- Allora sei pronta? -
- Sì, solo un attimo, devo prendere il pc e alcune cartelle da tradurre che mi porto via, così al mio ritorno non dovrò ammazzarmi di lavoro, te l' avevo detto. -
- Si me lo avevi detto, lo hai ripetuto un centinaio di volte, ma la tua valigia?-
- E' davanti alla porta d'ingresso! Possibile che non trovi mai niente? - rispondo perdendo la pazienza.
- Dalla porta non c'è, non sono idiota! -
- Come non c'è? Se ce l'ho messa io poco fa! - dico andando verso l'ingresso, e proprio in quel momento entra Alfred il nostro autista.
- Signora ci sono altre valigie da caricare? - mi chiede
- Oh, Alfred ! Meno male che ci sei tu, credevo di dare i numeri, non mi ero accorta che avessi già cominciato a caricare le valigie. No per quel che mi riguarda è tutto, non so se mio marito ha ancora qualcosa da prendere, ma non credo. -
-Molto bene, allora io vi aspetto di sotto. -
- Sì, grazie e mille, scendiamo tra poco. -
Sono un fascio di nervi, non ho voglia di fare questo viaggio, piuttosto mangerei un serpente a sonagli vivo, ma purtroppo non ho scelta, Marco mi manca già da morire e sono solo trentasei ore che non lo vedo, non so come resisterò per otto giorni.
Ieri mi ha chiamato mia madre, e dopo quello che mi ha detto l'investigatore, non avevo alcuna voglia di sentirla, ma anche in questo caso non avevo scelta, ho dovuto parlarle, quante domande mi bruciavano sulla lingua, alle quali non ho potuto dar voce, accidenti!
Come ciliegina sulla torta stasera saremo a cena da lei. Ne ho una voglia che preferirei prendere a testate il muro.
Ovviamente non posso rifiutarle una cena dopotutto sono passati quattro mesi dall'ultima volta che ci siamo viste anche se ne ho una voglia matta.
Inoltre lei adora avere ospiti di un certo calibro a casa sua, così poi, può fare sfoggio delle conoscenze altolocate che possiede con i nuovi amici che si è fatta da quando vive lì, e un Presidente di Distretto fa sempre un certo effetto, anche se è un coglione fedifrago.
Prendo la borsa con dentro il mio computer, il tablet e tutto quel che ho preparato per poter lavorare i prossimi giorni a bordo, e mi avvio verso l'ingresso dove Fabrizio mi sta aspettando.
- Che faccia che hai! Sembra quasi che tu stia andando al patibolo. Guarda che alla maggior parte della gente l'idea di poter fare una crociera ai Caraibi in questo periodo dell'anno piace da morire, farebbero carte false, e tu invece... -
"Cazzo Laura riprenditi" mi dico mentalmente .
- Scusa, hai ragione, stavo solo pensando se ho preso tutto per lavorare mentre saremo via, ero solo concentrata, ma hai ragione, c'è chi ucciderebbe per poter fare una vacanza come la nostra. Forza, sono pronta, andiamo!- dico cercando di trovare la giusta combinazione di allegria e spontaneità che non provo, ma che devo fargli credere.
- Questa è la Laura che mi piace, la donna entusiasta della vita e delle cose belle. -
Usciamo dall'ascensore e vedo già Alfred che ci sta aspettando in auto di fronte al portone pronto a portarci al Teterboro Airport dove il Jet privato della compagnia è in attesa per volare a Miami, il viaggio è breve, solo una ventina di minuti per arrivarci.
- Spero che Charlie sia puntuale, sa che mi fa incazzare da morire dover aspettare, e lui è un ritardatario cronico. - dice distrattamente Fabrizio mentre legge il giornale del mattino.
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ANOTHER CHANCE FOR LOVE
ChickLitLaura e Marco si conobbero quando lei aveva appena quindici anni e lui venti, il loro fu amore a prima vista, ma erano troppo giovani e immaturi per portare avanti quel loro amore ancora acerbo. Dopo la morte prematura del padre di Laura le cose and...