48-solo brutte interviste-

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Pov. Sienna
Quando scendo dalla mia McLaren con Carlos al mio fianco,vengo investitia dai flash dei giornalisti impazienti di Monaco.
Carlos mi accompagna all'interno dell'edificio dove si sta svolgendo un Gala di beneficenza. Mi prende la mano e mi aiuta a fare le scale per entratr all'interno del palazzo.
"Grazie" gli dico piano nel mentre lui mi sorride.
"Sei stanca? Prima non lo sembravi così tanto" mi dice Carlos nel mente alza e abbassa le sopracciglia in modo ridicolo.
"Smettila, potrebbero sentirti" gli dico dandogli un colpetto al braccio.
"Stiamo già tirando troppo la corda arrivando assieme al gala, figurati se ci sentono parlare degli affari nostri" sbuffo solo al pensiero.
"Ti stanno chiamando dei giornalisti per un intervista" mi fa notare lo spagnolo, mi giro verso la direzione che mi indica, annuisco e mi avvicino a loro.
"Ecco a voi Sienna Davis, rockie in Formula 1 per questa stagione" io annuisco e sorrido al giornalista.
"Bene, qual'è il segreto per entrare in formula 1?" Mi chiede sorridendo e attendendo una mia risposta.
"Sicuramente scalare, dimostrare di essere talentuosi e bravi, avere pazienza e tenacia" rispondo dopo aver riflettuto qualche secondo.
"Assolutamente, ma tu a livello personale, come hai fatto?" Continua a chiedere.
"Ho vinto il campionato di formula 3, successivamente l'anno scorso ho vinto il campionato piloti di formula 2 con la Prema, al fianco di Kimi Antonelli e Oliver Berman" rispondo ancora.
"Nessun aggancio con qualcuno? Sai, è alquanto improbabile vedere una ragazza che gareggia in Formula 1" esclama nel mentre alza le spalle.
"Come prego?" Rispondo sorpresa.
"Si insomma, sei una donna, non dovrebbe essere un lavoro per te" sbianco alla sua frase.
"Forse tu non sei adatto al tuo lavoro, eppure sei qui a chiedermi stronzate, rubandomi del tempo prezioso" sono furiosa.
"Perché non ti levi dal cazzo?" Parlo prima che lui riesca ad aprire bocca." Restituisco il microfono e vado via.

"Mi amor, l'hai steso" mi dice Carlos quando ritorno da lui. Mi circonda il fianco con un suo braccio e mi avvicina al suo corpo. Mi rilasso un po' grazie alla sua vicinanza.
Nel mentre rimaniamo in silenzio, una nausea improvvisa mi colpisce lo stomaco come un pungo.
"Carlos, un bagno" incomincio a respirare a fatica.
Carlos mi prende la mano e incomincia a condurmi nel primo bagno vicino, quando finalmente lo troviamo, apre la porta, la chiude a chiave dietro di noi, io mi getto sulla tazza del water, liberandomi della colazione e del pranzo. Carlos arriva per tenermi i capelli, nel mentre rigetto tutto, delle lacrime calde mi bagnano il viso.

Quando mi riprendo, mi sciacquo la bocca, mi sistemo un attimo io viso e provo a calmarmi.
Ritorno vicino al water, abbasso le mutande e ovviamente non ne rimango sorpresa. Una macchia rossa si sparge nel tessuto.
"Puoi prendermi un assorbente dalla borsa, per favore?" Chiedo a Carlos che mi osserva. Annuisce ed incomincia a frugare, poco dopo mi passa l'oggetto delle mie richieste.
Quando finisco di sistemarmi e mi lavo le mani, Carlos decide di parlare.
"Isa non mi aveva mai fatto assistere a qualcosa del genere, mi tagliava sempre fuori, non voleva che fossi in mezzo." Mi guarda con gli occhi un po' vuoti.
"Carlos, io non sono Isa, avere il ciclo è normale, come cambiarsi l'assorbente o macchiarsi" gli accarezzo il viso e lui si gode il nostro contatto.
Usciamo assieme dal bagno e torniamo alla sala piena di gente.

Quando finalmente la serata di beneficenza ha realmente inizio, riusciamo a riunirci con alcuni nostri colleghi.
Charles e Max parlano assiduamente, nel mentre io e Carlos ci uniamo a loro. Ovviamente il discorso si sposta sulla prossima gara, sulle nostre prestazioni e sulle nostre auto. Quando stiamo per battibeccare, una voce ci interrompe, ci voltiamo verso il piccolo palco allestito per stasera, il principe di Monaco, nella sua eleganza, incomincianad introdurre il Gran Premio, l'onore del paese, e ovviamente fa salire sul palco Charles, il suo amato campione. Quando Charles finisce di parlare, non possiamo far altro che applaudire.
Verso fine serata, Sir Lewis Hamilton si avvicina a me. "Ma quanto stiamo bene stasera" mi prende la mano e mi fa girare. "Grazie mille" gli dico quando ritorno stabile sui miei piedi. "Anche tu stai molto bene, il fascino inglese è nelle nostre vene" gli faccio l'occhiolino.
"Ma guarda chi abbiamo qui! La principessa di spagna" la voce di Daniel ci invade le orecchie.
"Daniel! Abbassa la voce" gli dico facendoli dei gesti.
Carlos arriva al nostro mini gruppetto e si aggrega con noi.

Quando il giorno dopo mi ritrovo nuovamente a fare stupide interviste al paddock, non posso fare altro se non sbuffare ed esaurirmi.
"Mary me ne sto andando a casa, non ne posso piu di queste interviste, sono rodicole." La mia PR, seguita da mio fratello, mi rincorrono fuori dall'ennesima sala convegni.
"Sienna, non fare così, poi questa era l'ultima" mi dice Mary seguendomi dentro al mio motor home.
Mi cambio dai vestiti della scuderia, con dei jeans larghi e una camicietta bianca stretta, mi tengo il cappellino della Williams ed esco dalla zona dedicata alla mia scuderia. Mi diriggo verso i box Ferrari, alla ricerca di Carlos.
Quando finalmente siamo a casa, non posso fare altro se non sospirare per la giornata.

N.A.
Spero vi possa piacere

Always been you - Carlos SainzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora