Parte 11 LAURA Per caso sono morta e non me ne sono accorta?

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Sono morta, investita da un camion e adesso mi trovo nel Paradiso del sesso, sì deve essere così, non c'è altra spiegazione. Non ho mai fatto sesso di questo livello in tutta la vita.

Sì questo dev'essere un sogno oppure sono realmente morta, mentre questi pensieri girano per la mia mente, sento un braccio forte che mi tiene stretta e mi tira verso il corpo caldo di Marco, giro la testa e lui mi bacia teneramente, chiudo gli occhi e cado in un sonno profondo così, abbracciata a lui.

Improvvisamente un suono mi risveglia, è un rumore fastidioso, però è famigliare, spalanco gli occhi, il cuore mi batte all'impazzata, e ricordo a cosa appartiene quel suono, è il mio cellulare che suona.

Accidenti!

Mi alzo di corsa e vado nel soggiorno a cercare la borsa , il cellulare è lì da qualche parte, che continua a suonare. Finalmente lo trovo, lo prendo e in quel momento tace. Non faccio in tempo a sbloccarlo per vedere chi mi ha chiamato che ricomincia a suonare, è Fabrizio, merda, merda, merda!

Un bel respiro per cercare di normalizzare il battito cardiaco e rispondo – Pronto? Scusa, non riuscivo a trovare il telefono nella borsa. -

- Ciao, sì me lo ero immaginato, le tue borse sembrano sempre quelle di Mary Poppins, c'è di tutto lì dentro, dovresti comprare un segugio per trovarci qualcosa, comunque, ti ho chiamata per dirti che stasera non vengo a cena, ho un incontro al Club con un cliente e farò tardi, non mi aspettare alzata. -

- Ok, ordinerò qualcosa da mangiare e mi guarderò un film, non ti preoccupare.-

Chiudo la comunicazione e Marco è accanto a me, mi tiene stretta tra le sue braccia e comincia a mordicchiarmi il collo. - Problemi? - mi chiede baciandomi il lobo dell'orecchio,

- No, era mio marito che mi ha avvisata che farà tardi stasera. -

- Lavoro? -

Butto indietro la testa e mi esce una risata amara – Lavoro? Sì chiamiamolo così. Sarà con la sua nuova amichetta, crede che io mi beva tutte le sue balle, ma ormai è da parecchio che so dei suoi giochetti. -

- E allora perché non lo lasci? -

- Vuoi sapere la verità? -

- Certo, non te lo avrei chiesto altrimenti. -

- Mi fa paura. -

- Come ti fa paura? E' violento? Ti picchia per caso? - mi chiede preoccupato, il suo sguardo diventa duro e la voce si abbassa di un tono.

- No! Assolutamente no. Non mi ha mai sfiorato , ma è un uomo crudele, e molto vendicativo, ho visto quello che ha fatto a gente che gli è andata contro, li rovina, e ad alcuni, anche se non ne ho la certezza assoluta, credo che li abbia fatti finire in ospedale con qualche osso rotto, non lui direttamente, ma ha persone che possono farlo al suo posto. -

- Ma hai sposato uno dei Soprano?- mi chiede con un mezzo sorriso

- Guarda che sono seria, mio marito è un tipo pericoloso, e io non lo sapevo fino a che non l'ho sposato, ora non so come uscirne. -

- Scusa, non volevo prenderti in giro, cercavo di sdrammatizzare, ma... - ci pensa su un momento e poi dice  - Lui è un pezzo grosso delle costruzioni, immagino abbia un bel po' di soldi giusto? -

- Giusto. -

- E vi siete sposati qui? -

- Sì, esatto, la famiglia di suo padre è di qui, perché? -

- Perché dopo aver visto migliaia di film americani, so che qui c'è l'abitudine di firmare dei contratti prematrimoniali, per proteggere i patrimoni in caso di divorzio, voi non ne avrete per caso firmato uno? -

ANOTHER CHANCE FOR LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora