Dopo aver fatto salire Laura sul taxi, cosa che mi è costata davvero molto, ho fatto due passi per Soho, avevo bisogno di rimettere ordine nei miei pensieri. In due giorni la mia vita ha preso un giro di centottanta gradi, e sono stato io a causare questo, se non avessi preso il coraggio a due mani per ricontattarla, le cose avrebbero continuato ad andare sempre peggio, mi sentivo vuoto e allo stesso tempo con un peso enorme nel petto, ora, nonostante sappia che ci saranno una marea di problemi da risolvere, mi sento come se il tempo fosse retrocesso, e il destino mi avesse dato una seconda opportunità per rimettere in sesto la mia vita.
Non posso fare cazzate.
Alla fine dopo aver camminato per un bel pezzo, ed essermi congelato anche le palle, a New York quando fa freddo, non si scherza, ho fermato un taxi e mi sono fatto portare a casa al Greenwich Village, e adesso, dopo aver mangiato qualcosa ordinato dal ristorante giapponese che c'è vicino a casa, me ne sto sdraiato sul divano, ripercorrendo con la mente la maratona di sesso di questo pomeriggio.
Non pensavo che fosse possibile avere una connessione così profonda in così poco tempo, certo un tempo ci conoscevamo molto intimamente, ma pensavo che quella conoscenza fosse andata perduta, invece sembra non sia passato un giorno, salvo per il fatto che adesso Laura è molto più esperta di allora.
Suona il cellulare , allungo la mano sul tavolino basso che ho davanti a me per prenderlo, e vedo il suo nome sullo schermo, il mio cuore perde un battito, spero non sia successo niente, mi preoccupa che mi chiami a quest'ora.
- Pronto .- rispondo
- Ciao, ti ho disturbato? -
- No affatto, tutto bene? -
- Sì, tutto ok, è solo che volevo sentire la tua voce prima di addormentarmi. -
Un enorme sorriso si stampa sulla mia faccia, anche se lei non può vedermi, chissà se lo noterá dalla mia voce.
- Piccola, mi manchi anche tu. Per un attimo la tua chiamata mi ha preoccupato.-
- Perchè? - dice cercando di trattenere uno sbadiglio
- Bè, perché temevo fosse successo qualcosa con tuo marito. - le rispondo.
- No, lui non è ancora rientrato, e probabilmente non lo vedrò fino a domani per pranzo. -
- Come mai ? -
- Perchè sto per addormentarmi, e lui arriverà tardi, inoltre dal momento che dormiamo in camere separate, non lo sentirò arrivare.
Sono certa che domattina uscirà prima che io mi sia alzata, al venerdì prima di andare in ufficio va sempre a fare una partita a tennis con uno dei suoi soci, però proprio perche è venerdì, ci vedremo per pranzo come sempre. -
- Dormite in camere separate? - chiedo con un enorme piacere nel sapere che non dorme con lui.
- Sì, per due motivi validissimi, primo perché lui russa in maniera indecente, e secondo perché ha la mania di dormire con tutto chiuso, in modo che non filtri il benchè minimo filo di luce, sembra di essere chiusi in una cripta e non lo sopporto, mi sembra di essere sepolta viva, così la terza camera da letto che ho adottato come studio, essendo la più ampia accoglie perfettamente anche un comodissimo letto ed è diventata la mia zona privata, una sorta di appartamento nell'appartamento, manca solo la cucina -
- Non mi dispiace affatto. - dico contento, la sento sbadigliare di nuovo – Piccola, sei cotta, oggi ti ho fatto fare una bella maratona, e adesso vorrei averti tra le mie braccia per cullarti mentre ti addormenti. -
- Hai ragione, oggi ho fatto una bella maratona, ma ne sono felicissima, anche io vorrei essere tra le tue braccia, mi manchi da morire. -
- Anche tu mi manchi, a domani tesoro. -
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ANOTHER CHANCE FOR LOVE
ChickLitLaura e Marco si conobbero quando lei aveva appena quindici anni e lui venti, il loro fu amore a prima vista, ma erano troppo giovani e immaturi per portare avanti quel loro amore ancora acerbo. Dopo la morte prematura del padre di Laura le cose and...