Parte 113

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Elizabeth pov's
Sto pulendo, quando una ragazza entra con il fiatone.
X:" Silente è morto, Hogwarts adesso è sotto Piton e i Mangiamorte"
Mi sento cedere le gambe, ma mi aggrappo al piano di lavoro della cucina per non cadere.
X:" Tutto bene?"
Annuisco, e dopo corro in camera, chiudendomi dentro.
Le lacrime trattenute iniziano a scorrere.
Hogwarts: il MIO posto sicuro, è caduto.
Come è potuto succedere? Chi è il vigliacco che ha ucciso Silente? Ora? Sono ufficialmente espulsa?
Per un momento penso ai miei vestiti, ma dopo capisco che quelli sono l'ultimo dei miei problemi.
Ho lasciato lì un pezzo di me, adesso? Chi lo prenderà?
X:" Elizabeth tutto bene? Non pensavamo fosse così importante per te"
Non riesco a rispondere, la mia gola è come se fosse chiusa: riesco solo ad emettere un singhiozzo.
Mi accascio per terra.
Loro hanno capito e mi hanno lasciato stare.
Chissà Mattheo e Scarlett.
Sono felici, lui si è già scordato di te.
No, non può avermi scordato.
E invece sì, come si può paragonare una come Scarlett a te?
Mattheo semplicemente ha fatto finta di nulla.
Basta fingere Elizabeth, stai solo giustificando tutto, sei patetica.
Sento questa maledetta voce, ha ragione.
Sono solo una delusione: forse faccio solo pena alla gente.
Sento qualcuno bussare.
Am:" Va tutto bene?"
Io apro mentre mi asciugo le lacrime.
Am:" È successo qualcosa?"
Lui non sa di nulla, e non deve saperlo.
E:" No no"
Capisce che non risponderò, e dopo aver chiuso la porta, mi fa sedere e mi abbraccia.
Io mi stringo.
Am:" Mi dispiace per tutto quello che ti ho detto: non lo pensavo veramente"
La rabbia fa dire solo cose che si pensano, non fa mai mentire, però annuisco.
Am:" Non sei una troia, nemmeno una puttana o una sguattera"
Invece lo sei.
Am:" Facciamo così: dimentica tutto quello che è successo, e per oggi riposati"
E:" Grazie"
Am:" Ah Elizabeth"
E:" Mhhh?"
Am:" Sei bellissima quando piangi"
Detto ciò esce dalla porta.
Mi affaccio dalla finestra: chissà cosa staranno facendo gli altri.
Penso a Harry, a Ron, a Hermione, a Luna, a Ginny, a Lorenzo, a Astoria ed Abigail, alle giornate passate a Londra, alle feste, ai corridoi, ai bagni e ultimo a Mattheo.
La prima volta che ci siamo baciati, che ci siamo tenuti per mano, che ci siamo... ecco penso sia chiaro.
Mi manchi Theo, ma ormai so che non sei più il mio Mattheo.
Mi sento come uno spettro nella sua vita, come una persona alla quale raccontare ai figli come il primo amore, quello che ti fa sembrare tutto eterno, ma che poi una volta cresciuto reputi solo un periodo stupido.
Dovrei andare semplicemente avanti, forse il destino vuole così.
E se questo fosse il mio? Rimanere qui? In continuo equilibrio tra Amedèe e il lavoro?
Sembra passata un'eternità da quando ho visto l'ultima volta Hogwarts, e così tutta la mia vita prima di... questo.

Aspetta... ha detto che sono bella quando piango?

Mattheo pov's
X:" Mattheo perché lo hai lasciato fare a Draco?"
M:" Non lo avrei mai fatto"
X:" Perché? Quel vecchio era solo scomodo"
M:" Cosa?"
Nel frattempo entra Scarlett.
Sc:" Theo cosa ne pensi di questo vestito?"
M:" Bello"
Sc:" Perché sei così? Sembra che non ti interessi"
M:" Scarlett non so se tu lo abbia notato, ma stavamo avendo una conversazione importante"
Sc:" Nulla è più importante della tua ragazza"
Si aspettano che io le chieda di sposarci: pensano che io lo voglia veramente, ma non sanno che non nutro nessun interesse nel farlo, insomma è bella, ma...

Elizabeth pov's
X:" Ragazzi vi presento la nuova ragazza: lei è Vittoria"
È arrivata la nuova ragazza: già pensa di essere quella " popolare", insultando e squadrando almeno tre quarti della cucina.
Durante la giornata la osservo: entra almeno un paio di volte nell'ufficio di Amedèe.
Dovrebbero insonorizzarlo quel posto, infatti si sente TUTTO, ma veramente TUTTO.
Ogni tanto io e un'altra ragazza ci guardiamo perplesse: sentiamo gemiti e sedie che si spostano.
Ad un certo punto non ce la facciamo più e quando ci passa davanti non riusciamo a trattenere le risate.
X:" PUAHAHAHH"
Lei ci guarda male, ma è comunque imbarazzata, quindi abbassa la testa e cammina.
X:" Abbiamo scelto proprio il momento migliore per ridere"
E:" Attenta che lo dice al boss"
Iniziamo a simulare un ipotetico discorso.
E:" Brava bambina"
X:" Scopami"
E:" Muah"
Dopo esce anche lui dall'ufficio e abbassiamo la testa.
Mentre ci passa davanti ci guardiamo e a momenti ridiamo in faccia anche a lui.
Ci stiamo mordendo la lingua.
Per fortuna se ne va.
X:" Dai Liz torniamo giù che è meglio"
Annuisco, seguendola.
Am:" Bennet, ti consiglio di farti i cazzi tuoi.
Dillo anche alla tua amica"
Io e lei rimaniamo ferme, con la bocca spalancata.
X:" Non pensavo aves-"
E:" Nemmeno io Kate"

lasciati amare ||Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora