17 ~prove libere~

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MELBOURNE, AUSTRALIA
22/24 marzo
Pov. Sienna

Stamattina mi sono alzata presto, mi sono allenata, ho fatto colazione , ho lasciato Colin con la mia Catsitter e sono andata a prendere Oliver. Ho messo il seggiolino nella macchina a noleggio, e siamo andati nel paddock. Ho preferito andare presto per far vedere a Oliver le macchine e soprattutto per far fare le cose con calma a mia sorella.

"Sei pronto?" Chiedo al bambino davanti a me.
"Si!" Esclama contento. Lo aiuto a scendere dalla macchina, e arriviamo nel paddock, lo tengo per mano per essere più sicura
"Cosa vuoi vedere?" Gli chiedo curiosa.
"Max!" Esclama. Alzo gli occhi al cielo e rido.
"Vabene! Andiamo da Max" gli dico dirigendomi ai box.
Mio nipote è ossessionato dal Campione del Mondo, ed io non posso fare a meno di portarlo da lui, vista la mia posizione.
Quando passiamo passiamo davanti ai box della Mercedes, Oliver mi tira la mano.
"George!" Urla in direzione del biondo.
Il biondo si gira e come mi vede mi saluta, si avvicina a noi mi da un mezzo abbraccio e si inchina verso Oliver.
"Ciao!" Gli dice il biondo.
"Ciao!" Gli risponde Oliver.
"Vuoi vedere la mia macchina?" Gli chiede.
Oliver annuisce velocemente e da la mano a George.
Il ragazzo lo porta sino alla sua monoposto e lo fa sedere al suo interno.
Faccio qualche foto per mandarla a mia sorella. Ringrazio George e continuiamo la nostra passeggiata. Quando finalmente arriviamo davanti al box della Red Bull, vedo Max parlare con il suo ingegnere e qualche meccanico.

Quando si accorge della mia presenza, si avvicina e mi saluta.
"Lui è Oliver, mio nipotino, è un tuo grande fan" gli dico sorridendo e prendendo il bambino in braccio.
"Vuoi fare un giro?" Gli chiede Max. Oliver annuisce e si fa prendere in braccio dall'olandese.

Due ore dopo, sono nel mio box con Oliver seduto da una parte con Norman che lo distrae, nel mentre io mi preparo per le prove libere.
Incomincio a prepararmi per salire nella vettura, metto le cuffie, la balaclava e il casco, Lucas mi incoraggia per la partenza.
Salgo sulla monoposto, fanno gli ultimi accertamenti e incomincio a recarmi in pista.
"Radio ceck" mi dice Lucas tramite le cuffie. "Perfetto" gli rispondo nel mentre comincio a fare il primo giro di pista.
"Prova a spingere nel prossimo rettilineo" continua a dirmi.
Durante la prova, provo a fare le curve nel migliore dei modi, mi concentro al massimo per dare il miglior risultato in pista per questa giornata.
Dopo un ora, ritorno nei box, esco dalla monoposto con l'aiuto di Andrea.
Prima di cambiarmi e andare nell'hospitality , parlo con Lucas per alcune cose da migliorare e per la strategia da usare domenica. Dopo essermi cambiata con una tuta comoda, cerco mio fratello con Oliver. Non trovandolo nel posto dove li avevo lasciati, incomincio ad avere un po d'ansia.
"Avete visto Norman?" Chiedo ad Andrea. Lui scuote la testa. Incomincio a girare per il paddock cercando mio fratello.
Do uno sguardo ai vari box, non lo trovo in quelli della Red bull, non li trovo nei box della McLaren.
Mi avvicino ai box della Merceds, ma delle urla mi bloccano.

"Cosa ti passa per la testa, perchè hai riposto in quel modo, adesso ti prendono per un maleducato" urla una ragazza contro George.
"Hanno detto cose che non mi andavano" urla lui di rimando, sbuffa e si gira per entrare nei box.
"Hai superato ogni limite" li urla la ragazza camminando dietro di lui.
"Hellen, davvero, basta, é stata una stupida intervista" gli urla dinuovo il pilota della Mercedes.
"Perchè non fai altro che intralciare il mio lavoro" gli urla dinuovo la ragazza.

Supero i box Mercedes, decidendo di aver ascoltato abbastanza di quella accesa conversazione. Arrivo ormai arresa nei box Ferrari, ed è li che trovo Charles e Carlos parlare con mio fratello.
" Norman!Dov'è Oliver" gli dico senza salutare nessuno. Sono arrabbiata con lui, va via senza avvisare, non risponde alle chiamate.
"Sienna!" Mi dice lui vedendomi. "Il bambino" continuo a chiedergli.
"L'ha preso Rob poco fa, non scaldarti così tanto" mi dice sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
"Ciao ragazzi" mi rivolgo ai due piloti della ferrari.
"Buongiorno" mi dice Charles ridendo.
Carlos mi sorride.
"Andiamo a pranzo insieme?" Chiedo ai 3 ragazzi presenti.
"Si va bene" mi risponde Carlos, Charles annuisce.
"Io non ti voglio a pranzo con me" dice mio fratello.
"Smettila" gli dico scocciata. "Non ti costringo a pranzare con me, puoi fare quello che vuoi" gli riferisco.
"Invece vengo" mi dice facendo una smorfia per infastidirmi.
Ci rechiamo nella mensa dell'hospitality, chiediamo al personale il nostro pranzo.
"Andrea ha lasciato qualcosa per me?" Chiedo alla ragazza dietro il bancone.
Lei annuisce e va a prendere il mio pranzo organizzato da Andrea. Ci sediamo al tavolo per mangiare, i due piloti della ferrari davanti a me e mio fratello alla mia sinistra.
"Come sono andate le prove?" Chiedo ai due piloti.
"Abbastanza bene, ovviamente spero di fare meglio" dice il monegasco. "Amche io, mi voglio impegnare al massimo" dice Carlos.
"Tu hai fatto schifo" mi dice mio fratello. "Ma la vuoi smettere?" Gli chiedo scocciata. "Sei insopportabile" mi dice in risposta.
"No tu sei insopportabile, testa di merda" gli rispondo scocciata.
"Ok basta, facciamo cambio di posto" dice Charles alzandosi dal suo posto e venerdo verso di me. Io mi alzo per prendere il suo vicino a Carlos.

