-Emily – dico nell'interfono – mi passa con il nostro ufficio legale? anzi no, dica a Lonegan di venire qui per favore. -
- Certo, lo chiamo subito. -
Dieci minuti dopo il capo del nostro ufficio legale John Lonegan entra nel mio ufficio.
- Ciao Marco, cosa posso fare per te? -
Io e John ci conosciamo da anni, ci siamo conosciuti all'università quando ero a Princeton per un anno con il programma Erasmus, come sempre accade nelle migliori amicizie, inizialmente ci siamo odiati poi,dopo una scazzottata, decidemmo che saremmo diventati amici.
Quando Io e Roby abbiamo deciso di aprire una filiale della società qui lo chiamai e accettò l'incarico di capo del nostro ufficio legale.
- Accomodati - dico indicandogli la poltrona davanti alla mia scrivania.
-Ho una cosa da chiederti, ma è piuttosto delicata e personale. -
- Sono tutto orecchi, sai che ti puoi fidare. Di che si tratta?-
- Una mia amica ha un marito che ...
Diciamo che se lei volesse lasciarlo, non sarebbe tanto collaborativo, e anche se mi ha detto che non le ha mai fatto del male, da quello che non mi ha detto intuisco che sia un tipo pericoloso e che abbia paura di lui, per questo vorrei che mi consigliassi un investigatore per fare un po' di ricerche su quell'uomo. -
- Certo non c'è problema, uno degli investigatori che lavorano con noi Tim Roger, è uno in gamba, ci si può fidare e se c'è qualcosa di sporco o nascosto, lui lo scova di sicuro, non ti preoccupare lo chiamo subito. A chi dobbiamo fare le pulci? -
- Fabrizio Huges della Robinson and Luxury Real Estate -
- Cazzo! Ma stai parlando di uno dei più potenti uomini di New York, con il lavoro che fa, ha agganci altolocati nei palazzi amministrativi, credo che il Sindaco gli abbia fatto costruire casa sua. Sei sicuro di non cacciarti in guai grossi? E sua moglie è amica tua?- dice alzando un sopracciglio.
- Senti, non mi importerebbe neanche se fosse il Presidente, se è un pezzo di merda e torce un solo capello a Laura... - le mani mi si stringono a pugno e le nocche sbiancano, da quanto le ho strette.
- Ok , mi sembra che ti importi parecchio di questa Laura, c'è qualcosa che dovrei sapere, prima di chiamare Tim? -
- No, Laura ed io uscivamo insieme quando eravamo ragazzi, una vita fa. Sapevo tramite una nostra comune amica che viveva a New York, e ora che sono qui in pianta quasi stabile l'ho cercata, quando ci siamo visti ci siamo messi in pari con le rispettive vite, mi ha raccontato di suo marito, e mi sono preoccupato, non voglio le succeda niente. -
- Va bene, se è solo questo, non c'è problema. - mi dice con sguardo indagatore.
Non ho voluto dire a John di noi due, meglio che non lo sappia nessuno, anche se ho l'impressione che non se la sia bevuta del tutto. In ogni caso l'investigatore deve seguire il marito non lei, per cui non ci dovrebbero essere problemi, almeno spero.
- Ti va uno Scotch ? - gli chiedo guardando l'orologio – Sono le sei, non è un'ora così indegna per bere . -
- Certo, lo sai che a uno dei tuoi Whisky non dico mai di no. -
Sono in piedi davanti al mobile bar e verso il liquido color ambra in due tumbler di cristallo, gliene porgo uno, e bevo in un sorso il mio, il liquido scende dalla gola allo stomaco lasciando una scia calda che mi brucia dentro come fuoco.
- Adesso mi vuoi raccontare un po' di più su questa tua amica di nome Laura? - mi dice con un sorrisetto che mi fa capire di non aver creduto una sola parola di quel che gli ho detto di lei.
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ANOTHER CHANCE FOR LOVE
ChickLitLaura e Marco si conobbero quando lei aveva appena quindici anni e lui venti, il loro fu amore a prima vista, ma erano troppo giovani e immaturi per portare avanti quel loro amore ancora acerbo. Dopo la morte prematura del padre di Laura le cose and...