«Sono io!» urlo dall'ingresso quando entro dentro casa di Hunter e Eleonor. Oggi mi sono presa il giorno libero in libreria per stare vicina a Eleonor, visto che ieri è stata male e che Hunter doveva per forza sbrigare alcune cose con dei fornitori.
«Jenny?» domanda lei, la sua voce appena un sussurro, raggiungo la camera da letto e la apro piano, la trovo rintanata sotto le coperte, il suo visetto pallido rivolto verso di me. Il cuore mi si stringe in una morsa dolorosa a quella visione. Quando ha scoperto di essere incinta era davvero felice, ma il suo corpo probabilmente non era ancora pronto ad accogliere una nuova vita e lei sta penando molto in questi mesi. Vomita molto più spesso di quanto sia concesso e non può controbilanciare bene quello che assume, dovendo comunque fare l'insulina e dovendo attendersi alla sua glicemia. Eleonor vuole bene al suo bambino, io non so cosa provo per lui, sta facendo soffrire la mia amica e questo non mi piace. Vado a sedermi sul letto vicino a lei e le passo una mano sulla fronte. È calda.
«Hai la febbre, di nuovo» dico preoccupata, lei mi sorride e allunga una mano per prendere la mia, se la stringe contro il petto.
«Jenny, l'ho avuta tre mesi fa, non una settimana fa. Può capitare.» Cerca di rincuorarmi, anche se non mi sento per niente meglio. I suoi occhi si illuminano e sposta la mia mano sulla sua pancia, il bambino pare stia scalciando. A malincuore sorrido, lei sta lottando per quel piccolino e io non devo essere arrabbiata con lui. Sospiro e le accarezzo la pancia. Eleonor ha messo su poco peso e soltanto sul seno e sulla pancia, il resto è rimasto così magro che se la si guarda dietro non sembra nemmeno incinta.
«Ti preparo un'aspirina, riesci a metterti seduta?» domando e lei annuisce, mi allontano dalla camera da letto e vado a prendere dal bagno il pacco di aspirine, riempio un bicchiere d'acqua e poi torno da lei che nel frattempo si è messa seduta.
Con quel pancione, le gambe magre e la camicia da notte addosso mi ricorda molto Bella in Breaking Dawn, mentre la sua bambina la prosciuga dall'interno. So che non dovrei pensare a certe cose, Eleonor se l'è cavata per sei mesi e non saranno gli ultimi tre a stroncarla, ma ho il terrore che quel bambino possa prendere più di quanto il suo corpo sia disposto a dare.
Lei pare accorgersi del mio sguardo perché torna a coprirsi le gambe con il lenzuolo. «Sai? Il dottore all'ultima visita mi ha detto che ho messo su un altro chilo! Sono a sei! È un bene, no?» domanda e io le sorrido, perché ha bisogno di questo al momento. Le porgo l'aspirina e mi accomodo di nuovo vicino a lei.
Eleonor essendo sotto peso, in gravidanza dovrebbe aumentare entro la fine dei nove mesi almeno il doppio, ma il suo corpo non funziona allo stesso modo e finché è monitorata va bene così ad entrambe.
«Certo tesoro, è un bene! Sono contenta che stai acquisendo un po' di peso» dico sinceramente, mentre le accarezzo i capelli rossi legati in una treccia.
«E tu? Cosa mi racconti? Come va il lavoro in libreria?» domanda curiosa, le passo un braccio attorno alle spalle e la attiro verso di me mentre inizio a raccontarle di quando Dylan sia palloso a chiedere ogni giorno di lei, del modo in cui devo farmi in quattro come commessa.
«Ho ricevuto delle proposte per... il make-up» ammetto con un sorrisetto, lei sgrana gli occhi e mi afferra saldamente un braccio.
«Perché non me lo avevi detto prima?» domanda indignata, io mi metto a ridere, le mostro l'email sul cellulare.
«Mi è arrivata due giorni fa, tu sei stata molto male. Mi pagheranno per sponsorizzare dei prodotti, è la prima volta che succede! Cioè di solito me li mandano come regali, ma stavolta mi pagano!» esclamo su di giri e lei lancia un urletto, ci stringiamo forte l'una all'altra. Lei felice dei miei traguardi, io felice dei suoi, come sempre.
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Abbandonando la mia strada
ChickLitJenny Baker fin da ragazzina ha sempre creduto nell'amore. Era convinta che un giorno avrebbe trovato il suo principe azzurro. E a quindici anni pensava di esserci riuscita: lui era intelligente, bello e gentile. Tutto ciò che una ragazza desidera i...