"Dicono che bere assenzio col tempo fa brillare la tua ombra. È un problema se devi giocare a nascondino."
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Un vecchio patto.
Una veglia silenziosa, durata anni.
Un sogno ricorrente.
Ombre con un compito preciso.
L'impercettibile battito d'ali d...
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"Un bicchiere d'Assenzio è la cosa Più poetica al mondo"
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L'odore di petricore avvolgeva l'aria frizzante della mattina, arrivava trasportato dalla corrente insieme alle foglie, ballerine fragili il cui palco era il vento. Scorgevo il labirinto in lontananza, immobile e silente a celare i segreti che avvolgevano la tenuta come veli increspati.
Bloodstone Manor era bellissima. Ancora di più, adesso che riuscivo a comprendere pienamente quanto profondo fosse, il legame che avevo sentito con quella casa, sin dal primo momento in cui avevo posato gli occhi su quelle mura tremendamente ermetiche.
Il cielo grigio creava un contrasto dirompente con il verde scuro dell'edera, che oscillava sopra ai vetri delle enormi finestre. Dalla cucina sentivo vagamente arrivare l'odore del caffè e il suono di ceramiche, e dal piccolo balcone su cui ero affacciata riuscivo a sbirciare Elliot dedicarsi con cura alle rose bianche accanto alla fontana, il cui scroscio dell'acqua, unito a quello della pioggia sottile, ti incantava i sensi come una nenia antica.
La mente vagava al pensiero della sera prima, nell'ufficio di Cat. Avevo scoperto che il prossimo evento era uno di quelli organizzati raramente, in cui vari membri partecipavano mascherati e osservavano i prodotti da vicino, accompagnati dai loro proprietari a cui potevano proporre degli scambi o offerte dirette.
Oggetti, questo erano. Corpi da collezione legati a guinzagli, catene scintillanti che comunicavano la supremazia di quegli individui sul corpo di quelle lucciole spente, dalle ali spezzate e l'anima in frantumi. Ragazze smarrite in cerca di una strada, figlie rapite e sorelle scomparse, ridotte alla mercé di uomini potenti, le cui perversioni avevano generato mostri nutriti dal denaro, dalla mania, dalla depravazione.
E ripensai a Maddy, al suo sguardo smarrito e alla pelle d'oca che aveva costellato le sue braccia magre e pallide, alla sola vicinanza di Blake. Al modo in cui l'uomo era visto in lei come una minaccia, che il corpo riconosceva ancora prima della sua mente. La sua mente.