20~London~

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Londra, Marzo.
Pov. Sienna
Quando atterriamo a Londra, troviamo la mia McLaren ad aspettarci con uno Stwart.
Salgo in macchina nel lato del guidatore e Carlos nel lato passeggero.
"Riesci a chiamare un paio di persone al posto mio? Solo fare la chiamata." Gli chiedo, devo chiamare i miei genitori e la catsitter di Colin, che è atterrata ieri con il mio gatto.
"Si certo, chi chiamo?" Mi dice prendendo il mio telefono.
"Mio padre" gli dico.
Al terzo squillo mio padre rispose.
"Tesoro, sei atterrata a Londra?" Mi chiede subito.
"Ciao papà, si, tra 20 minuti sono a casa" gli spiego.
"Stai guardando con il telefono in mano?" Chiede pronto a sgridarmi.
"No, lo sta tenendo qualcun'altro per me, senti, quindi riuscite a venire a Londra? Anche per un giorno" gli chiedo speranzosa.
"Certo tesoro, tuo fratello ci ha avvisato dei tuoi piani, quindi abbiamo provato ad organizzarci anche noi." Mi spiega.
"Ah perfetto, quando venite?" Gli chiedo ancora.
"Domani va bene?" Dice mio padre e mi giro verso Carlos per sapere cosa ne pensa, lui annuisce facendo un pollice in su.
"Perfetto papà, ah, c'è anche qualcun'altro con me, non fatemi fare brutte figure" gli dico ancora e faccio segno a Carlos di chiudere la chiamata velocemente.
"Ok ora bisogna chiamare Mary" gli spiego.
La mia manager risponde subito.
"Mary, buongiorno da Londra!" Gli dico ridendo.
"Buongiorno! Dimmi tutto!" Mi risponde.
"Allora, ci sono giusto due cose, per lo shooting, alla fine lo dobbiamo fare nella zona di Suzuka? Ieri pomeriggio ho letto la mail" gli spiego.
"Si esatto, quindi hai la settimana libera prima di arrivare in Giappone." Mi spiega.
"Perfetto, per ultima cosa, è giusto che io ti avvisi, questi giorni sono con Carlos, lui è con me a Londra, poi andrò in Spagna con lui per metà settimana" gli spiego brevemente.
"Ah, Ok. Ma è con te ora?" "Decisamente" rido per il suo tono.
"Quando ci vediamo, dobbiamo parlare" mi dice invece lei.
"Vabene, ciao Mary, devo andare ora" la saluto e Carlos chiude la chiamata
Arriviamo davanti alla mia casa qui a Londra, è in una zona periferica, e fa parte di una Villetta a schiera. La mia McLaren è parcheggiata nel garage di casa.

Scarichiamo le nostre valigie, apro il portoncino con le chiavi che avevo in tasca.
Entro in casa, poggio le valigie all' ingresso, seguita da Carlos. Lo spagnolo chiude la porta dietro di lui nel mentre io incomincio a sollevare le tapparelle delle finestre per far entrare luce.
Mi abbraccia da dietro poggiando la testa sulla mia spalla.
"Nei giorni che non ci sono, passa una signora a pulire, porta i pacchi che mi inviano, e quando devo arrivare qui, fa la spesa." Spiego al ragazzo.
"Quindi hai tanti pacchi da aprire?" Mi chiede. Io annuisco.
"Ma possiamo rilassarci un po, sono le 7 del mattino, e abbiamo tutta la giornata libera, più o meno, quei pacchi li devo aprire prima o poi, sono da parte di Brand e altre persone" gli spiego.
Lui annuisce.
"Vieni ti faccio vedere la casa" gli dico prendendogli la mano.
La casa al suo interno è sui toni del bianco, al piano terra c'è il garage, il giardino, dentro la casa c'è la cucina, il salotto, un vecchio studio che ho redatto a libreria ed il bagno degli ospiti.
Nel piano superiore c'è la mia stanza, una stanza per gli ospiti, ogni camera ha il suo bagno. I bagni sono sul tono del bianco, sono molto luminosi.

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