Parte 119

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Elizabeth pov's
K:" Elizabeth, ieri Elio ci ha invitato ad un brunch a casa sua. Cosa gli dico?"
E:"Vai te Kate. Tu ed Elio starete bene anche senza di me."
K:" A dire il vero ha invitato anche te per un certo William, dice di volerti rivedere..."
E:" Chi?"
Lei sta già ridendo.
K:" Dai Elizabeth, lo so che lo conosci. L'altra sera vi ho guardati: secondo me gli interessi"
E:" Non lo so Kate."
K:" Non vorrai mica rimanere sola per tutta la vita, per colpa di Mattheo e Amedèe? Hanno scelto la loro parte: Mattheo e Scarlett sono fidanzati ufficialmente e Amedèe e Vittoria non sembrano avere intenzioni di lasciarsi.
Veramente non vuoi guardare oltre? Io non ti capisco Elizabeth.
E poi... non vorrai mica lasciare da solo William?"
E:" A che ora è?"
K:" Tra due ore dobbiamo essere lì"
E:" Va bene, vengo."
K:" Ecco la vera Elizabeth, ora prepariamoci."

K:" Allora

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K:" Allora... ti piace questo vestito?"
E:" Sì, secondo me è perfetto per un brunch."

E:" Invece questo?"K:" Stupendo Liz

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E:" Invece questo?"
K:" Stupendo Liz."
E:" Andiamo?"

Quando scendiamo per attraversare, una macchina  per poco non ci tira sotto.
E:" Fai attenzione a dove vai, coglione"
Il conducente si ferma e scende.
È William.
E:" Oh, ciao William"
W:" Ciao Elizabeth, avevo sentito qualcuno complimentarsi così tanto per la mia guida sportiva che ho deciso di fermarmi. Tu e la tua amica volete un passaggio?"
E:" Non preoccuparti"
W:" Dai, salite"
E:" Grazie William."
W:" Chiamami Will."
Una volta salite, per spezzare il ghiaccio, li faccio una domanda."
E:" Che bella, che marca è?"
W:" Una Mclaren."
E:" Sarà per caso una-"
W:" Senna."
E:" Lo avrei dovuto immaginare"
W:" Allora... che piani hai per domani?"
E:" Sono libera."
Siamo arrivati a destinazione.
Una volta scesi, salutiamo Elio e lo ringraziamo.
El:" Entrate pure."

W:" Volevo chiederti una cosa...domani parto per New York, so che sembra veramente affrettata come cosa, ma vuoi venire anche tu? Staremo lì per una settimana e poi ritorneremo a Londra"
E:" Non so... posso parlarne prima con Kate?"
W:"Certo."
Vado subito da Kate.
E:" Senti di devo parlare di una cosa..."
K:" Anche io, posso iniziare io?"
E:" Certo."
K:" Elio mi ha invitato nella sua residenza in Portogallo. Domani dovremmo partire e ritorneremo tra circa 10 giorni. Ti dispiace? Se vuoi rifiuto."
E:" Ecco, Will mi aveva invitato a New York-"
K:" Fantastico! Allora possiamo andare tutte e due no?"
E:" Sì"
Ritorno da Will e gli dico che accetto.

Alle sette di mattina dovrebbe partire il nostro volo, quindi alle sei facciamo il check out e andiamo insieme all'aeroporto.
W:" Ciao Bea, vieni pure."
E:" Aspetta, dove andiamo?"
W:" Ah scusa, ho dimenticato di dirtelo. Abbiamo un aereo privato, è tutto pronto."
E:"Senti Will, te lo devo confessare"
W:" Tutto bene Bea?"
E:" Il mio nome è Elizabeth Bennet, non Beatrice. Ti ho dato un nome falso perché a Londra non ero sicura, diciamo che sono seguita da determinate persone."
W:" Non preoccuparti, lo sapevo."
E:"Come?"
W:"Ovviamente prima di partire con una sconosciuta mi sono informata."
E:" Scusa..."
W:" Non preoccuparti Elizabeth. Ora possiamo partire?"
E:" Ti puoi permettere un aereo privato?"
W:" Ecco, pensavo di dirtelo più tardi. Di solito preferisco non dirlo subito alle ragazze per capire se siano attratte da me o dal mio capitale.
Sono l'erede di una famiglia aristocratica inglese, anche proprietaria di alcune tenute sparse per tutto il paese."
E:" E quindi sei anche parte della nobiltà inglese?"
W:" Sono trentunesimo nella linea di successione."
E:" Quindi se tutti i primi trenta dovessero abdicare..."
W:" Cosa altamente improbabile, ma diventerei re del Regno Unito e capo del Commonwealth."
Nel frattempo il volo decolla.
E:" Dovrai avere tante responsabilità..."
W:" Sì, oltre al fatto che sono primogenito."
E:" Ma adesso andiamo a New York per...?"
W:" Stasera ho, anzi, abbiamo una festa con alcuni famigliari, amici e soci in affari."
E:" Will, perché non mi hai detto di portare qualcosa di elegante?"
W:" Perché ho pensato già a tutto io."
E:"Come?"
W:" Ho io il vestito"
E:" Ma com-"
W:" Shhhh, guarda."
Fuori la vista è stupenda: si vede ancora l'alba sull'atlantico.
Io e lui siamo seduti molto vicini, così tanto che quando mi rigiro trovo il suo viso a pochi centimetri dal mio.
Lui si sporge in avanti e io faccio lo stesso.
Sento le sue mani sui miei fianchi e dopo sulla mia schiena.

X:" Signor Astley siamo quasi arrivati."
W:" Guarda Elizabeth!"
Appena alzo lo sguardo vedo lo skyline di New York.
Mi sento come in Gossip Girl, mancano solo la colazione sulle scale del Met e i Brunch all'Empire.
Scesi dall'aereo, saliamo direttamente su una macchina che ci porta a casa di Will.
E:" Dove andiamo? Brooklyn?"
W:" Certo che no, a Manhattan."
E:" Cosa?"
W:"Abito in un appartamento a Manhattan, nulla di che."
Scendiamo dalla macchina dopo circa mezz'ora; ci troviamo davanti a un lussuoso edificio di 52 piani.
Delle persone prendono le nostre valigie, e noi entriamo in ascensore.
Will preme il tasto 52, esattamente il piano più alto.
Arriviamo in cima, davanti alla porta del suo appartamento.
Entrati, lui mi mostra la mia stanza e il mio bagno privato.
W:" Spero ti piaccia."
E:" Scherzi? È bellissimo."
W:" A proposito, questo è il vestito."
Apre un'anta dell'armadio: è semplicemente bellissimo.

lasciati amare ||Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora