Parte 45 MARCO Salvare Laura

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-Laura ! Ma dove sei? - la sua voce terrorizzata mi fa ghiacciare il sangue nelle vene.- Sono chiusa in bagno nel mio appartamento, ma la porta non resisterà per molto, ti prego aiutami, ma non chiamare la polizia, loro non faranno niente, lui conosce i pezzi grossi lì dentro. Fà presto ti prego, non so cosa voglia farmi, ma di sicuro niente di piacevole. -- Ascoltami tesoro, chiamo Tim e la sua squadra, resisti, cerca di nascondere il telefono, così posso localizzarti ok? Ti troverò te lo giuro. - - Va bene, ma fai presto. - La comunicazione si chiude improvvisamente, cazzo! - Tim, ho bisogno di te e della squadra! - dico appena lui risponde.- Che succede?- - Laura , è in pericolo.

Suo marito è andato a prenderla con due ceffi al suo appartamento di Soho, e lei si è chiusa in bagno per chiamarmi, ma poi è caduta la comunicazione. -

- Cazzo! Va bene, chiamo i miei ci vediamo tra poco da lei, intanto cerco di far localizzare il suo telefono da Josh. Non ti preoccupare, la troveremo. -- Ok, io esco subito, sono già in garage. -- Non fare cazzate, aspettaci. -- Va bene. - gli rispondo, ma in realtà so che se quando arrivo loro non ci sono ancora, io andrò a cercarla da solo, non mi frega un cazzo se sono due o dieci, la vado a riprendere. Fosse l'ultima cosa che faccio nella vita. Schizzo fuori dal garage non appena si apre la sbarra, e mi fiondo a Soho, cercando di mantenere la calma. Con tutte le operazioni svolte durante cinque anni nei servizi segreti, so che mantenere la calma e la testa fredda è la parte più importante per la riuscita di un lavoro, anche se il coinvolgimento per Laura me lo rende alquanto difficile, lo devo fare per il suo bene.Sono arrivato, dei ragazzi ancora nessuna traccia. Accosto l'auto al marciapiede e mi avvio dentro al portone, fortunatamente è aperto . Mi guardo intorno e non noto niente di strano, salgo a piedi, anche se vorrei essere già su, meglio fare le scale e accertarmi che non ci siano sorprese. Mando un messaggio a Tim. TIM – Cazzo Marco ! Ti ho detto di aspettare . IO – Lo sai che non posso. Comunque nelle scale è tutto libero. Ora vado su e ti informo. Arrivato al quinto piano, non noto niente di strano, la porta è chiusa. Mi avvicino per guardare meglio e solo da vicino mi accorgo che lo spioncino è oscurato da un pezzo di nastro adesivo e ci sono dei segni in basso, come di una pedata per impedire alla porta di richiudersi.Bastardo! Quando gli metterò le mani addosso vorrà non essere mai nato.Apro la porta con la copia della chiave che mi ha dato Laura e lo spettacolo che mi trovo davanti non è per niente rassicurante. La porta del bagno è scardinata, e la sua borsa è rovesciata per terra, vedo lo spray al peperoncino in un angolo, di sicuro ha lottato come una leonessa. La rabbia, se possibile, aumenta ancora. Devo trovarla, se le succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai.- Tim, dove cazzo siete? L'ha portata via! Il bastardo l'ha portata via e non ho idea di dove possa trovarsi. -- Siamo qui sotto, stiamo salendo. - dice con la voce preoccupata.Appena entra, mi trova in piedi in mezzo alla porta del bagno, sto analizzando quello che vedo per capire se è riuscita a lasciarmi una traccia, qualcosa che possa essere utile per trovarla ma... niente, non vedo niente, vedo solo uno straccio azzurro per terra, tirato in un angolo, mi avvicino a raccoglierlo, è bagnato, lo avvicino al naso e scopro che è cloroformio. L'hanno addormentata, maledetti. - Ehi! - sento la mano del mio amico sulla spalla – La troveremo. Josh la sta cercando, lui la può trovare. Ma non capisco perché l'abbia rapita, i soldi glieli abbiamo restituiti, allora perché? - - Perchè è un bastardo figlio di puttana, ecco perché. Non ha avuto il controllo di questa cosa e si è incazzato. Lui non perde mai. Laura mi aveva avvertito che era un tipo pericoloso, ma credevo che esagerasse, non immaginavo sarebbe arrivato a tanto. Tim dobbiamo trovarla e subito, se le dovesse capitare qualcosa... - - La troveremo. Adesso andiamo, qui non possiamo fare niente, giù c'è il furgone con i ragazzi. Vieni. - Scendiamo in ascensore e appena usciti in strada vedo un furgone nero parcheggiato, Tim si avvia con passo deciso e lo seguo. - Lui è Josh il genio informatico della mia squadra. - me lo presenta, lui mi fa un cenno con la testa.