Elizabeth pov's
Oggi torno ad Hogwarts, so che stasera ci sarà una festa, e io non ho intenzione di perdermela, non mi fido di quella stronza di Jasmine.
X:" Allora, ci vedremo Elizabeth"
E:" Quando?"
X:" Quando vuoi, io sarò qui"
E:" Ehm, grazie (?) per questa... esperienza"
X:" Aspetta, so di averti dato quella tiara, ma a me non servono"
Tira fuori un'altra scatola di velluto.
X:" Usala spesso, i gioielli vanno usati, lo diceva sempre mia moglie"
E:" Ma questa vale almeno diecimila euro, non posso accettarla"
X:" Prendila, davvero ci tengo"
E:" Grazie"
La guardo meglio, è molto bella.X:" È la copia di una tiara della regina Victoria"
E:" È stata disegnata dal marito Albert, giusto?"
X:" Sì, ed era la sua preferita"
E:" Nate, non so come ringraziarti, avrà un valore altissimo"
X:" Secondo me il valore di un gioiello è alto solo se può essere indossato senza venire rotto, mettilo il prima possibile, lei non avrebbe voluto vederlo marcito in un armadio"
Annuisco, e lo saluto.
Chiudo gli occhi, e un attimo dopo sono a Hogwarts.
Con me ho solo i due pacchetti.
Entro in camera mia senza essere vista da nessuno, dato che sono tutti in sala grande per la festa.
Come reagiranno?
Ho un vestito perfetto per la tiara che Nate mi ha regalato.
È il primo nell'armadio.Esco subito e senza nemmeno infilarmi i tacchi, corro verso la sala grande.
Mentre corro mi sistemo quel poco che riesco, e all'entrata mi infilo le scarpe.
Tiro un sospiro, mi faccio coraggio e spingo le porte.
Nessuno si accorge, e mi infilo tra le persone.
Cerco Mattheo, ma non lo trovo da nessuna parte, e Enzo nemmeno.
Alcuni studenti si girano a guardarmi, come se fossi un fantasma, e poi si girano a dirlo ai loro amici.
Le voci iniziano a diffondersi in sala così.
Non ho voglia di parlare con altre persone, così mi infilo in un angolo remoto della sala, illuminato solo dalla luce di qualche candela.
Continuo ad allontanarmi dalla folla, fino a che non diventa così buio che diventa impossibile riuscire a vedere qualcosa.Mattheo pov's
Qualcuno mi sbatte contro, ma non parla.
Ha un profumo a me familiare.
Rimane solo fermo davanti a me, e non si muove.
X:" Scusa, posso passare? Sto cercando qualcuno"
Ha una voce che mi sembra di aver già sentito.
Scuoto la testa, che stronzate, sarà qualche troietta che mi sono scopato un paio di anni fa.
Mi scosto e la lascio passare.
Quel profumo però, mi ritorna sempre in mente, è come se avessi ritrovato qualcosa.
ELIZABETH?
Adesso però è troppo buio in questa parte di sala per vedere qualcosa.
Stava andando alla mia destra, e quindi seguo la sua direzione, riconosco i passi.Elizabeth pov's
Mi arrendo, non trovo nessuno da nessuna parte, non mi resta solo che aspettare domani, non ho intenzione di mettermi a cercarli ora, magari mentre sono a letto... magari con qualcuno.
Riesco a trovare una porta laterale, e quindi esco.
Mi giro, e se qualcuno mi stesse seguendo?
Nessuno, sarà una mia paranoia.
Continuo a camminare nel corridoio illuminato dalle torce.
Mi giro di scatto, e trovo qualcuno.
Ha una sagoma simile a quella di...
E:" Theo?"
M:" Liz?"
Corre verso di me, e mi bacia.
M:" Mi sei mancata principessa"
E:". Anche tu"
M:" Cosa ti è successo?"
E:" Ero solo arrabbiata per la litigata, e quindi ho pensato di... fuggire a Londra"
M:" Londra?"
E:" Londra"
Mi continua a fissare, e dopo mi fa una domanda.
M:" Fa niente, ma adesso come stai? Mi hai fatto preoccupare da morire, perché non mi hai scritto?"
E:" Mi sono dimenticata il telefono qui"
Scoppia a ridere.
M:" Chi è stato? A chi devo spezzare il collo o tagliare la carotide?"
E:" A nessuno, è stato solo un mio capriccio"
M:" Non mi freghi Elizabeth Bennet, chi è stato?"
E:" NESSUNO CAZZO"
M:" Io per rispetto non te lo chiederò più, ma se mai decidessi di dirmelo, io ti giuro che a quello taglio gli arti, e li appendo la testa al muro"
E:" Ma parlando di te... chi è Jasmine?"
M:" Piccola stalker"
E:" Allora?"
M:" È solo la mia... compagna di stanza"
E:" Davvero?"
M:" Davvero"
E:" Non c'è nient'altro che devi dirmi? Magari di qualcosa che è-"
M:" BASTA, NON POSSO PIÙ NASCONDERTELO, CI SIAMO BACIATI SOPRA ALLA TORRE DI ASTRONOMIA, NO NON MI È PIACIUTO, NON È ACCADUTO DI NUOVO ED È STATA LEI"
So come far confessare Riddle.
E:" Facciamo finta che non sia accaduto, ma ad un patto"
M:" Quale?"
E:" Non dovrà succedere mai più, e non dovrete avere cose a mia insaputa"
M:" Certo principessa, ma ora dimmi, come mai quel bel diadema?"
E:"Gioiellò di famiglia, dritto dalla mia cassaforte"
M:" Ti fa brillare gli occhi"
Conosco quella frase.
Mi guarda, gli occhi tinti dal colore del sesso, lo vuole fare ora.
E:" Dovrai ancora aspettare"
Mi sbatte contro il muro, e mi sussurra nell'orecchio.
M:" Quel vestito è facile da togliere?"
Sorrido, e con la testa faccio cenno di no.
M:" Allora ci impiegherò un po', si paziente principessa"
Mi gira, e riesce a sfilarmelo in pochi minuti.
Me lo abbassa solo fino alla vita, lasciandomi solo il petto scoperto.
Il reggiseno viene slacciato, e gettato sul pavimento.
Inizia a baciarmi il collo, dopo scende ancora, e ancora, e ancora, fino ad arrivare allo spazio, quel cazzo di spazio.
Risale in fretta, e riprende.
M:" Che ne dici di andare in camera?"
E:" Andiamo"
Mi metto il reggiseno, e mi infilo le spalline del vestito, senza allacciarmelo.
Mi porta in camera sua, e quando la apre troviamo un ospite, anzi, due ospiti, indesiderati.
M:" Ah, ciao"
X:" Ciao"
J:" Ciao"
Siamo tutti in una situazione di imbarazzo.
M:"Allora noi..."
X:" No no, andiamo noi"
E:" Non preoccupatevi, andiamo noi"
Chiudiamo la porta, e percorriamo il corridoio per arrivare in camera mia.
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lasciati amare ||Mattheo Riddle
Fiksi Penggemar"allora principessa dove si trova il tuo Mr Darcy?" "ad un millimetro dalle mie labbr...stai zitto Riddle" " ancora incazzata per l'altra sera? dovrai aspettare per avermi, nulla è immediato"