25~Madrid/Suzuka~

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Pov. Carlos
Spagna-Madrid
Dopo mezz'ora di viaggio, arriviamo al centro di Madrid. Lascio la macchina in un parcheggio sotterraneo. Quando scendiamo dalla vettura mi avvicino a lei.
"Godiamoci questa giornata al meglio, che domani torniamo alla normalità" gli dico accarezzandogli la guancia. Facciamo una passeggiata sino ad arrivare davanti al palazzo di cristallo.
"È bellissimo" mi dice dopo esser rimasta ad ammirare il monumento in silenzio. "Dai entriamo" gli dico toccandogli una spalla. Facciamo molte foto del posto, tocchiamo l'acqua fresca e ci immergiamo nella bellezza del posto. Ad un certo punto si ferma in un angolo del palazzo, guarda la vegetazione all'esterno, poi si gira verso la mia direzione.
"Cosa saremo io e te domani?" Mi chiede guardandomi negli occhi. "Non lo so, non lo so davvero" dico a bassa voce. "Parliamo domani mattina, ti prego" gli dico chiudendo gli occhi e passandomi una mano sul viso.

Torniamo a casa verso le 8 di sera

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Torniamo a casa verso le 8 di sera. Ceniamo con dell'insalata, lei è molto silenziosa, ed io non ho il coraggio di rompere il silenzio creato tra di noi. Quando lei si reca nella stanza adibita a palestra, io rimango nel divano. Non posso fare altro se non pensare a lei, a come mi sono ridotto. Forse mi sono pentito di tutto, ci siamo buttati a capofitto in una cosa più grande di noi, senza dichiarare sentimenti o senza rendere chiara la situazione creata. Non posso fare altro se non sperare di uscirne illeso, ma so che domani sarà una giornata terribile.
Sono le 11 di sera quando sento il materasso piegarsi al peso del suo corpo, si avvicina a me e si accoccola sul mio petto.

Quando siamo all'interno del Jet, la mattina dopo, non riesco a stare fermo nel sedile, l'agitazione ed il nervosismo si impossessano di me. La guardo nel mentre si siede nel sedile davanti a me. Da uno sguardo a Colin e poi ritorna a guardare fuori dal finestrino.
"Dobbiamo risolvere questa situazione" esclama girandosi verso di me. "Si, assolutamente."
"Abbiamo corso troppo, lavoriamo in un contesto dove una relazione tra di noi non è fattibile, ho davvero lavorato sodo ler arrivare dove sono, non posso rinunciare a tutto questo proprio ora" prende fiato e continua. "È stato bellissimo, ho amato questi giorni, sono stata così bene, ma davvero non possiamo" si interrompe con voce incrinata.
"Lo so che non possiamo, e nemmeno io voglio rinunciare alla mia carriera, davvero, mi sento così in colpa di averti trascinata con me senza pensare ai sentimenti, ci siamo lasciati troppo andare a noi due"gli dico sincero.
"Quando toccheremo il suolo, interromperemo questa cosa tra noi due, saremo dinuovo amici come prima, niente baci, dovremmo imparare a dosare il tempo anche con gli altri, dobbiamo allontanarci" continuo a dirgli nel mentre lei continua ad annuire concordando alle mie parole.
"Carlos, io sono stata benissimo con te, mi hai fatto sentire così tanto apprezzata" mi dice con occhi lucidi. "Davvero sto odiando il mio lavoro, sto odiando me stessa, non voglio chiudere con te, so che è necessario, ma non voglio" una lacrima gli riga il viso.

Quando atterriamo in Giappone, il macigno che sentivo sullo stomaco prima di salire sull'aereo, si è triplicato. Dopo un ultimo bacio sopra il Jet, le nostre strade si sono divise.
Io sono andato in hotel, nel mentre lei dritta sul set per scattare le foto di una rivista famosa in questa zona.
Quando finalmente arrivo in hotel, non posso fare altro se non buttarmi nel letto e pensare a tutto quello che è successo.
La mia relazione di 7 anni con quella che pensavo fosse la donna della mia vita è andata a puttane, sto meglio, e quasi un anno dopo apro le braccia ad un altra donna, bellissima, magnetica, ma inarrivabile, a causa del suo lavoro. Che strana la vita, quando tocchi il cielo con un dito tutto ti crolla addosso. Certo, potevamo decidere di continuare a stare assieme, magari prima o poi le cose si sarebbero stabilizzate, ma probabilmente entrambi abbiamo paura di perdere quello che è più caro per noi, il nostro lavoro.

Pov. Sienna
Giappone- Suzuka
2/7 aprile
"Bravissima, guarda ancora in camera" mi dice un fotografo nel mentre cambio posa.
Forse non ero nelle condizioni migliori per fare degli scatti per la copertina di una rivista, ma prima si inizia e prima si conclude.
"Ok Sienna, tuo nonno e Norman sono arrivati in Hotel" mi avvisa Mary quando indosso il prossimo outfit. "Perfetto, non vedo l'ora di vederli" gli sorrido con gratitudine.
Dopo una ventina di minuti, mi sto infilando i miei vestiti per tornare in Hotel, pronta a stare tra le braccia di mio nonno e di mio fratello.

"Tesoro mio, grazie per avermi dato questa opportunità" dice mio nonno venendomi incontro per abbracciarmi. Chiudo la porta della stanza di Norman, e mi godo le attenzioni da parte della mia famiglia.

"Quindi avete chiuso" decreta Norman all'interno del bagno della mia stanza. "Si, l'abbiamo fatto in modo pacifico, eravamo consapevoli di aver fatto tutto troppo infretta, senza pensare alle conseguenze del nostro lavoro e del nostro status sociale" continuo a dirgli nel mentre mi insapono i capelli sotto la doccia.
"Quindi farete finta di essere amici come prima?" Continua a farmi la sua sfilza di domande.
"Forse si, spero di riuscirci sinceramente, o gli salto addosso, oppure mi metto a piangere appena vedrò il suo bel faccione più tardi nel paddock" ammetto sbuffando.
Esco dalla doccia e Norman mi passa l' asciugamano. "Avete fatto sesso?" Dritto al punto direi.
"No, mi ha detto che non mi avrebbe toccato finché non si sarebbe risolta questa situazione in modo positivo" provo a spiegargli.
"E anche oggi siamo vergini sino a domani" dice prendendomi in giro.

Norman oltre ad essere mio fratello, è anche il mio migliore amico, il mio confidente, e da il GP di Suzuka, sarà il mio nuovo Social Media Manager, andando ad alleggerire il carico di Mary.
"Comunque ho una notizia per te" dice mio fratello passandomi un pantalone della tuta dalla mia valigia. Io gli faccio il segno di continuare.
"Sono sicura che ti ricorderai di JVKE" incomincia a sorridere.
"Certo che me lo ricordo" gli dico ovvia.
"Beh, ti vuole nuovamente in un suo video musicale, ma stavolta senza guidare una monoposto" mi dice entusiasta.
"Vuole fare un altro video per Golden Hour, e la sua comunity mi ha contattato per chiedermi la tua presenza. Sarebbe un video molto semplice" continua a dire allargando gli occhi.
"Ti hanno detto altro?" Chiedo curiosa.
"Si, il video sarà una cosa semplice, riprese in auto nel mentre vi baciate, voi due che correte in mezzo ai campi, riprese sui toni dell'oro, Sienna, ti prego devi accettare" mi dice speranzoso.
"In che senso devo baciarlo?" Chiedo bloccandomi un po'.
"Beh, succede nei video musicali, non farne un dramma" dice alzando le spalle. "È la tua occasione per farti conoscere, per attirare nuove persone sulla tua figura" continua a sorridere.
"Si, è fattibile, digli che ci sono" dico chiudendo la porta della mia stanza nel mentre ci dirigiamo in ascensore.
"Sarà una bella esperienza, poi quel ragazzo è un tesoro, un infinito romantico" dico schiacciando il tasto dell'ascensore che ci porterà al piano terra.
"Sarà anche un ottima distrazione, tenendo conto del casino della tua vita privata" mi dice alzando le spalle.

Pov. Carlos
Quando la vedo, quasi mezza giornata dopo, sta ridendo con Max e Daniel dietro una telecamera, ha un microfono in mano e probabilmente sta facendo finta di essere una giornalista.
Forse non la decisiome più saggia e più matura, ma decido di cambiare strada.
Ok, è solo Martedì, posso reggere sino a domenica sera, ce la posso fare.
La situazione diventa più tragica, quando trovo mio padre con suo fratello Norman e suo nonno Josh.
"Carlos!" Dice Norman facendo qualche passo verso di me. Facciamo una passeggiata lasciando soli i nostri parenti.
"So che tu e Sienna avete chiuso, ovviamente me l'ha detto" incomincia a dirmi. "Sappi solo che se starà male, ti farò passare l'inferno, fai in modo di non peggiorare la situazione, fai in modo che si respiri un aria calma, come se nulla fosse successo. Se hai intenzione di fare qualcosa, fai in modo che lei ne esca felice, non piangendo a dirotto. Non era questo che speravo per lei" mi stringe la spalla con la sua mano e si gira, senza darmi il tempo di replicare.
Non posso fare altro se non sospirare, sono consapevole che lui abbia ragione.
Spero che questa settimana passi in fretta.

N.A.
Spero possa piacervi🫶🏻🫶🏻🫶🏻

Always been you - Carlos SainzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora