30 ~London and Lando~

119 4 0
                                    

Londra
Pov. Sienna
Scendiamo dalla macchina ed entriamo nel locale, un bodyguard ci lascia passare dopo essersi assicurato della nostra identità.
La musica ci invade le orecchie, Norman sparisce subito per i fatti suoi, nel mentre io e Carlos ci accodiamo a Charles, Lando e Max. Kelly ed Alexa chiaccherano tra di loro e decido di unirmi al loro tavolo.
"Sei splendida" esclama Kelly appena entro nella sua visuale, le due ragazze mi abbracciano. "Ho tante cose da raccontarvi!" Esclamo sorridendo.
"Raccontaci subito!"esclama Alex avvicinandosi a me per sentire meglio. Gli racconto della nostra permanenza a Londra, di Madrid sino ad arrivare agli avvenimenti di questo pomeriggio. "Oddio che bello" esclama Alexa contenta. "Quindi non avete fatto sesso, per ora" chiede conferma Kelly ed io annuisco. "Immagino lo vogliate tenere ancora un po per voi, insomma, conosco la pressione del lavoro e dei media" mi dice Alexa guardandomi in modo comprensivo.
Continuiamo a chiaccherare ancora tra di noi raccontandoci gli ultimi gossip sentiti in giro.
"Ah comunque ho visto cosa è successo con Esteban, anche Max stava per alzargli le mani qualche anno fa" mi dice Kelly alzando gli occhi al cielo. "Si arrangia, non ci voglio pensare ora" dico muovendo la mano per liberarmi del discorso.
Un braccio mi afferra la vita, sento il corpo di Carlos poggiarsi al mio, la mia schiena è contro il suo petto. Mi da un bacio sulla guancia e mi tiene stretta. "Vi dispiace se vela rubo?" Chiede Carlos alle due ragazze, Alex scuote velocemente la testa con un sorriso ebete. "Nono tutta tua" dice Kelly facendoli un occhiolino. Carlos scuote la testa ridendo e mi porta via dalle mie due amiche. Il calore del suo corpo mi fa sentire sicura.
"Vieni qui con me" mi dice buttandosi su un divano e facendomi sedere sulle sue gambe. Mi afferra il viso e mi bacia in modo rude e vorace. Assaporo le sue labbra, sento il cuore battere velocemente a causa della voracità del bacio.
"EHI EHI EHI" sentiamo urlare vicino a noi, ci stacchiamo e Daniel si siede sul divano.
"Quindi è ufficiale" dichiara guardandoci.
"No" diciamo all'unisono io e Carlos.
"Ah ok" dice alzando le spalle.
Chiacchieriamo con Daniel per un po, balliamo assieme al gruppo e ai ragazzi.
Un Lando ubriaco mi si avvicina per abbracciarmi, si appoggia sopra di me circondandomi il busto, farfuglia qualcosa e poggia la testa sul mio petto.
Con il viso che mi bolle per l'imbarazzo, provo a reggerlo per non farlo cadere a terra. "Carlos" urlo allo spagnolo vicino a me in modo che si giri, quando vede Lando completamente appoggiato a me spalanca gli occhi e prova ad avvicinarsi.
"Aspetta fammi fare una foto" appare Oscar da dietro Carlos, prendendo il telefono.
"Ok mate è ora di tornare a casa" dice Carlos toccandogli la spalla.
"No" dice Lando sbiascicando e continuando a reggersi su di me.
"Dai andiamo" gli dico continuando a tenerlo.
Carlos prende la macchina, aiuto Lando a sedersi dietro, ed io mi metto di fianco a lui per controllarlo. Nel metre Carlos guida, Lando passa tutto il tempo a lamentarsi.
"Non hai capito, è che mi mancano" dice Lando sfregandosi il viso con le mani.
"Cosa?" Chiede Carlos guardandolo dallo specchietto.
"Le tette Carlos, mi mancano" dice coprendosi il viso con le mani e muovendo la testa. Si poggia dinuovo contro di me, continua a fare versi di lamento.
"Tu hai le tette" dice guardandomi. Io annuisco nel mentre lo faccio coricare nei sedili, poggia la testa sulle mie gambe continuando a lamentarsi di cose poco futili al momento. In poco tempo si addormenta, sbavandomi un po' la gonna.
"Si è addormentato" avviso Carlos quando parcheggia. "Ok, ora lo portiamo in camera a dormire" mi dice aprendo la mia portiera. Alzo piano la testa di Lando, provo a reggerlo nel mentre scendo dall'auto. Si sveglia e lo trasciniamo sino alla stanza d'hotel di Carlos. Lo butta nel suo letto, prende un cambio e andiamo nella mia stanza per dormire.
"Chissà cosa gli passava per la testa" dico infilandomi sotto le coperte e sbadigliando. "Gli mancherà fare sesso" dice alzando me spalle e ridendo. "O delle tette" dico ridendo con lui.
"Nel locale ha spalmato tutta la sua faccia nelle mie tette piagnucolando" gli racconto allo spagnolo nel mentre mi accoccolo contro di lui.
"Domani li do un pugno" mi dice un po offeso. "Carlos, era ed è ubriaco, non credo sia necessario"
"Si, ma... non doveva, non su di te" dice provando a difendere la sua tesi.
Sbuffa e solleva il busto per appoggiare la testa sul mio petto, muove un po il viso e mi sorride.

Always been you - Carlos SainzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora