Parte 104

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Elizabeth pov's
E da circa un paio di settimane che mi trovo a casa di Tristan, e per quanto loro cerchino di aiutarmi, non ne posso più.
Non esco di qui da quando sono arrivata, e ho dovuto dimettermi dal lavoro.
Tristan non mi permette di uscire, e ogni volta che chiedo anche solo di poter scendere nell'androne del palazzo, lui scuote la testa e mi ordina di ritornare dentro.
Qui nessuna accende la tv, legge i giornali o parla di attualità, o almeno, non in mia presenza.
Lo so: quando io ritorno in camera mia, accendono il televisore e discutono su quello che è accaduto.
Li sento parlare di presa del ministero della magia, di Hogwarts oppure di tutta Londra.
È come se provassero a isolarmi in una bolla tutta mia dove quello che accade fuori non mi riguarda.
È un pomeriggio soleggiato, e vedo ritornare dal parco Celia e Thomas, con il vento sul viso e i capelli scompigliati.
Ce:" Come stai Liz?"
E:" Bene..."
Ce:" In questi giorni ti vedo strana, sicura che vada tutto bene?"
E:" Sì sì "
Porta Thomas in camera e dopo si siede sul divano con me.
Non c'è nessuna traccia del giornale che stavano leggendo stamani.
Cosa mi stanno nascondendo?
E:" Celia... posso farti una domanda?"
Ce:" Certo"
E:" Perché non mi dite cosa sta succedendo? Sento che c'è della tensione... e voi fate di tutto per celarlo"
Ce:" Non dire nulla a Tristan però"
E:" Giuro"
Ce:" Ecco, in una lettera che Mattheo scrisse a Tristan prima che tu arrivassi, lui lo raccomandò"
E:" Di fare cosa?"
Ce:" Ti prego, non dirgli nulla"
E:" Perché sei così ansiosa? Cosa sarà mai?"
Ce:" Tristan lo ha preso seriamente quello incarico... molto seriamente, come se dipendesse dalla sua stessa vita"
E:" Di tenermi qua chiusa in casa, senza che nulla mi dica qualcosa su Mattheo o sullo stato dei miei coetanei?"
Una breve pausa di silenzio e tensione è spezzata dalla voce bassa di Celia.
Ce:" Di proteggerti, a qualunque costo"
L'immagine di Mattheo che scrive questa lettera, consapevole, mi spezza il cuore.
Una lacrima riga la mia guancia, e scende lungo il mento.
Celia mi abbraccia, senza dire una sola parola.
E:" Celia, grazie... scusa se sono stata così egoista"
Ce:" Liz, io ti conosco da poco, ma sono sicura di una cosa: sei una persona fantastica, non nutro nessun dubbio dell'amore che Mattheo prova nei tuoi confronti, e no, non sei stata assolutamente egoista, sei solo umana, e gli umani sbagliano"
E:" Posso solo sapere come sta?"
Ce:" Chi?"
Si ferma a pensare, e quando realizza, risponde subito.
Ce:" No, scusa Elizabeth, questo non te lo posso dire"
Glielo avrà sicuramente ordinato Tristan, come darle torto?
Alcune ore dopo, qualcuno fa girare la chiave nella serratura: entra Tristan.
È rilassato e sembra anche felice.
T:" Indovinate chi ci ha invitato alla festa?"
Ce:" Non dirmi Manon?"
T:" LEI!"
Ce:" ODDIO CHE BELLO"
Th:" Posso venire anche io?"
T:" Thomas... tu devi stare qui insieme ad Elizabeth"
E:" Oh non preoccupatevi, Thomas puoi andare tranquillo"
Th:" Tristan, perché non viene anche Liz?"
T:" Non so-"
Ce:" Esatto, sarebbe meglio che lasciarla qui da SOLA..."
E:" Veramente, starò bene"
T:" Elizabeth... vai pure a prepararti"
E:" GRAZIE GRAZIE GRAZIE"
Abbraccio Tristan, e lui ricambia timidamente.
Celia entra in camera, e mi invita a scegliere uno dei suoi vestiti.
E:" Andrò con questo, va più che bene"
Ce:" Elizabeth, sarà pure bello, ma è sporco e non ho intenzione di sfigurare con Manon"
E:" GRAZIE?!"
Ce:" Scusa non intendevo con te, solo- aspetta, ho qualcosa che ti starebbe benissimo"
Tira fuori dall'armadio un abito semplice, ma stupendo.

E:" Andrò con questo, va più che bene"Ce:" Elizabeth, sarà pure bello, ma è sporco e non ho intenzione di sfigurare con Manon"E:" GRAZIE?!"Ce:" Scusa non intendevo con te, solo- aspetta, ho qualcosa che ti starebbe benissimo"Tira fuori dall'armadi...

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Lo indosso: è così bello.
Ce:" Elizabeth sei stupenda"
E:" Davvero?"
Ce:" Davvero."
Celia dopo essersi vestita, va in cucina.
Io esco in corridoio per cercare le mie scarpe.
Nel frattempo serbo Tristan e Celia parlare, anzi, discutere.
T:" E se si perdesse? Lo sai che non posso e non voglio infrangere la sua promessa"
Ce:" Elizabeth è perfettamente in grado di uscire"
T:" Tu non capisci Celia, non è lei il problema, ma è quella merda che c'è fuori"
Ce:" Ma ci sei tu, ci sono io-"
T:" Celia, cara sorella, lo so, ma non è abbastanza purtroppo"
Ce:" Lei verrà con noi"
T:" Certo, non rimarrà qui da sola"
Ce:" Ma mi prometti che non ci starai appiccicato ogni minuto"
T:" Non andiamo oltre, eh"
Ce:" Okayy"
Esco, dopo essermi messa dei semplici tacchi neri.
T:" Wooow- No aspetta, ecco... stai bene"
E:" G-grazie, anche tu"
Usciamo di casa insieme e dopo aver attraversato la strada, arriviamo subito a casa di Manon.
Manon è la figlia di un ricco imprenditore, è anche la ragazza più ricca e popolare della scuola.
Fidanzata con il ragazzo figo, è una fotocopia di Scarlett.
La festa è a casa sua naturalmente, nel suo grande salone e nell'immenso salotto.
Le luci sono spente, e l'atmosfera è illuminata da luci neon di braccialetti e fasce.
C'è un forte odore di alcool e di chiuso... a mio parere nauseante.
Tutti sono ormai ubriachi, e penso anche fatti.
T:" Liz, stammi vicino e non allontanarti per nessun motivo"
Sento qualcuno che di fianco a me barcolla, e mi si aggrappa al braccio.
È una ragazza, e tiene in mano un bicchiere di... acqua?
Avrà sicuramente bevuto prima.
Un ragazzo la conduce in una stanza nascosta.
E:" Tristan-"
T:" Cosa c'è?"
E:" Quel ragazzo ha portato una ragazza in una stanza"
T:" Non ti credevo così innocente, lo sai che quando un ragazzo incontra una ragazza e si ama-"
E:" Risparmiami pure i dettagli, so come funziona, ma quello che intendevo era che la ragazza era quasi incosciente, e non aveva il senso-"
T:" È per questo che ti ho detto di starmi vicino"
Un ragazzo mi offre da bere.
X:" Ehi brunetta, vieni qua, beviamo insieme qualcosa no?"
Tristan mi tira per il braccio lontano da quel tipo.
Si ferma a parlare con dei suoi amici nel frattempo.
Io sono leggermente dietro di lui, ma-

lasciati amare ||Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora