"Dicono che bere assenzio col tempo fa brillare la tua ombra. È un problema se devi giocare a nascondino."
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Un temporale scuote il cielo, Sonata al chiaro di luna di Bethoveen scivola tra le pareti di casa, in una giornata cristallizzata come una...
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"Qualsiasi porta io apra Prima di passare Attendo sempre un paio di secondi Dando la precedenza Alla tua ombra"
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Avete mai sentito la melodia di un pianoforte sott'acqua?
Io no. Almeno, non fino a quel momento.
Le note arrivano sibilanti, ovattate e deformate dal ritmo delle onde. Si adattano al movimento, nere come fili di petrolio, si modellano e si sciolgono liquide seguendo quelle correnti cristalline. Una nenia sottile, che evapora e si diffonde in evanescenti e minuscole sfere d'aria, che scivolano veloci lungo un corpo inerme.
C'era odore di cloro. Lo sentivo ovunque. Mi riempiva i polmoni.
Qualcuno avrebbe potuto dire che era un canto inquietante, quella sinfonia annacquata, una deformazione sinistra e deprimente. Io, invece, la trovavo semplicemente malinconica. E c'è della bellezza oscura e corrosiva, nella malinconia.
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La prima fase. La tachicardia.
Il ritmo di un cuore rabbioso, che smania scavando la carne nel petto, consumando i tessuti. Rimbomba nel costato ficcandosi in gola.
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Dicono che i confini tra la vita e la morte sono solamente fragili e sottili patine opache, si increspano con uno sguardo e si spezzano con un respiro.
Io mi ero rotto il cazzo, dei confini. Un'anima imbrigliata resta tacita finché la follia non spacca le redini, rivendicando un ruolo in quello spettacolo apatico e fasullo.
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La seconda fase. La resistenza.
La risposta disperata del corpo che, ostinato, trattiene il respiro, elemosina l'ultimo fottuto filo di fiato, annaspando in cerca della perduta salvezza.
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L'avevo vista.
Tra i riflessi dell'acqua illuminata dalla luna, io l'avevo vista. Avevo sentito la sua risata allegra riecheggiarmi nella testa, diffondersi nell'epidermide, vibrare e pizzicare le corde tese che erano le mie vene. I capelli biondi le galleggiavano sinuosi tutt'intorno, creandole una corona di fili dorati e riflessi rosso fragola.