34. The truth has many faces, the faces have many masks

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"Perché costui mi ha preso una cosa per cui ho pagato un prezzo sconfinato: la mia anima

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"Perché costui mi ha preso una cosa
per cui ho pagato un prezzo sconfinato:
la mia anima."

Il vuoto

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Il vuoto.
Lo stramaledetto vuoto.

Portava la sagoma del suo corpo, le linee morbide dei suoi fianchi sopra cui deragliava tutto il mio desiderio e il mio autocontrollo, schiantandosi contro il ricordo della carne delicata del suo collo, dove il profumo dei capelli si mischiava a quello della sua pelle per stordirmi i sensi, in un cocktail che mi fotteva l'anima.

Portava la sua orma, l'avrebbe sempre fatto.
Perché portava il suo nome e la profondità della sua assenza, di ogni suo sorriso e di ogni sua movenza contemporaneamente felina e infantile, provocatrice e dolorosamente ingenua.

Un ossimoro da toglierti il fiato, questo era lei.

Lei che era in ogni mio singolo frammento osseo, mi scorreva sinuosa nel sangue e sotto la pelle.
Intrecciata come rami di vite tra le mie vene, che vibravano e tremavano al solo pensiero delle sue gambe e dei suoi occhi, dei suoi capelli e del suo sorriso.
Lei, che mi aveva tolto il sonno e gli anni.
Lei, quell'ossessione improvvisa che salvò quell'unico frammento rimasto e ammaccato della mia anima.

Lei.
Dove cazzo era?

I pugni al sacco risuonavano nel silenzio della palestra, cuoio contro carne.
Sentivo i capelli umidi, il fiato corto dopo ore passate lì, a prendere a cazzotti tutte le mie colpe e i miei rimorsi.
Il petto schiacciato da presentimenti terrificanti mi ricordava che un cuore, purtroppo, ancora l'avevo davvero.
Ed era pregno di una rabbia velenosa, corroborante e frustratamente imbrigliata in un corpo da cui voleva solo fuggire, spaccare quegli argini della ragione che ancora controllavano quella sete di distruzione.

Perché la rabbia, più di qualsiasi altra cosa, ci ricorda che siamo animali. Che la ragione a volte crolla e si spacca sotto la sua pressione, viene sconfitta dal sangue che pulsa e sfrigola dentro le vene, ribolle di veleno e voglia di uccidere.

In fondo, l'avevo fatto per molto meno.
La paura.

Quella che infida e puttana ti ghiaccia il sangue, ti immobilizza e ti fa tremare. Quella che non avrei mai accettato addosso a lei, che era invece il sole, la luna e tutte le sue stelle.

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