I raggi del sole finiscono dritti sulle mie palpebre e mi obbligano a svegliarmi. Le sbatto un paio di volte cercando di rendermi conto di dove sono. Non ricordo assolutamente niente della sera prima. Soltanto che ero al The Rivers e che mi stavo divertendo e poi quell'idiota mi ha fatto incazzare.
Ho la gola totalmente arsa, faccio per alzarmi e raggiungere il comodino, ma un braccio mi tiene saldamente ancorata a sé.
Solo allora mi ricordo di Thommy, giro il viso per guardarlo, è la terza o quarta volta che ci vado a letto, sono solitamente una da una botta e via ma Thommy è bravo così l'ho tenuto un po' di più. Dovrò liberarmene prima che inizi ad affezionarsi.
Con delicatezza sposto il suo braccio e glielo metto attorno al cuscino poi mi alzo e vado verso il bagno, stropicciandomi gli occhi.
Un guaito mi fa saltare immediatamente in aria, Camille è appena uscita dalla stanza e mi sta guardando come se fossi un alieno. Abbasso lo sguardo sul mio corpo ricordandomi di essere nuda.
«Non hai mai visto due tette, tesoro?» domando prendendola un po' in giro mentre continuo a camminare verso il bagno. Lei mi segue, ha in braccio il suo gatto, non si separa mai da quel peloso e a me non dispiace averlo per casa. Stranamente è amichevole.
«Di solito non le vedo appena apro gli occhi o almeno niente di così perfetto e rotondo. Diavolo, sciura di non esserti rifatta?» chiede sbattendo le lunghe ciglia dei suoi occhi grigi coperti dagli occhiali rotondi.
Mi metto a ridere mentre mi infilo in bagno, lascio la porta aperta per permetterci di continuare il discorso e infilo la bocca sotto il rubinetto per bere.
«Cioè io capisco che c'è gente che nasce veramente così, ma credo che sia assurdo che una persona possa avere tutto questo ben di Dio senza nemmeno sprecarsi un pochino.»
Una caratteristica di Camille è che parla a ruota libera, se non la si ferma potrebbe continuare per ore senza che io gli dia un cenno di assenso. Molto diversa rispetto a Eleonor.
«Beh io sono nata così, Madre Natura ha compensato le mie tette con l'altezza, visto che ti arrivo all'ascella» borbotto contrariata, mi appoggio contro il lavandino e mi giro verso di lei, le braccia sotto il petto.
«Ad avercelo un fisico come il tuo, rinuncerei volentieri alla mia altezza» mormora con un sospiro.
«Miao» dice Mew, il suo gatto e entrambe ci mettiamo a ridere. Camille gli posa un bacio sul muso.
«Visto? Anche lui è d'accordo con me. A proposito, carino il tipo che ti sei portato ieri. Era già venuto altre volte, vero?» domanda curiosa, io annuisco. Mi infilo dentro la doccia e lascio scorrere l'acqua calda, sperando che possa far scivolare via tutto quello che riguarda la serata di ieri. Non voglio parlare di Thommy e neppure di come ho quasi rivelato a tutti di Kegan. Aveva ragione lui, se lo avessi fatto me ne sarei pentita.
«Si, devo trovare un modo carino per allontanarlo, inizia a mandare un po' troppi messaggi» spiego.
Camille sa bene che non ho un buon rapporto con le relazioni, sono mesi che vede entrare e uscire un sacco di ragazzi dalla porta e non si è mai lamentata. D'altronde io non le dico niente per le sue di conquiste, apprezza sia la presenza femminile che quella maschile. È raro che porti qualcuno a casa, anche perché a quanto so si è lasciata da poco con una ragazza di cui era molto innamorata. Però si lascia coinvolgere dalle mie storie, vive il sesso un po' attraverso di me e a me non dispiace.
«Beh puoi semplicemente dire la verità, che ti sei annoiata. Non è più semplice del cercare una scusa?» domanda curiosa.
Alzo gli occhi al cielo e lascio che l'acqua mi scorra sui muscoli indolenziti. Si, sarebbe semplice dire una cosa simile, ma al contempo non funziona quasi mai. I ragazzi tendono a tornare sempre se non chiudo in maniera netta. Come se non capissero che un "no" significa "no". È un'altra cosa che mi allontana dal mondo maschile.
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Abbandonando la mia strada
Romanzi rosa / ChickLitJenny Baker fin da ragazzina ha sempre creduto nell'amore. Era convinta che un giorno avrebbe trovato il suo principe azzurro. E a quindici anni pensava di esserci riuscita: lui era intelligente, bello e gentile. Tutto ciò che una ragazza desidera i...