Abbiamo passato un paio di giorni tra andata e ritorno da Turks and Caicos molto piacevoli, sapendo che al ritorno ci sarebbero stati ben presto dei risvolti poco gradevoli.Mik e Stefy sono state felicissime del viaggio ai Caraibi, hanno fatto snorkeling con Laura che le ha portate nei posti migliori dove le acque calde e cristalline permettono di vedere la barriera corallina e anche qualche relitto senza scendere in immersione con le bombole, il B&B che ha affittato Tim era una vera meraviglia, ci siamo stati veramente bene, e sono riuscito a sgattaiolare in camera di Laura per una notte di passione.Purtroppo stasera mio fratello, mia figlia e la sua amica hanno il volo di rientro, gli aerei hanno ripreso normalmente i collegamenti intercontinentali. Mi ero abituato a riavere la mia cucciola con me, e mi fa male doverla lasciare andare, ma...la vita è anche questo, e poi per le vacanze di Pasqua vorrebbe ritornare, quindi cambierò i miei piani di rientro in Italia, e rimarrò qui.Vedo Laura sempre più tesa, so che aspetta la reazione di suo marito al ricevimento dei documenti, l'avvocato le ha detto che gli verranno recapitati questa mattina, quindi ho preferito farla venire in ufficio con me, non voglio che si trovi da sola quando, certamente , la chiamerà. So che è una donna forte, ma vedo anche quanto sia spaventata da quell'uomo sebbene faccia di tutto per non darlo a vedere.Le ho lasciato una parte del mio ufficio per poter lavorare, mi piace condividere anche questo spazio con lei, mi fa sentire che siamo più uniti che mai.Ha sistemato il suo notebook sul tavolo che normalmente uso per le riunioni e se lo desidera, quando da domani Roby non ci sarà, potrà usare il suo ufficio, oppure rimanere qui con me.- Ti va un caffè? - le chiedo, non mi risponde , ha le cuffie alle orecchie, quando traduce si isola sempre ascoltando musica, così mi avvicino e le metto una mano sulla spalla per attirare la sua attenzione. Alza lo sguardo e quei suoi magnetici occhi verdi si incatenano ai miei e mi fanno sciogliere al punto che non resisto e la bacio intensamente.- A cosa devo questo bacio? - mi chiede dopo aver tolto gli auricolari.- Ai tuoi bellissimi occhi, ti va un caffè? - Si alza dalla scrivania e girandosi mi mette le braccia intorno al collo per poi avvicinarsi e ricambiare il mio bacio ancora più intensamente, proprio in quel momento il suo cellulare comincia a suonare , lo schermo si illumina e appare il nome di suo marito.Le sue pupille si dilatano, e le narici si allargano leggermente, noto la sua respirazione che si fa più corta, sintomo inequivocabile di stress .- Non ti preoccupare, io sono con te, metti il vivavoce, non può farti nulla, se vuoi possiamo anche registrare la chiamata. -- Ok. - non riesce a dire altro, il telefono continua a suonare, e dato che lei rimane immobile, lo prendo io e apro la comunicazione.- Che cazzo è questa storia? Vuoi il divorzio? Sei forse impazzita? Dove cazzo sei? - grida la voce dall'altra parte del telefono, io nel frattempo ho già premuto il tasto rec tanto per andare sul sicuro.- Voglio il divorzio, non sono impazzita, rivoglio la mia libertà. Tu non mi ami, forse non mi hai mai amata, io credevo di amarti, ora invece mi sono resa conto che tra noi non c'è più nulla è finita, quindi sì, voglio il divorzio, non mi interessano i tuoi soldi, te li puoi tenere, basta che firmi. -- Cos'è il tuo modo di vendicarti per il ceffone che ti ho dato sullo yacht? - - No. -- E allora perché stai facendo tutto questo casino? Io non li firmo questi merdosi documenti, il divorzio te lo puoi scordare. - I suoi occhi si incollano ai miei, so cosa vuole sapere, io le faccio un cenno affermativo.Ormai siamo in gioco, e dobbiamo giocare.- So dei soldi. - dice glaciale.-Quali soldi? - adesso il suo tono è meno sbruffone e decisamente circospetto.- Davvero non lo sai? Fai uno sforzo di immaginazione e vedrai che ci arrivi anche da solo. --Mi vuoi davvero sfidare? Sai come finisce chi lo fa. E' un gioco da grandi questo. Un gioco pericoloso, e tu sai giocare? Io non credo. -- Mettimi alla prova. - Sapevo che aveva gli attributi la mia donna, bisognava solo metterla in situazione di dimostrarlo, sono molto orgoglioso di lei.Passano un paio di minuti, e dall'altra parte non si sente più niente, quando lei sta per dire qualcosa, io le faccio cenno di restare in silenzio e aspettare.- Dove cazzo sono i miei soldi? - ha fatto un controllo e ha scoperto che non ci sono più.- Quali soldi ? - risponde con una risatina- Non fare la stronza , lo sai. - - Scusa ma non hai detto prima che non ne sapevi niente? -- Dove cazzo hai messo i miei soldi! - adesso sta gridando di nuovo. - Stai parlando dei quaranta milioni che hai messo a mio nome? Credevi che non me ne sarei mai accorta? E invece a quanto pare anche io so giocare al gioco dei grandi, ma per tua fortuna, a me dei tuoi schifosi soldi non me ne importa un accidenti. Li rivuoi? Firma i documenti del divorzio, altrimenti puoi scordartene, e non li riavrai nemmeno in caso dovessi morire, ho fatto in modo che se mi succede qualcosa, spariscono definitivamente. - E' pallida e le mani le tremano, ma la voce resta ferma, ed è bellissima con quel suo sguardo fisso nei miei occhi.- Va bene . - dice alla fine - Hai vinto. Li firmo. Ma se non me li restituisci, giuro su Dio che te ne farò pentire amaramente. -- Non ti preoccupare, io mantengo la mia parola, li riavrai indietro non appena il mio avvocato avrà i documenti firmati. Te l'ho detto non mi interessano i soldi. - e chiude la comunicazione. I suoi occhi non si sono mai sganciati dai miei, ora però non riesco a capire che cosa le sta succedendo, si alza e corre verso il bagno, le vado dietro e appena arrivo la trovo accasciata per terra con la faccia nella tazza che sta dando di stomaco.
STAI LEGGENDO
ANOTHER CHANCE FOR LOVE
ChickLitLaura e Marco si conobbero quando lei aveva appena quindici anni e lui venti, il loro fu amore a prima vista, ma erano troppo giovani e immaturi per portare avanti quel loro amore ancora acerbo. Dopo la morte prematura del padre di Laura le cose and...