Finalmente sono uscita da casa di Fabrizio, e conto di tornarci solo per portare via tutta la mia roba al più presto, anche se lui ancora non ha idea di cosa lo aspetta.Ho preso il treno per Boston e sono scesa alla prima fermata dove c'era Marco ad aspettarmi per riportarmi a New York, a casa sua.
Sono nervosa perché conoscerò sua figlia, spero di farle una buona impressione.
Dopo aver parcheggiato l'auto in garage, siamo saliti in ascensore e lì abbiamo incontrato una tipa piuttosto inquietante, una certa Allison, Marco dice che sta pensando di cambiare casa, il suo volto era serio quando lo ha detto ma non so se diceva davvero o se stava facendo una battuta, anche se io al suo posto un pensierino ce lo farei, quella tipa mi ha ricordato il film "Attrazione fatale"
Ci troviamo davanti alla porta di casa sua, e ora sono tesa come una corda di violino, ma lui mi appoggia la sua mano calda sulla schiena e comincia a massaggiarmi leggermente, quel suo tocco così delicato e al tempo stesso rassicurante, mi fa subito calmare.
- Tranquilla ci sono io qui con te. - mi sussurra all'orecchio -Siamo arrivati ragazzi !- esclama non appena apre la porta.La prima persona che vedo è Roberto suo fratello, Dio mio quanto tempo è passato! - Laura! - esclama. Un sorriso stampato sulla faccia. Si avvicina e mi avvolge in un abbraccio caloroso e rassicurante come un orso gigante di peluche .
- Quanto tempo è passato dall'ultima volta. Non sei cambiata affatto, anzi, sei ancora più bella di come ti ricordavo, il tempo ti ha fatto molto bene cara. -
- Ro! Sei sempre il solito adulatore, devo dire che anche tu sei cambiato ben poco. E' davvero bello rivederti. -Nel frattempo si sono avvicinate due ragazze, una con i capelli neri lisci che le cadono oltre le spalle, occhi scuri con un bellissimo taglio leggermente a mandorla, e l'altra più alta, con una cascata di capelli ricci castano chiaro con mechès e due occhi azzurri identici a quelli di Marco, senza ombra di dubbio è Micol, ed è lei la prima a parlare - Zio stai monopolizzando la nuova venuta, almeno presentacela. - dice con un sorriso beffardo incrociando le braccia al petto.- Ha ragione Ro, metti giù le zampe da Laura. - inteviene Marco - Laura ti presento mia figlia Micol e la sua amica Stefania, per gli amici Stefy - - Ragazze il piacere è mio, e scusate per l'intrusione . - dico allungando la mano per stringere prima quella di Micol e poi quella della sua amica.- Il suo viso mi suona famigliare . - dice Stefy- Per favore datemi del tu, niente formalismi. Non saprei... forse assomiglio a qualcuno che conosci. - suggerisco.- No! Ha ragione Stefy, hai un viso famigliare, ma non riesco a metterti a fuoco. - si accoda Micol.Non so dove possono aver visto la mia faccia, ma sono convinta che sia perché avrò somiglianza con qualcuno che conoscono. Di certo non mi hanno mai incontrata, non ho foto sui social per cui è escluso che mi abbiano già visto .- Forza adesso lasciamo che Laura si sistemi e poi potrete sondare il mistero che si nasconde dietro al fatto che credete di averla già vista. - si intromette Marco portando la mia valigia verso una delle camere da letto. - Vieni, ti ho fatto spazio nella cabina armadio, così puoi sistemare le tue cose, e ti ho liberato anche tre dei cassetti che trovi là – mi dice indicando una cassettiera al centro della cabina armadio .