- Ha il telefono spento, sto cercando di accenderlo da remoto per poter triangolare la sua posizione. - mi dice.Guardo l'orologio , è passata un'ora e mezza da quando mi ha chiamato, e non abbiamo ancora idea di dove cazzo sia. Hanno già un bel po' di vantaggio quando a un certo punto sento vibrare il telefono, è lei!- Pronto, Laura ! Stai bene? Puoi dirmi dove sei? - - Non lo so, mi hanno drogata, adesso non vedo niente, ma sento che ci stiamo muovendo, forse sono chiusa dentro un bagagliaio, non lo so, ho un mal di testa spaventoso. Marco, ho paura. -- Tesoro, ti stiamo rintracciando attraverso il telefono, non ti preoccupare ti troveremo. Se sei in un auto, dovrebbero esserci le luci posteriori, guarda se riesci a vederle, accendi la luce del cellulare e guardati intorno .- - Va bene, aspetta un attimo. -Resto in silenzio in attesa, e quei pochi istanti sembrano ore, finalmente parla di nuovo.- Sì sono in un bagagliaio, è grande, non so che auto sia, vedo i fari posteriori, hanno un logo, aspetta un attimo ... è una Chevrolet. Sai che grande scoperta, ce ne sono milioni di Chevrolet berlina. Non mi troverete mai! - - Laura, ascoltami abbiamo rintracciato il segnale, sei in autostrada nel New Jersey , dobbiamo solo capire in che auto ti trovi. Prova a rompere uno dei fanali. Puoi tirare dei calci al fanale per farlo fuoriuscire? -- Ho le gambe bloccate da una corda...no è nastro adesivo, non ci arrivo, non riesco a slegarmi. Provo con tutti e due i piedi forse c'è abbastanza spazio. -Io e Tim ci guardiamo con apprensione, Josh segue il suo segnale sul monitor, una squadra in auto è già partita all'inseguimento, e noi gli stiamo andando dietro con il furgone, a un certo punto si sente un rumore sordo provenire dal telefono.- Laura! Che succede? - - Credo, credo di averlo rotto, almeno un pezzo. -- Riesci a guardare fuori? -- No, dovrei girarmi ma da qui non credo che si riesca ancora a vedere qualcosa, provo a romperlo ancora un po' ... Sì! L'ho buttato fuori! Ce l'ho fatta! ... Vedo entrare  un po' di luce, cerco di girarmi. -La mia leonessa, so che ce la può fare, lei è una dura, dico tra me e me.- Marco? - - Sì tesoro, sono qui. Stiamo arrivando -- Adesso vedo fuori. -- Ok, bene. Dimmi cosa vedi. --Non mi piace, non siamo più in autostrada, siamo in una zona industriale, ma sembra abbandonata, stiamo rallentando, ho paura. -- Laura ascoltami bene, sappiamo dove sei, adesso fai quello che ti dico, lascia il telefono acceso mettilo in tasca, e cerca di mantenere la calma, tra poco sarà tutto finito. - - Ok, ma fate presto. Se si accorgono del fanalino non saranno contenti. - - Siamo a pochi minuti da te. - dico mentendo, siamo almeno a venti minuti da lei cazzo!Metto in silenzio il microfono e mi rivolgo a Tim - Dove sono i tuoi ? Ti prego dimmi che ci sono quasi. -- Sì Marco, noi siamo qui, mi indica la mappa, a circa venti miglia, ma gli altri sono già vicinissimi, cinque o sei miglia dal segnale del suo cellulare. Mi si allarga il cuore, qualunque cosa vogliano farle noi stiamo per rovinargli la festa. Si sono fermati vicino a un capannone, le immagini da satellite che ci fa vedere Josh , indicano che il luogo è effettivamente una zona industriale in disuso, questo capannone si trova nella zona sud del complesso è l'ultimo,ma per