Ieri sera non riuscivo a prendere sonno pensando a Fabrizio che vuole prendersi una vacanza sull' Halley per andare fino a St. Maarten. Mi sono rigirata nel letto fino alle tre, adesso sono uno straccio, ma sono le nove passate e dovrei proprio alzarmi. Non ho nessuna voglia di andare in vacanza con lui, meno che mai in questo momento in cui vorrei solo passare tutto il tempo disponibile con Marco, ci sono così tante cose da recuperare, cose della sua vita che voglio conoscere, e poi ha una figlia!
So che non sarà per niente facile. Alla sua età ho perso papà, ok il mio caso è completamente diverso, ma so quanto è stato difficile superarlo.
Lo ricordo come se fosse ieri, e credo che non sarà facile farle digerire una nuova donna accanto a suo padre, anche se lei il padre non lo perderà mai, e di certo non a causa mia.
Ma poi che cavolo di pensieri sto facendo! Non ho nemmeno cominciato a risolvere i miei problemi matrimoniali, e già immagino la mia vita accanto a Marco. Devo trovare un investigatore per cercare le prove che Fabrizio mi tradisce e poter chiedere il divorzio senza che lui si opponga.
Ricordo ancora quella volta che a una cena con dei suoi amici, George per scherzo gli disse che il giorno che avessi scoperto la sua vera natura , avrei chiesto il divorzio, Fabrizio cambiò completamente espressione, il colorito scemò dalle sue guance, e divenne bianco come una statua di cera, gli occhi si strinsero in due fessure e gli disse che prima di concedermi il divorzio, sarei morta, perchè nessuno lascia un Hughes. Rimanemmo tutti di sasso, nessuno osò articolare parola per qualche minuto fino a quando lo stesso Fabrizio, cominciò a ridere, dicendo che era uno scherzo, tutti si rilassarono e scoppiarono in una risata liberatoria, ma non io. Non dissi nulla, ma non ho dimenticato la sua faccia e le sue parole, e non stava scherzando, ne sono certa. Mi sono messa in un bel pasticcio sposandolo.
Sento dei rumori venire dalla zona giorno, mi infilo la vestaglia e vado a vedere.
-Ciao, ben alzata. Ti va un caffè? - mi dice con un sorriso a trentadue denti Fabrizio.
Sono per caso finita in un mondo parallelo, tipo Sliding doors? Quest'uomo che sembra mio marito da dove è uscito?
- Ciao. - mugugno – Sì grazie un caffè mi ci vuole proprio. - dico senza guardarlo.
- Ci siamo alzate con il piede sinistro? - mi chiede
E tu ? Ti sei alzato con due piedi destri?
Mi verrebbe da rispondergli, ma cosa diavolo gli prende? Non mi degnava quasi più di uno sguardo, tranne quando gli serviva qualcosa, e adesso improvvisamente sembra tornato quello di quando ci siamo conosciuti, no, addirittura meglio di allora.
- No, è che ho dormito male. - gli rispondo – ma con un caffè, sicuro che il mio umore migliora. - gli dico prendendo la mia tazzina e avviandomi verso il tavolo dove vedo il giornale del mattino.
- Vedi che ti serve proprio una vacanza? La mia idea cade a pennello. Vedrai che sull'Halley ti rilasserai e quando torneremo sarai una persona nuova. - dice tutto contento.
Forse ha battuto la testa e non me ne sono accorta, oppure ha in mente qualcosa e io, come sempre, ne sono all'oscuro.
Oggi è sabato, rifletto , tra poco esce per andare a fare la sua partita a squash con tre dei suoi amici, meno male, poi si fermerà come al solito al Club e così fino a stasera non lo vedo.
Guardo l'orologio e noto che sono le nove e mezza e lui ancora non si è preparato per uscire, mi sta per venire un attacco di nervi, non vorrà mica restare a casa?
- Oggi non vai alla tua partita del sabato? - chiedo cercando di mantenere un tono neutro.
- No, oggi Alfred non poteva e così abbiamo rimandato. Però tra un'ora devo uscire per un impegno di lavoro urgente, ma non starò via molto. - mi guarda con un'espressione indecifrabile.
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ANOTHER CHANCE FOR LOVE
Romanzi rosa / ChickLitLaura e Marco si conobbero quando lei aveva appena quindici anni e lui venti, il loro fu amore a prima vista, ma erano troppo giovani e immaturi per portare avanti quel loro amore ancora acerbo. Dopo la morte prematura del padre di Laura le cose and...