"Dicono che bere assenzio col tempo fa brillare la tua ombra. È un problema se devi giocare a nascondino."
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Un temporale scuote il cielo, Sonata al chiaro di luna di Bethoveen scivola tra le pareti di casa, in una giornata cristallizzata come una...
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"Quel mio ritornare a te da tutte le strade per sottrarci da tanta morte e ricucire i luoghi feriti di una vita"
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Quattro anni prima
Odiavo New York.
Quelle luci sfavillanti dei grattacieli che svettavano come altari presuntuosi, sopra miliardi di teste che si aggiravano tra le strade prese dalla loro frenesia quotidiana, sembravano ricordarti che dovevi necessariamente brillare anche tu, per stare dietro al passo frettoloso e al ritmo di quella città del cazzo.
Anche se non te ne fregava niente, anche se ti sentivi un pezzo di lampadina fulminato e schiantato a terra. Dovevi brillare.
E le persone inconsapevoli ne ammiravano la luminosità, scattavano foto meravigliate dalla loro altezza e maestosità architettonica, talmente distratte e abbagliate da non rendersi conto del cielo nero che stagliava sopra di loro, della mancanza di stelle e del celato tentativo di quei palazzi di mettersi a brillare al posto loro.
Il caos e il brusio continuo che ti si ficcavano nelle orecchie insistenti, ti trapanavano il cervello ventiquattro ore su ventiquattro, impedendo a chiunque di ascoltare i suoi stessi pensieri barattando la propria coscienza con quell'ideale della città che non dorme mai.
Cazzate.
Erano tutti zombie troppo concentrati ad inseguire un orologio impazzito e sogni che ti toglievano il sonno e gli anni, per rendersi conto che ciò che li circondava esternamente non avrebbe mai potuto colmare i buchi allo stomaco che scavavano dentro ad ogni passo.
Odiavo New York.
E la odiavo per tremila motivi diversi che, in realtà, mi sarebbero passati del tutto inosservati sotto gli occhi, se un solo e unico motivo non avesse scavato così profondamente da farmi sentire un pezzo di carne dai contorni ancora definiti ma privo degli organi fondamentali per vivere, e comunque non abbastanza prosciugato da poter morire.
E quel motivo era lei.
Mi ero raccontato che l'intenzione di aprire un'altra sede del Poison a New York non c'entrasse assolutamente nulla, con la sua presenza in quella città che se l'era portata via.