fortuna vicino ci sono due gruppi di container che possono farci da scudo. La squadra di Tim è arrivata e si sta mettendo in posizione, hanno fatto un sopralluogo per quanto possibile, dopo che hanno visto portare dentro Laura da due tipi alti e grossi, c'è anche un'altra auto, un Range Rover che era già parcheggiato , non sappiamo in quanti siano, ma non dovrebbero essere molti, tenendo conto che nessuno sa di noi, e che hanno rapito una donna apparentemente inerme. Tim è in contatto via radio con i suoi uomini, lo stanno aggiornando. - La tua espressione non mi piace . - gli dico appena si volta verso di me.- C'è un problema. - - Quale? - Il sangue mi si è gelato.- Ecco a quanto pare, siamo incappati in un gruppo che si occupa di tratta di donne, e probabilmente anche droga e altro. A quanto sembra nel capannone ci devono essere una decina di donne oltre a cinque uomini, dobbiamo fare le cose per bene, non possiamo permetterci che qualcuno degli ostaggi venga ferito o peggio. Il suo maritino ha dei begli amici.-- Bastardo... -- I miei hanno inserito una telecamera attraverso una finestra vicino al soffitto e possiamo vedere l'interno, non abbiamo audio, ma ce lo facciamo bastare. Ci stanno aspettando per decidere come muoverci. -- Ok, quanto manca? - - Poco, siamo quasi arrivati. Credo che utilizzino quella zona perché è vicino al porto, da lì possono metterle su qualche nave che le trasporta chissà dove, sicuro fanno le aste online quei maledetti. Scendiamo dal furgone e ci avviciniamo a uno degli uomini della squadra che sembra essere al comando- Ok, ecco la situazione : dentro ci sono dieci donne in ostaggio, sono ritenute in una specie di gabbia in fondo al capannone, qui . - dice indicando un punto sulla piantina disegnata da qualcuno di loro – Gli uomini sono cinque e si trovano qui, qui e qui. Dice indicando altri punti sulla piantina. - Poi ci sono questi due che invece si trovano qui, sembra una postazione di lavoro con pc , ma credo che questo qui, non sia uno di loro, forse è un cliente, e indica un fermo immagine della telecamera che hanno inserito , e l'uomo che ha indicato altri non è che Fabrizio, il gran bastardo!- Questo è quel figlio di puttana del suo ex marito – mi inserisco nel discorso .- Credo che a questo punto dovremmo chiamare la polizia . E' una roba grossa e potremmo sventare un gruppo pericoloso. Levarli di mezzo , e liberare quelle poverette. - dice Joey- Laura mi ha detto di non chiamare la polizia perché lui ha agganci in alto lì dentro. - - Ma possiamo chiamare l'FBI ho un amico che lavora lì. Può darci una mano. - Dice Tim prendendo il cellulare per fare la chiamata.Dopo alcuni istanti si gira e ci comunica che una squadra dell'FBI sta arrivando in nostro aiuto.- In teoria dovremmo aspettarli, ma ragazzi, in base a come si metteranno le cose, prepariamoci a entrare da soli. - dice alla fine Tim.- Senti – gli dico avvicinandomi senza farmi sentire dagli altri – sono un ex militare e so come usare un'arma, però ovviamente non ne ho una qui con me, se ne avessi una in più ... - - Certo che sì. Vieni con me. - Andiamo al furgone, saliamo e mi da un giubbotto antiproiettile e una SIG Sauer P226.Torniamo alla postazione da Joey per sapere se ci sono cambiamenti. - Non so cosa stanno dicendo, dato che non abbiamo l'audio, ma mi pare che ci sia in atto un'asta.- Mi avvicino al monitor per guardare meglio e credo che abbia ragione.- Tra quanto dovrebbero arrivare quelli dell FBI? - chiedo rivolto a Tim.Guarda il suo orologio da polso e mi dice – Tra mezz'ora dovrebbero essere qui. -- Credo che si stiano muovendo . - dico indicando il monitor dove si vede che due uomini si avvicinano alla gabbia, la aprono e fanno uscire tutte le donne, per farle salire su un furgone che non avevo notato prima, si trova in fondo al capannone, è di quelli blindati, sembrano quelli che usano le compagnie che vanno a ritirare i soldi nei grandi centri commerciali.Chiedo di zoomare sull'immagine del furgone, è di quelli della Brink's , o meglio è camuffato come quelli della Brink's.Nel frattempo vedo che il bastardo si alza e si avvicina a Laura, le dice qualcosa e poi ride. Il sangue mi ribolle, non vedo l'ora di averlo tra le mani, quel sorriso di merda glielo faccio ingoiare insieme ai denti.- Dobbiamo entrare. Ragazzi ognuno in posizione, non possiamo permettere a quel furgone di uscire da qui. - Dice Tim.Siamo tutti ai nostri posti, appena facciamo schiantare il portone del capannone tutti dentro, gli ostaggi ora sono nel furgone, quindi non corrono rischi di prendere un proiettile.Esplosivo in posizione, tre ...due... uno Un colpo secco fa cadere il portone, entriamo di corsa, il primo a beccarsi un proiettile dal sottoscritto è il tipo grosso vicino al furgone che come si accorge di noi tenta di salire per portare via gli ostaggi. Il conflitto a fuoco dura pochi minuti, mentre gli altri sono impegnati a mettere tutti nella gabbia io ho puntato la mia preda, nemmeno si accorge di me, solo quando ormai è troppo tardi, gli sferro un pugno in faccia e uno nello stomaco e quando è a terra, mi butto sopra di lui e comincio a colpirlo fino a quando mi sento sollevare di peso da qualcuno, sono Tim e uno che non conosco che lo sta aiutando, sono talmente fuori di me che se non mi portano via, lo ammazzo . Lo lascio lì, a terra, una maschera di sangue. Mi volto verso Tim riprendendo il controllo di me stesso. - Stai bene? - mi chiede.- Sì. Adesso sì. - rispondo con un sorriso, poi mi guardo intorno cercando Laura.La vedo che sta scendendo dal furgone, si sta guardando intorno e appena mi vede, corre verso di me, si accorge che sono sporco di sangue e si blocca spaventata.- Non è mio questo sangue, è di quello stronzo del tuo ex. - le dico allargando le braccia perché lei ci si possa rifugiare.- Ho avuto tanta paura. - mi dice mentre la stringo a me baciandole le testa.- Anche io ho avuto paura. Non so cosa avrei fatto se non ti avessi trovato. -Giusto in questo momento arrivano i rinforzi a portare via la spazzatura. Tim fa gli onori con il suo amico dell'FBI ci presentiamo e poi lui gli racconta tutta la storia.Vengono caricati chi su auto della polizia e chi in ambulanza e portati via. Noi andiamo in centrale per rilasciare le nostre dichiarazioni e poi ci lasciano andare.A quanto pare abbiamo sventato un'organizzazione di Slavi che si era installata a Las Vegas, diventando piuttosto forte con il riciclaggio di denaro sporco della droga, nei casinò e con la prostituzione e per non farsi mancare niente, quando trovavano delle ragazze belle, le rapivano per venderle all'asta a dei ricconi nei paesi arabi. Amici di amici di Fabrizio, a cui aveva deciso di regalare la ex moglie, il bastardo. Adesso avrà il suo premio, finirà in galera. Non credo che riesca a farla franca anche con tutti i suoi soldi. Il processo inizierà tra tre mesi, e vista la possibilità di fuga, non gli è stata concessa la cauzione, rimarrà in detenzione preventiva anche se ai domiciliari, bè... meglio di niente. Io e Laura abbiamo deciso di prenderci una vacanza, quindici giorni a Bali, ce lo meritiamo .
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<🎀🎀CAPITOLO 45 🎀🎀Siamo giunti quasi alla fine, manca l'epilogo, spero che Marco e Laura insieme a tutti gli altri vi abbiano tenuto compagnia come l'hanno tenuta a me mentre scrivevo di loro. Ci sono già i protagonisti per un nuovo romanzo. Micol deve iniziare il College, e lo farà alla Columbia University di New York, la seguiremo? Certo che sì.
Per ora vi lascio in attesa dell'ultimo aggiornamentoA prestoAlice xoxoxox

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04 ⏰

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