9 ~una strana serata~

175 4 0
                                    

Io e Norman arriviamo all'interno della discoteca.
Ci fanno entrare nella zona Vip, la musica è fortissima, posso vedere Lando nella postazione da DJ.
Mi avvicino al bancone del Bar con Norman dietro di me, ordiniamo un Gin tonic ed un Martini. Nel mentre assaggio il drink vedo Max con Kelly. Prendo Norman dal polso e lo trascino verso la loro direzione.
"Kelly! Max!" Urlo come arrivo vicino a loro.
"Sienna! Finalmente sei arrivata!" Mi urla Kelly
"Sei bellissima"gli dico vicino all'orechio. I suoi capelli sono luminosi, il tubino nero che indossa li sta divinamente.
"Lui è Norman!" Dico alla coppia davanti a me.
"Norman, loro sono Kelly e Max, ma credo tu sappia chi sono ovviamente" mi rivolgo a mio fratello.
"Bella gara Max, è stato bellissimo vedere tutto dal vivo" dice mio fratello al biondo davanti a lui.
Kelly mi si avvicina "È il tuo fidanzato? Perchè non mi hai detto niente l'altra sera?".
"È mio fratello" dico ridacchiando.
"Davvero? Sei più grande o più piccola di lui?" Mi chiede con curiosità. "Io sono più grande di 11 mesi, anche se ho un altro fratello e una sorella"gli riferisco.
Continuiamo a parlare un po tra di noi, anche se dopo un po io e Kelly andiamo a ballare in pista con dietro Max e Norman.

"Sienna!" mi chiama Charles avvicinandosi a me. Con lui ci sono Alex e Carlos.
"Charles, lui è Norman!" Gli indico in ragazzo alle mie spalle che balla con Max.
"Conquista di questa serata?" Mi chiede Alex
"No che schifo, è mio fratello" gli dico un po schifata al pensiero.
"Norman! Norman!" Gli urlo nel orecchio strattonandolo per farlo girare.
Quando mio fratello si gira, spalanca gli occhi dalla sorpresa. Alzo gli occhi al cielo da quanto lui possa essere impressionabile.
"OH MIO DIO CHARLES LECLERC! CARLOS SAINZ!"
Gli persto un piede con la mia scarpa e gli do un colpo alla spalla.
"Cristo, contieniti" gli dico sbuffano. Mi fa sempre fare figuracce.
"Ti piace la serata?" Chiede il monegasco a mio fratello.
Loro due incominciano a parlare con qualche intervento distratto da parte di Carlos, non sembra di buon umore stasera.
Io incomincio a chiacchierare con Alex fino a quando non parte una canzone che piace a Norman e anche a me, lui mi guarda, mi trascina vicino a lui e cominciamo a ballare assieme.








Dopo un po di tempo sento una mano nella mia schiena. Mi giro e trovo Carlos affianco e mi sorride.
Si avvicina al mio orecchio.
"Ti va un altro drink?" Mi chiede.
Sento il suo respiro caldo nel collo, è molto vicino a me. Stasera è molto bello, i capelli sono sempre perfetti, la maglia nera che indossa si aderisce alle sue spalle e al petto.
"Si certo"gli rispondo.
Lui mi prende la mano e ci facciamo spazio tra le persone e ci dirigiamo al bancone del bar.
Io mi siedo in uno sgabello davanti al bancone e lui sta in piedi vicino a me.





"Cosa vuoi da bere" mi chiede avvicinandosi al mio corpo.
"Non lo so, forse un mojito?" Gli dico nel mentre lo guardo attentamente.
"Vabene" mi dice sorridendo.
"Cosa posso portarti?" Mi chiede il barista arrivando davanti a noi.
"Due Mojito" parla Carlos al posto mio.
"Arrivano subito"risponde il barista.
Dopo averli preparati, li poggia nel bancone, precisamente davanti a noi, e prima di andarsene mi lancia un occhiolino.








Faccio una smorfia sconcertata e Carlos sbuffa, odio quando i baristi lo fanno, mi fanno sentire a disagio.
"Andiamo a sederci in un divanetto?" Gli chiedo, sento dolore ai piedi e lo sgabello del bar è abbastanza scomodo.
Lui annuisce e ci facciamo strada sino ai primi divanetti liberi.
Ci sediamo, lui si mette vicino a me.
Incominciamo a chiacchierare della sua corsa, li faccio i complimenti per il suo terzo posto.
Parliamo un po delle persone che girano nel paddock, forse a volte sparlando un po' di qualcuno.
Io suo viso è rilassato, come il resto del suo corpo. Mette un braccio nella spalliera del divano avvicinandosi di più a me.

Anche io mi avvicino a lui, continuiamo a parlare con i volti vicini.
Nel mentre finisco il mio drink e poggio il bicchiere vuoto nel tavolino davanti a noi, lui segue tutti i miei movimenti.
Sento davvero caldo, lui è sempre più vicino. Non sono abbastanza ubriaca per questo.
Prendo il suo drink e ne bevo due lunghi sorsi e glielo rido indietro, nel mentre bevo dal suo bicchiere mette una mano nella mia schiena.
Da questa vicinanza posso osservargli meglio il viso, osservaro le sue lunghe ciglia, le labbra piene, io modo in cui mi sorride, posso notare come i suoi occhi mi guardano e come seguono i miei movimenti. Sento il suo profumo di bagno schiuma, davvero buono e fresco.
"Sienna andiamo a casa?" La voce di Norman mi distrae dal viso di Carlos. Mio fratello non sembra stare per niente bene, anzi, fa fatica a stare dritto.
"Si, vabene, andiamo" dico guardandolo. Non sembra messo bene.
Vedo Norman barcollare un po', mi alzo velocemente per provare a tenerlo in piedi.
"Forse devo vomitare" mi dice con voce disperata.
"Carlos,devo accompagnarlo in hotel, mi dispiace" gli dico guardando negli occhi.
Lui si alza e si avvicina a mio fratello, mi aiuta a reggerlo. "Tranquilla, torno con voi, sono abbastanza stanco, non mi va di restare" mi dice sorridendomi.
"Sei sicuro?" Lui annuisce sorridendo.
Usciamo dalla discoteca, e nel mentre Carlos tiene mio fratello, io chiamo un Taxi.
Quando mi riavvicino a loro Norman sta farfugliando qualcosa sul rosso ferrari.
"Norman sei un disastro"gli dico sbuffando.
Come arriva il taxi, entriamo dentro e veniamo riportati in hotel.
Arriviamo in camera mia, apro la porta e buttiamo Norman nel mio letto, vedo Carlos che sta per parlare quando Norman di alza di scatto e dice "devo vomitare". Corre in bagno e rigetta l'anima.
Lo seguo in bagno e Carlos viene con me, anche se tiene un po' di distanza.
"Non lo dire a mamma" incomincia a dire Norman tra un conato e l'altro.
"Tranquillo, sarà un nostro segreto" gli dico passandoli la mano sulla schiena.
"Perché dovresti dirlo a sua madre?" Chiede Carlos con un espressione sconcertata.
"È mio fratello, non l'hai sentito prima?" Gli chiedo
"No in realtà, scusami" mi sorride timido.
"Credo che tu possa andare, ora lo metto a letto"gli dico sorridendo.
"Si hai ragione, io vado" e si avvia verso la porta.
Arrivo con lui all'uscita della mi stanza, chiudo la porta dietro di me per evitare di sentire le lamentele di Norman.
"Grazie per avermi aiutato"gli dico imbarazzata.
"Tranquilla, é stato un piacere, sono stato bene anche in discoteca prima, quindi grazie a te per la serata" mi si avvicina e mi da un bacio sulla guancia, anche se in realtà mi arriva nel lato della bocca.
Sento un improvviso caldo al viso, credo dettato dall'imbarazzo.
"Hmmm, ciao" gli dico velocemente.
Che strana serata.

N.A.
Spero possa piacere

Always been you - Carlos SainzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora