Laura è appena partita e io sto già dando di matto.
Ringrazio il cielo che c'è Tim che la seguirà a distanza di sicurezza durante tutto il tempo, ma avrei voluto esserci io.
Meno male che domani arriva la mia cucciola con la banda, così mi distrarrò un po', e poi ho una voglia pazza di passare un po' di tempo con la mia bambina, che se mi sentisse chiamarla così, non mi rivolgerebbe più la parola.
Vorrei portarla a fare un giro sulla barca a vela che ho restaurato, ma non so come giustificare il nome che le ho dato, dovrò escogitare qualcosa.
Sono nervoso, giro come un leone in gabbia, mi sento come un leone in gabbia, sarà meglio che scenda in palestra a scaricarmi un po'.
Vado in camera a cambiarmi prima di scendere in palestra e sento il telefono che mi avvisa di un messaggio , torno in soggiorno a recuperarlo, spero che sia di Laura, ho bisogno di lei più di quanto credessi, saperla lontana da me per tutta la settimana con quel bastardo del marito mi fa venire l'ulcera.
Appena schiaccio il tasto per accendere lo schermo dello smartphone, vedo che il messaggio è il suo.
Mi ha mandato una foto dal Jet privato sul quale sta volando verso Miami, nella foto si vede suo marito di spalle, un altro uomo, e la bionda riccioluta che avevo visto uscire dal mio edificio con suo marito, vuole che la mandi a Tim per sapere chi è, perché crede di averla già vista.
Le rispondo che non serve che la mandi a Tim, perché so chi è la bionda della foto, e glielo dico.
Ci scambiamo qualche considerazione riguardo alla bionda, a suo marito e all'altro uomo, ma poi dobbiamo chiudere, non voglio che rischi di essere beccata mentre mi scrive .
Vorrei che la settimana fosse già finita, ma so che invece sarà interminabile.
Finisco di mettermi la tuta per la palestra dopo aver messaggiato con Laura, poso il telefono sul comodino, lo lascio sempre in casa quando vado in palestra, non saprei dove metterlo, e poi se lavoro agli attrezzi, non mi metto certo a far conversazione per telefono. Salgo in ascensore e pigio il primo piano, al settimo però l'ascensore si ferma, qualcuno lo ha chiamato e quando si aprono le porte, entra Allison, una vicina che è l'ultima persona che in qualunque giorno dell'anno vorrei vedere, e oggi che mi sento così nervoso, ancora meno.
Allison ha una fissa per me, e non sarebbe un problema, se non fosse che è decisamente molto insistente, e fa continue battute che sottintendono quanto mi vorrebbe nel suo letto.
Non dico che non sia una bella donna, al contrario, lo è.
E' alta poco meno di me, ha un fisico atletico che cura come un tempio, ha circa cinquant'anni e ne dimostra dieci di meno, capelli castano scuro lunghi oltre metà schiena e mossi, grandi occhi color del miele, insomma davvero una bella donna, ha sette anni più di me, ma nessuno lo riuscirebbe a notare, potrebbe avere chiunque, e si è fissata con me, cazzo.
Il punto è che non mi interessa, non è il mio tipo, indipendentemente da Laura, e a maggior ragione ora che ho ripreso i contatti con lei, non vorrei che si venisse a creare qualche spiacevole situazione per colpa di questa assatanata, che adesso mi ritrovo a pochi centimetri di distanza in ascensore. Ma che bello, ci voleva anche questo.
- Marco, che bella sorpresa! - cinguetta lei, mentre io mi sono già spostato all'altro lato dell'ascensore per lasciare il maggior spazio possibile tra di noi.
-Allison... - rispondo io con indifferenza e senza l'ombra di un sorriso, così mi illudo che lasci cadere la conversazione, ma non afferra.
- Guarda che non mordo. - e fa un passo nella mia direzione.
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ANOTHER CHANCE FOR LOVE
ChickLitLaura e Marco si conobbero quando lei aveva appena quindici anni e lui venti, il loro fu amore a prima vista, ma erano troppo giovani e immaturi per portare avanti quel loro amore ancora acerbo. Dopo la morte prematura del padre di Laura le cose and...