traduco, e adesso cosa faccio?

Manderò un messaggio a Tim, non posso scrivere a Marco, impazzirebbe dalla preoccupazione e poi cosa potrebbe fare lui da New York. Sì,è meglio che scriva a Tim.

Tim : Non fare ASSOLUTAMENTE niente che possa fargli capire che tu sai qualcosa, SIAMO INTESI?

Io : Sì, ho persino paura a respirargli vicino, figurati se gli dico qualcosa.

Tim : Ascoltami attentamente, devi sforzarti di essere naturale come al solito, perché se cambi anche solo di poco, non importa che tu gli dica o non gli dica che sai, se cambi , lui sospetterà. Per il tuo bene, fai come se quella conversazione che hai sentito non fosse mai avvenuta. Per favore!

ANOTHER CHANCE FOR LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora