Aris
Sono in piedi, fuori dal portone, ed osservo lo scarno corteo dell'imperatore allontanarsi in direzione del sole, ormai basso.
Non ha detto quando tornerà, ma immagino che passerà molto tempo prima di una sua prossima visita.
Ho sentito Carlo e Finn discutere animatamente, quando il primo ha avvisato il secondo della partenza imminente.
-Dovreste gestirla voi, è una vostra responsabilità- aveva urlato Finn, facendo seguire alla frase un pugno al tavolo -altrimenti me ne occuperò io, ma a modo mio- aveva aggiunto, a voce più bassa.
Un brivido mi attraversa, mentre ripenso a quella frase.
L'imperatore, che ancora non riesco a chiamare padre, lo aveva blandito senza troppa convinzione, restando fermo sui suoi propositi.
Il conte di Norimberga si era dunque ritirato nuovamente nelle sue stanze, lasciandomi contemplare la mia fine che si avvicinava in compagnia di due guardie. Avevo guadagnato un paio di giorni di vita in più del previsto, però.
Non appena la sagoma di Carlo diventa un'indistinguibile macchiolina nella pianura circostante, la guardia alla mia destra tossicchia.
-Strega, è ora di tornare dentro- mi avverte.
Non reagisco nemmeno alla provocazione data dal nome accusatorio; la paura di morire torna a battermi forte nel petto, proprio come nei giorni passati a correre all'impazzata.
La breve pausa mi ha ridato energie, devo saperle sfruttare con accortezza.
Ragiono in fretta, guardandomi intorno. Analizzo con attenzione il sentiero imboccato dall'imperatore, avvertendo l'agitazione crescere in me man mano che il pensiero prende forma nella mia mente.
Capisco che è il momento di agire. O ora o mai più.
Scatto in avanti, sollevando la gonna sfarzosa quel tanto che bastava per non inciampare; la guardia alla mia sinistra reagisce pochi secondi dopo, ma è troppo tardi.
La sua mano si chiude nell'aria, a pochi centimetri dalla manica del mio abito, e ciò genera nel mio corpo una scarica di adrenalina senza precedenti.
Caccio via ogni pensiero, correndo come mai prima d'ora sull'acciottolato sconnesso.
Voglio vivere.
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Bewitched
Historical FictionNorimberga, 1352. Aris, una giovane fanciulla cresciuta fra i campi bavari, viene cacciata dal convento dove stava per prendere gli ordini con un'accusa bruciante: stregoneria. Costretta dunque alla fuga, non riuscirà a scappare a lungo dai frati do...