"Si rammenta
il gioco a mosca cieca
delle lucciole:
tu ed io nel sonno degli ulivi."
Quella canzone mi aveva risuonato in testa per tutta la settimana. L'avevo ascoltata più volte, lungo il tragitto per l'università, durante le sessioni di corsa per scaricare la tensione ed ero addirittura andata ad analizzare il testo per cercare di capire se qualcuno volesse farmi arrivare qualche tipo di messaggio.Probabilmente stavo diventando paranoica, ma tutta l'assurda situazione dell'ultima settimana, la lettera e gli origami, mi avevano fatto iniziare a sospettare anche di quello che, quasi sicuramente, rappresentava semplicemente un caso.
Io non ero decisamente lucida la sera prima, avrei potuto farla partire involontariamente e Spotify, tra l'altro, fa spesso quello che gli pare, con le canzoni.
Avevo appena finito di tartassare un'ulteriore volta la mia migliore amica sulle ultime vicende, cercando di ricollegare il tutto per poi, dopo mille ragionamenti, ritrovarci sempre al punto di partenza e con un pugno di mosche in mano. Willow aveva i gomiti appoggiati al tavolo in pietra e si massaggiava le tempie con le dita, mentre mi guardava con un'espressione talmente scioccata e contemporaneamente estenuata che sembrava quasi buffa.
«Non lo so, Eris, te lo ripeto: mi sembri senza ombra di dubbio finita in uno di quei romanzi gialli dove alla fine si scopre che uno stalker o un serial killer era ossessionato dalla protagonista.»
Concluse Willow addentando una mela rossa, a quel punto pensierosa.Ci trovavamo sedute su una delle verdi aree pranzo del cortile della Emerald, dopo aver terminato entrambe le lezioni della mattina.
Intorno a noi c'erano gruppetti di studenti sparsi per tutta l'area intenti a studiare volumi che sembravano più mattoni che carta, a disegnare con carboncini la torre gotica che svettata silenziosa e a chiacchierare spensierati.«Grazie, Wily. Ora si che mi sento meglio.» le risposi sarcastica portandomi alle labbra il mio amato caffè latte freddo.
«Che c'è?» alzò le spalle e aprì le mani con aria innocente. «È la verità! E poi è risaputo che ogni romanzo giallo che si rispetti ha bisogno della migliore amica che cerca di avvertire la protagonista.» continuò facendomi una linguaccia.
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SYMPETRUM
Mistério / Suspense"Dicono che bere assenzio col tempo fa brillare la tua ombra. È un problema se devi giocare a nascondino." 𓆦 Un vecchio patto. Una veglia silenziosa, durata anni. Un sogno ricorrente. Ombre con un compito preciso. L'impercettibile battito d'ali d...