- Ma questa è camera tua. - gli dico – Non posso buttarti fuori dal tuo letto. Non è giusto. -- Non ti preoccupare, solo fino a che non saranno partiti tutti. Poi mi riapproprierò del mio letto e anche di te – dice in un sussurro al mio orecchio, regalandomi un'onda di brividi lungo tutto il corpo. - Quella è la porta del bagno. - dice facendo segno verso la porta che si trova di fronte alla cabina armadio . - Mettiti comoda e se vuoi rinfrescarti, gli asciugamani sono nel mobile dietro la porta, il resto è tutto a vista. Io vado di là, fai con comodo, come se fossi a casa tua, perché sei a casa tua. - e mi dà un bacio prima di uscire dalla stanza.Sistemo le mie cose con calma, poi mi faccio una doccia e mi cambio, tengo d'occhio l'orologio perché Fabrizio mi ha fatto promettere di chiamarlo quando fossi arrivata a Boston, il viaggio dura circa tre ore e mezza quindi ho ancora un'ora prima di doverlo chiamare, ormai saranno le sette e mezza, ora in cui va al Club per la partita a padel e poi si ferma per cenare con i suoi amici, quindi non dovrebbe essere una telefonata particolarmente difficile. Indosso una maglietta bianca oversize e un paio di leggins neri e ai piedi le ballerine di vernice nera. Chiudo la porta della camera e vado in soggiorno dove li trovo tutti riuniti.- Laura preferisci una birra, un tè freddo o un vino? - chiede Roberto- A quest'ora va benissimo un tè freddo grazie Roby. - -Sono le sei e mezza, non è poi un'ora così insolita per una birra. Comunque... eccoti un bel bicchiere di tè freddo. -- E a noi niente? - dice Micol- Voi non siete ospiti, potete alzarvi e prendervelo da sole il tè. - risponde Ro, facendo una smorfia a sua nipote che di rimando gli fa una linguaccia.Chiacchieriamo tranquillamente del più e del meno, chiedo alle ragazze se hanno già deciso che facoltà frequenteranno una volta terminato il liceo, Micol mi dice che vuole fare giornalismo, a lei piacerebbe essere giornalista per qualche grande testata di moda, mentre la sua amica vuole diventare traduttrice simultanea, per lavorare in posti come le Nazioni Unite, ma non ne è ancora convinta al cento per cento, forse perchè quella idea gliel'hanno instillata i genitori mi dice Micol a fil di voce.Poi mi chiedono di cosa mi occupo e io racconto che ho iniziato come traduttrice per Bloomsbury Publishing ma che sono anche scrittrice di romanzi rosa, e dato che le cose stanno andando bene, quando terminerà il contratto come traduttrice non ho intenzione di rinnovarlo per dedicarmi esclusivamente alla scrittura.- Wow! Che bel lavoro il tuo. Quanti romanzi hai già scritto?- Chiede Micol- Ne ho già pubblicati tre e sto scrivendo il quarto.- -Scrivi con il tuo nome reale oppure usi uno pseudonimo?- mi chiede Stefy- Scrivo con lo pseudonimo di Lucy Snow. -- Lucy Snow? - dice lei portandosi la mano alla bocca – Micol lei è Lucy Snow ti rendi conto! Ecco perché avevi un'aria famigliare. Mia madre ha tutti i tuoi libri. E sulla quarta di copertina c'è la tua foto , è lì che ti ho vista. Sono una tua grande ammiratrice, mia mamma non lo sa, ma di nascosto ho letto i tuoi libri, e anche Micol. -dice eccitata dalla scoperta, dando una pacca sulla gamba della sua amica, che ora mi sta guardando con un'espressione di vera ammirazione.- Anche mia madre ha tutti i tuoi libri. - dice Micol – ma li tiene sotto chiave, dice che sono troppo hot per la mia età, però me li ha prestati lei, e li ho letti lo stesso.- dice ridacchiando- Mi piacciono un sacco, scrivi benissimo, e poi le storie... così piene di colpi di scena e anche di scene erotiche! -- Ragazze, mi fate arrossire. Grazie per tutti questi complimenti, ma non sono certo una Oriana Fallaci o Jane Austen . --Non ti buttare giù, la letteratura non è solo quella. Tu fai sognare le tue lettrici, ed è quello che serve alla gente, sognare per qualche ora, ed evadere dalla realtà in cui vive. -- Brava cucciola, diglielo! La gente quando legge vuole entrare in un mondo diverso da quello in cui vive, e rilassarsi vivendo le storie dei personaggi di cui scrivi, e che male c'è se non sei Jane Austin? -- Bè grazie davvero ragazzi, non ho mai ricevuto un supporto così forte nemmeno da mia madre, che per la verità crede che io scriva solo robaccia. - dico stringendomi nelle spalle.- Ma tua madre ha mai letto qualcuno dei tuoi romanzi?- chiede Micol- Francamente non lo so, il primo che ho scritto so che gliel'ho mandato dopo aver firmato il contratto con la casa editrice, e mi ha fatto una critica che avrebbe stroncato persino Umberto Eco, quindi penso che lo abbia letto, e non si è ricreduta nemmeno quando il New York Times lo ha definito un Best Seller nel genere romance, gli altri due non glieli ho mai mandati. - - Se non le piacciono, e critica la propria figlia, allora non capisce proprio niente! - dice categorica Stefy- E anche se non dovessi vincere il Nobel per la letteratura, sappi che i tuoi libri fanno sognare molta gente, e questo dovrebbe essere più importante di uno stupido premio. -
Continuiamo a parlare ancora un po' poi dico
- Scusate, devo fare una chiamata, poi vi va di darmi una mano a preparare qualcosa per cena? - - Certo! Stasera ci divertiamo in cucina con la nostra scrittrice preferita. - dice Micol Non sono una amante della cucina, so cucinare ma non amo particolarmente farlo, ci sono però alcuni piatti di cui vado fiera, tra cui la pizza , la mille foglie di melanzane e i testaroli al pesto. Dato che i testaroli per quanto la ricetta sia semplice, hanno bisogno di un "Testo" da cui deriva il nome, grande e qui non siamo attrezzati, ho ripiegato sulla pizza .Non per peccare di presunzione, ma è stata un vero successo, non ne è rimasta nemmeno una fetta, per dolce mi sono limitata ad una classica Mousse al cioccolato bicolor, cioccolato bianco e cioccolato al latte, hanno spazzolato tutto, il mio ego ne è uscito come se mi avessero dato un Oscar, un David di Donatello e un Goya contemporaneamente. Dato che noi ragazze abbiamo cucinato, i due maschietti si occupano di ripulire e mettere a posto la cucina. Verso le dieci Micol e Stefy se ne vanno in camera, hanno da fare una videocall con i loro nuovi amici americani, anche se credo che ci sia qualche interesse di più che non solo di amicizia, da come parlano di questo Alex e Jason.Noi adulti rimaniamo ancora in soggiorno, Marco mi dice che domani pomeriggio abbiamo un incontro con Tim in ufficio per fare il punto della situazione e decidere le prossime mosse. - Ragazzi, io me ne andrei a dormire, sono un po' stanca. - - Certo, è stata una giornata impegnativa. - dice Ro- Buonanotte . - dice Marco avvicinandosi per darmi un bacio sulla guancia .Sono nel letto mezza addormentata quando sento la porta della camera che si apre, la luce del comodino è ancora accesa, è di quelle a cui puoi regolare l'intensità, l'avevo abbassata, ma non ancora spenta, così vedo Marco che si avvicina, e gli sorrido.- Sei bellissima, quando sei assonnata, saperti nel mio letto e non poterti avere tra le braccia mi stava facendo impazzire, e non lasciavo dormire nemmeno Ro, così mi ha cacciato. -- Oh! Povero piccolo... allora non sai dove dormire? - gli dico con un sorriso- No. Sono solo e abbandonato e per di più senza un letto, mi ospiti tu?- chiede con aria da cucciolo.
- Ma certo . - gli dico spostando le coperte da un lato
- Non attenterai alla mia virtù vero? - mi dice con gli occhi che gli brillano per l'eccitazione.- Assolutamente no. Per chi mi hai preso! - sto al gioco.E così finisce che passiamo metà della notte a fare l'amore, cercando di non fare rumore per non svegliare le ragazze. Verso le cinque e mezza si alza e torna in camera da suo fratello, meglio non rischiare di farsi beccare. Sento subito la sua mancanza, poi però mi addormento soddisfatta e rilassata.
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<🎀🎀CAPITOLO 40 TERMINATO 🎀🎀
Stiamo arrivando alla svolta finale!
Cosa succederà di qui a breve?
Per saperlo, lo sapete....continuate a leggere.
Vostra Alice xoxoxox 💖💖💖
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ANOTHER CHANCE FOR LOVE
ChickLitLaura e Marco si conobbero quando lei aveva appena quindici anni e lui venti, il loro fu amore a prima vista, ma erano troppo giovani e immaturi per portare avanti quel loro amore ancora acerbo. Dopo la morte prematura del padre di Laura le cose and...