"Dicono che bere assenzio col tempo fa brillare la tua ombra. È un problema se devi giocare a nascondino."
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Un vecchio patto.
Una veglia silenziosa, durata anni.
Un sogno ricorrente.
Ombre con un compito preciso.
L'impercettibile battito d'ali d...
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"Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento"
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Ci sono momenti nella vita che sono spartiacque. Invisibili e pazienti confini che, una volta varcati inconsapevolmente, sembrano portarti ad una vita completamente diversa da quella che ti sei appena lasciata alle spalle.
Un impercettibile portale che ti guida nella tua personalissima metamorfosi. Questo è il cambiamento. È cosi che fanno le farfalle.
Lo senti, fin dentro le ossa e in ogni singola particella del tuo corpo, che non sei più la stessa.
Eppure eri lì, un attimo fa.
Una linea di gesso. Uno scatto di chiavistello. Il battito di un'ascia.
E tu non ci sei più.
E ti osservi e studi le mani, ti guardi indietro, corrughi la fronte e cerchi di capire come ci sei finita, improvvisamente, dall'altra parte. Per poi comprendere, che l'unico modo per proseguire il cammino, è guardare l'orizzonte dinanzi e la strada imbattuta, mai le orme.
Decisi di prendere le distanze dalla realtà, staccare la spina e isolarmi dal mondo esterno per ricercare l'equilibrio che mi sembrava di aver momentaneamente perso.
Era di questo, che avevo bisogno. Ritornare presente a me stessa.
Mi concessi qualche giorno lontana dalle lezioni, per evitare le mille domande a cui sarei stata inevitabilmente sottoposta e gli occhi sicuramente interrogativi di Willow. Mi inventai la scusa più antica del secolo: un virus o un qualche tipo di influenza.
Non so se fu abbastanza credibile per la mia migliore amica, ero più che sicura che piuttosto avesse deciso di non indagare oltre e darmi il tempo necessario per decidere di confessare io stessa, quello che stavo passando. Fu principalmente per lei, che decisi di evitare l'università. Avrebbe capito immediatamente, che era successo qualcosa la notte del party alla Emerald. E non esisteva correttore al mondo che sarebbe stato in grado di sfuggire ai suoi occhi attenti e indagatori.