11. In the middle of the night I found you

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"Dicono che negli scacchi devi uccidere la reginae poi ce l'hai fatta

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"Dicono che negli scacchi devi uccidere la regina
e poi ce l'hai fatta.
Oh, e tu l'hai fatto?
Una cosa buffa, è che il Re si è fatto assassinare."

La legge di Murphy

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La legge di Murphy.
Se qualcosa può andare storto, lo farà.

L'avevo sempre trovata particolarmente ridicola quanto incredibilmente vera.

In quel caso, ovviamente, non poteva che essere l'imbattersi in piena notte, durante un'incursione in una parte di biblioteca non proprio liberamente accessibile, da quell'incubo dagli occhi verdi e lo sguardo perennemente strafottente.

Probabilmente ci era nato, pensai, con quello sguardo lì.

E non riuscii a non immaginare la faccia della donna che, cullando per la prima volta il proprio figlio tra le braccia, lo trovava già incazzato con il mondo.

Recuperai distrattamente, fingendo disinteresse, la polaroid caduta per terra e la nascosi infilandola nella tasca dei pantaloncini del pigiama. Scesi le scale con passo incerto, avvicinandomi a lui.

«Te l'hanno mai detto che sei un tormento?» la mia era, ovviamente, una domanda del tutto retorica.

Avvicinò il bicchiere alla labbra bagnandosele di quel liquido verde che doveva essere Assenzio. «Si, la tua poca originalità non mi sorprende affatto. Cosa stavi cercando, lì?» chiese con quel tono di chi ha a che fare con una palla al piede in tutto e per tutto, arrivando dritto al punto.

Alzai le spalle con aria noncurante e schiva.
«Nulla. Semplicemente non riuscivo a dormire.»

«E hai pensato di farti un giretto tra i libri rari?»
Lo chiese con gli occhi di chi sembrava leggermi dentro con una facilità e una maestria degna del più famoso degli ipnotisti.

Era sicuramente impossibile mentirgli e del tutto inutile tentare di ingannarlo. Non per questo avevo intenzione di sciogliermi la lingua e parlare con lui della foto che mi aveva incuriosito e che ero andata a ricercare nel cuore della notte.

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