Non riesco a dormire, tutti quei soldi continuano a rigirarmi per la testa, così come io mi rigiro nel letto, guardo l'ora , sono le due e mezza, a questo punto so che se non prendo una pillola per dormire, non riuscirò ad addormentarmi prima delle cinque, lo so perché quando mi capita, per fortuna molto di rado, finisce sempre allo stesso modo.
Così mi alzo dal letto e vado in bagno dove tengo una pochette con le medicine che mi porto sempre dietro quando viaggio, ne ho per ogni evenienza, dal mal di mare al disinfettante e cerotti, prendo una pastiglia di melatonina con erbe naturali che aiutano a dormire, non mi piace la roba chimica che ti rifilano le case farmaceutiche, preferisco questa che di sicuro fa meno male.
Apro la porta del bagno per tornare a letto e tiro un urlo.
- O mio Dio! Mi hai spaventata a morte. Non ho sentito aprire la porta. - dico a mio marito che stava per entrare in bagno mentre io stavo uscendo.
- Scusa, non ho fatto caso che il letto fosse vuoto. Non volevo spaventarti. Come mai sei ancora sveglia?-
- Non so, continuavo a rigirarmi nel letto senza riuscire a prendere sonno, forse è perché non è il solito letto dove dormo, o forse sono solo troppo stanca, così mi sono alzata a prendere qualcosa per dormire, ma con lo spavento che mi hai fatto prendere mi ci vorrà una botta in testa per addormentarmi. -
-Vuoi che ti faccia portare un bicchiere di latte caldo? - chiede più premuroso del solito, evidentemente deve aver bevuto un bicchiere di troppo ecco perché è così gentile.
- No grazie, non ti preoccupare. Non mi va di svegliare qualcuno dell'equipaggio per un po' di latte, mi metto a letto e vedrai che la pastiglia farà effetto. -
- Va bene, come vuoi tu. - e si chiude in bagno.
Finalmente dopo un po' comincio a sentire gli occhi pesanti e alla fine mi addormento. Riposo in un sonno tranquillo e senza sogni.
Apro gli occhi , mi guardo intorno e vedo il letto accanto al mio vuoto, Fabrizio si è già alzato, non mi sono accorta di nulla, abbasso gli occhi sul mio orologio e mi accorgo che sono le dieci e mezza, ecco perché sono da sola in cabina.
Saranno già tutti in coperta, perché non mi ha chiamata?
Mi butto fuori dal letto, vado a farmi una doccia rapida e dopo essermi infilata un costume e un prendisole, salgo di sopra.
Li trovo tutti e tre seduti a fare colazione, meno male, mi sarebbe seccato molto che avessero già finito.
- Buongiorno a tutti. - dico avvicinandomi dopo essermi servita una tazza di caffè presa dal bancone bar dove si trovano in bella mostra tazze, tazzine, thermos di caffè, latte, tè, e vari succhi di frutta, oltre un'ampia varietà di cose da mangiare, sia dolci che salate.
- Buongiorno .- mi rispondono in coro.
- Dove siamo? - chiedo
- Stiamo per entrare in porto a Nassau. - risponde Fabrizio
- Bene. Ho proprio voglia di fare un giro per Nassau, è da tempo che non ci veniamo. -
Finiamo colazione e chiacchieriamo del più e del meno fino a che il nostro Yacht non ha attraccato e il capitano ci fa sapere che quando vogliamo possiamo scendere a terra.
Vado un momento in cabina a prendere la mia borsa e un cappello per il sole prima di sbarcare, Fabrizio viene con me.
Appena chiudo la porta della cabina mi dice – Stamattina portati dietro Samantha, io e Charlie dobbiamo sbrigare una faccenda. -
- Ha qualcosa a che vedere con quella valigetta che c'era ieri sera vicino al bancone del bar?- Mi scappa dalla bocca prima che il mio cervello abbia la possibilità di fermarmi, meno male che non ho detto di aver visto il suo contenuto, ma ormai la frittata è fatta.
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ANOTHER CHANCE FOR LOVE
ChickLitLaura e Marco si conobbero quando lei aveva appena quindici anni e lui venti, il loro fu amore a prima vista, ma erano troppo giovani e immaturi per portare avanti quel loro amore ancora acerbo. Dopo la morte prematura del padre di Laura le cose and...