Finiamo di pranzare con calma, Norman smette di scocciarmi come è solito fare, e così riesco a trovare un po di pace prima della seconda prova libera.
Quando usciamo dall'hospitality, salutiamo i due piloti della ferrari per andare ai box della Williams. Norman mette un braccio nella mia spalla per avvicinarmi a lui.
"Un uccellino mi ha detto che tu e lo spagnolo siete molto intimi" mi dice sogghignando.
"Siamo solo amici, poi non vuol dire che se ci vediamo spesso ci sia qualcosa sotto" gli spiego con calma. Lui annuisce continuando a tenermi stretta.
"Beh sappi che se fa qualcosa che non deve lo picchio" mi dice.
"Norman, è un armadio, se ti tocca ti spezzi a metà" gli dico ridendo.
"Allora li buco le gomme della sua ferrari" continua a dirmi.
"Della monoposto o della sua vettura a Monaco?" Gli chiedo ridendo.
"Se necessario entrambe" continua fingendo di essere serio.

Quando finisco la seconda prova libera, trovo Norman ai box per apettarmi. Quando torniamo in hotel, io mi faccio una doccia e mi vesto per andare a cenare nel ristorante dell'hotel.

Quando arriviamo nel ristorante, io e Norman cerchiamo un tavolo disponibile per sederci

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Quando arriviamo nel ristorante, io e Norman cerchiamo un tavolo disponibile per sederci.
Quando ci accomodiamo e incominciamo a chiaccherare tra noi, mi arriva un messaggio da parte di Carlos, chiedendomi i miei programmi per cena. Quando lo invito ad unirsi a noi, risponde in modo affermativo, avvisandomi del suo imminente arrivo.
5 minuti dopo, entra nella sala cercandomi con lo sguardo, quando si accorge di me, si avvicina al nostro tavolo, si siede affianco a me e ci saluta.
Nel mentre chiaccheriamo, ordiniamo la nostra cena.
"Guardalo come sorride al telefono" mi dice Carlos sottovoce vicino al mio orecchio. Alzo lo sguardo verso Norman, dove sorride al telefono, nel mentre scrive qualcosa. "Ora sono curiosa" dico a Carlos. "Magari gli chiedo qualcosa io questi giorni, che ne dici?" Mi chiede sempre vicino al mio volto. Io annuisco sorridendogli.
"Cosa fai in queste due settimane di pausa?" Mi chiede curioso.
"Non lo so, forse torno due giorni a casa, poi vado dinuovo a Monaco, ho delle cose da fare li." Gli dico. "Devo anche posare per la copertina di una rivista" continuo a dirgli. Lui annuisce sorridendomi.
"Come mai non sei con Charles" gli chiedo abbastanza curiosa. "È arrivata Alex poco fa, quindi sono assieme e non voglio essere in mezzo" dice alzando le spalle.
"Lando e gli altri?" Continuo a domandare. "Non ne ho idea" ammette. "Non pensare che io sia qui con te perchè non ho trovato nessnun'altro con cui stare" continua a dirmi.
Io annuisco e gli do un bacio sulla guancia.
Arrivano i nostri piatti ed iniziamo a mangiare, io e Carlos chiaccheriamo tra di noi e nel mentre Norman non si stacca dal suo telefono. Quando finiamo di cenare, ci spostiamo nel bar dell'hotel e ci mettiamo in un divanetto appartato, la luce è soffusa, la musica è bassa, il clima è abbastanza rilassatto e calmo.
Io e Carlos ci sediamo vicini, mi mette un braccio dietro la schiena e mi avvicina ancora a lui. Non capisco la natura del suo gesto, ma sembra bisognoso di avere del contatto fisico, di sentirsi vicino a qualcuno. Non mi da fastidio, non mi sento nemmeno a disagio, solo che non capisco il bisogno di questa vicinanza.

"Ti fa ancora male?" Gli chiedo riferendomi alla ferita dovuta all'operazione. "Un po', ma non fa niente, guarirò presto" mi sorride. Continuiamo a chiaccherare assieme, finche Norman non si alza dalla sedia e sparisce velocemente rispondendo al telefono. Io sbuffo per il suo strano comportamento.

"Quando torno a Monaco compro un altro paio di stivali" esclamo guardando i miei stivali neri.
"Non ne hai altri?" Mi chiede lo spagnolo.
"Certo che ne ho altri, ma amo li stivali lunghi, ne sono ossessionata" gli spiego.
"Ne hai altri giusto? Quando siamo andati al Karaoke non avevi questi" dice guardandomi gli stivali neri che indosso questa sera.
"Gia" gli sorrido.

Dopo un po decidiamo di tornare nelle nostre camere per andare a dormire, visto il bisogno di energie per la giornata sucessiva. Saluto lo spagnolo con un abbraccio ed un bacio sulla guancia. Entro in camera e mi preparo per dormire.

N.A
Spero possa piacervi

Always been you - Carlos SainzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora