Il complesso di ville dove vive mia madre non è molto grande, in compenso però è molto ben curato.
Una recinzione circonda tutte e dieci le ville, al cui ingresso si trova una guardiola dove una guardia privata controlla i visitanti, naturalmente ogni villa ha il suo muro di cinta privato che oltre a dare sicurezza a chi vi abita, fornisce anche una buona dose di privacy.
Quando il taxi arriva al complesso, la guardia si sporge per guardare i passeggeri, e riconosce subito Fabrizio, essendo il costruttore, nonché colui che a suo tempo lo assunse.
-Buona sera Mr Huges, bentornato. - dice alzando la sbarra per farci passare.
- Buona sera Fred, la famiglia? Tutti bene spero . -
- Sì grazie Mr Huges, Mary, mia figlia sta per farmi diventare nonno.-
- Congratulazioni, porgile i miei migliori auguri. -
- Non mancherò, grazie.-
Il taxi ci lascia davanti all'ingresso di casa di mia madre dove lei ci aspetta sulla porta, sono passati quattro mesi dall'ultima volta che ci siamo viste, e se non fosse per le ultime novità sarei anche contenta di vederla, ma adesso...non lo so.
Come sempre è in splendida forma, ha un personal trainer che la allena tre volte a settimana, e si nota, la pelle leggermente abbronzata fa risaltare i suoi occhi azzurri e i capelli biondi appena sopra le spalle le contornano il viso dagli zigomi alti, è truccata alla perfezione, né troppo, né troppo poco, indossa un tubino bianco appena sotto il ginocchio, che fascia la sua figura perfettamente, mentre un paio di chanel con il tacco slanciano le sue gambe snelle.
Appena mi vede scendere dall'auto, un sorriso sincero le si dipinge sul volto.
- Tesoro ! Come sono contenta di vederti, mi sei mancata molto. - mi abbraccia e mi bacia con affetto, e questo semplice gesto mi fa dimenticare per un momento tutti i sentimenti negativi che ho provato nei suoi confronti in questi ultimi giorni, e contraccambio il suo abbraccio.
- Anche tu mi sei mancata mamma. -
Poi si gira verso Fabrizio e gli altri ospiti e dice :
- Perdonate, ma non vedevo mia figlia da quattro mesi e mi sono fatta trasportare dall'amore materno. Fabrizio, caro mi presenti i vostri amici? - dice mia madre dopo aver dato un bacio su ogni guancia a mio marito
- Ma certo, Stefania ti presento Charlie Bradford attuale Presidente del Distretto di Brooklyn e la sua amica Samantha, trascorreranno una settimana in barca con noi. Lei è mia suocera Stefania Visconti. - dice poi rivolto a Charlie e Samantha che le stringono la mano e le sorridono.
- Signora Visconti, ma davvero lei è la mamma di Laura? Sembrate sorelle, dica la verità ha fatto un patto con il diavolo . - le dice Charlie facendole il suo collaudatissimo sorriso da politico.
- Oh ...la prego Presidente, non mi faccia arrossire. -
- La prego, mi chiami Charlie, niente formalismi. -
- Allora lei mi chiami Stefania. - Mentre c'è questo scambio di battute tra mia madre e Charlie, siamo stati fatti passare nel soggiorno che da sul giardino da dove si vede la piscina già illuminata dalle luci notturne che si accendono automaticamente, e da un lato la tavola apparecchiata per la cena, il tutto molto formale, con tanto di cameriere che ci viene incontro con un vassoio su cui ci sono i flute con uno champagne rosè, ultima mania di mia madre.
Prendiamo i bicchieri che ci vengono offerti e ci avviciniamo per un brindisi, poi mia madre ci fa accomodare nel salottino in terrazza, mentre aspettiamo il momento di andare a cena.
STAI LEGGENDO
ANOTHER CHANCE FOR LOVE
Chick-LitLaura e Marco si conobbero quando lei aveva appena quindici anni e lui venti, il loro fu amore a prima vista, ma erano troppo giovani e immaturi per portare avanti quel loro amore ancora acerbo. Dopo la morte prematura del padre di Laura le cose and...