24~piccolo imbarazzo~

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Pov. Carlos
SPAGNA- MADRID
"Pronto?" Dice Lando rispondendo alla mia chiamata.
"Ciao, ho bisogno di una mano" dico accarezzando Colin.
"Dritto al punto" mi dice ridendo.
"Sono in Spagna con Sienna, stava andando tutto bene, finche non è scappata al piano di sopra, quando è tornata era di pessimo umore" gli spiego.
"Ma gli hai detto qualcosa? Cosa stavate facendo?" Mi chiede curioso.
"Stavo facendo i pancakes, lei mi abbracciava da dietro, era tutto tranquillo" gli dico alzando le spalle, come se lui potesse vedermi.
"Scusa ma dov'è lei ora?" Continua a chiedere.
"Dorme".
"Hmm, quando è tornata cosa ha fatto?"
"Si è seduta sulle mie gambe e mi ha abbracciato" dico con sincerità.
"Boh, potrebbe essegli passato qualcosa per la mente, oppure ha semplicemente il ciclo" mi dice.
"Giusto, non ci avevo pensato"
Restiamo ancora un po al telefono, mi racconta di questa donna super ricca apparsa nella McLaren, io gli racconto dei giorni passati con Sienna.

Quando chiudiamo la chiamata, salgo al piano superiore con Colin in braccio, alla ricerca della sua padrona. La trovo addormentata nel mio letto. Poggio Colin nel letto, mi avvicino a lei e mi stendo, provo a dargli dei baci sulla guancia. Gli accarezzo la schiena, quando apre gli occhi, mi sorride e si butta tra le mie braccia.
"Ninã, stai meglio?" Gli chiedo coccolandola.
Annuisce baciandomi.
"Cosa non andava prima?" Dico baciandola.
"Ho il ciclo" dice alzando le spalle.
"Hm, vabene, cosa posso fare per te?" Gli chiedo ancora.
"Nulla, va bene così"mi bacia ancora.
Più tardi prepariamo la cena, sistemiamo la cucina e andiamo a dormire.

La mattina dopo, quando mi sveglio,non la trovo nel letto. Mi alzo, vado in bagno a lavarmi il viso ed i denti. Quando scendo nel piano terra, seguito da Colin, la trovo nella lavanderia intenta a far partire una lavatrice.
"Ninã"gli dico avvicinandomi a lei per prenderla tra le mie braccia. "Buongiorno" dice lasciandosi coccolare. "Che ne dici di allenarci?" Mi chiede ancora tra le mie braccia. Io annuisco e andiamo a cambiarci, quando siamo pronti, usciamo di casa pronti per correre.

Incominciamo con un passo abbastanza leggero, aumentando piano piano la velocità, aumentando il ritmo e abituando il corpo. La zona dove abitiamo, La Moraleja, è una zona verde, piena di vegtazione, molto tranquilla e riservata.
"Ti va di fare un giro per Madrid? Ti faccio vedere qualche luogo degno di nota della zona, l'unica pecca è che sarà pieno di gente, ovviamente." Dico alzando le spalle, mi giro per vederla e lei annuisce sorridendo.
"Quindi i piani sono questi, pranziamo con la tua famiglia, dopo andiamo im giro per Madrid" mi dice sorridendo.
"Perfetto Ninã!" Continuiamo a correre per un altra oretta.

Quando entriamo in casa dei miei genitori, Bianca e Ana mi corrono incotro abbracciandomi.
"Mi sei mancato tantissimo" mi dice Ana. "Anche tu" continuo a stringerle tra le mie braccia.
"Lei è Sienna, una mia collega, e sopratutto un ottima amica" dico presentando la ragazza di fianco a me.
"È un piacere conoscerti!" Dice Bianca e Ana annuisce sorridendo.
"I tuoi capelli sono lunghissimi, come fai con il casco?"incomincia chiedergli Ana trascinando via la ragazza da me.
"Solo un amica eh" mi dice Bianca, alzo gli occhi al cielo. "Siamo solo amici, davvero" dico sbuffando.
"Tesoro, vieni qui" mi dice mio padre dandomi una pacca sulla spalla, andiamo in giardino, mionoadre continua a cucinare verdure e carne nel barbeque, nel mentre mia madre mi abbraccia offendomi un bicchiere di limonata.
"Vai a chiedere a Sienna se ne vuole un po" mi dice mia madre spingendomi dentro casa.
Mi avvicino al soggiorno dove le mie sorelle chiaccherano con Sienna. Mi siedo di fianco a lei nel divano, gli metto un braccio dietro le spalle e l'avvicino a me. "Vuoi assaggiare?" Le dico offrendole il mio bicchiere, lei annuisce, mi sfila la limonata dalle mani, ne prende un sorso e me la ripassa indietro. "Quindi ti hanno invitata?" Chiede Ana meravigliata, Sienna annuisce.
"Potete venire con me, se vi va, non preoccupatevi di nulla, penso a tutto io" dice di rimando alle mie sorelle.
"Andare dove?" Chiedo guardando le mie sorelle. "Fatti gli affari tuoi" mi dice Ana.
"Sono stata invitata ad un evento a Monaco, gli ho chiesto se hanno voglia di venire con me" dice alzando le spalle.

Quando ci sediamo a tavola, le mie sorelle continuano a chiaccherare con Sienna, finche mia madre non interrompe.
"Allora Sienna, parlaci un po di te, della tua famiglia". Gli sorride mia mamma.
"Hmm, sono la terza di quattro figli, ho una sorella e due fratelli" incomincia a spiegare. "Mia madre fa l'infermiera, nel mentre mio padre ha un officina" racconta. "Tua madre deve aver avuto molta pazienza per crescere 4 figli" continua mia mamma.
"Si, mamma ci ha avuti 4 anni di fila, tranne per me e mio fratello Norman, io sono nata a gennaio, nel mentre lui è nato gli ultimi giorni di dicembre dello stesso anno" spiega sorridendo.
"Beh, spero di conoscere qualcuno di loro ai prossimi GP" le dice mio padre. "Al prossimo ci saranno mio fratello e mio nonno, per loro due sarà un piacere".

Quando finiamo di pranzare, ci sediamo tutti in soggiorno. "Dov'è il bagno? Mi vorrei lavare le mani" mi dice Sienna. L'accompagno, rimanendo poggiato allo stipite della porta nel mentre lei si lava le mani. "Quindi dove andiamo dopo?" Mi chiede curiosa. "Palacio de Cristal" gli dico sorridendo. Lei annuisce sorridendo. "Ho visto qualche foto, sembra spettacolare, non vedo l'ora di andarci" io annuisco avvicinandomi a lei per baciarla. Quando poggio le labbra sulle sue, le stringo i fianchi e l'avvicino a me. Mi poggia le sue mani sulle guancie, la sento sorridere sotto le mie labbra.
"Menomale che era solo una tua amica" la voce di Bianca alla mie spalle mi fa saltare per lo spavento. Vedo il viso di Sienna immpallidirsi. "Potevi trovarti di meglio Sienna" dice ridendo mia sorella. Sienna si copre il viso rosso per l'imbarazzo.
"Comunque non preoccupatevi, non dirò niente a nessuno" dice alzando le spalle per superarci ed entrare in bagno.
Dopo qualche minuto salutiamo tutti per tornare a casa.

"Che imbarazzo" dice Sienna entrando in casa. "Tranquilla, Bianca non dirà niente" gli dico prendendola per mano e avvicinandola a me. La conduco sino alla cucina. La bacio, spingendola piano contro il tavolo. Le sue mani finiscono tra i miei capelli, continuo ad assaporare le sue labbra dolci, le mie mani finiscono sotto la sua gonna, le stringo le natiche, la sento mugolare tra mie labbra. La sollevo poggiandola sul tavolo. Come mi avvicino di più, mi circonda il busto con le gambe.
Con le labbra seguo tutta la linea della sua mascella, il collo, fino alla clavicola. Le sue mani ancora attaccate ai miei capelli, che sento ogni tanto tirare nel mentre gli sfugge qualche verso d'approvazione.
"Ninã, dobbiamo fermarci, ho detto che non ti avrei toccato" le dico staccandomi dalle sue labbra. "Si, hai ragione" mi dice prendendomi il viso con le mani per ribaciarmi.

Dopo qualche altro bacio, l'aiuto a scendere dal tavolo. L'accompagno al piano superiore, ci separiamo solo per cambiarci. Dieci minuti dopo entra in camera mia, si siede nel letto. Io finisco di infilarmi i pantaloni nel mentre lei mi osserva. "Mi prendi una camicia?" Gli chiedo. "Si certo" noto che osserva i miei Jeans larghi, apre l'armadio e dopo aver guardato al suo interno,prende una camicia a righe bianche e azzurre e me la passa. Mi sistema il colletto e mi da un bacio sul collo.
Saliamo nella mia Ferrari Tributo Rossa , con direzione il centro di Madrid.

N.A.
Capitolo breve ma di passaggio🫶🏻🫶🏻🫶🏻🫶🏻

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