QUINN:
Era passata una settimana da quando avevo visto Kevin baciarsi con quella ragazza.
Era passata una settimana e io continuavo a stare male, male da morire.
Non avrei mai immaginato che si potesse soffrire tanto per amore.
La scena di Kevin che si baciava con quella continuava a ripetersi nella mia testa causandomi dei conati di vomito che non sempre riuscivo a controllare.
Stavo veramente male.
Il mio telefono continuava a vibrare per l'arrivo di dei messaggi o delle chiamate ma, sapendo già di chi si trattasse decidevo di non leggerli neppure.
Non avevo le forze per alzarmi dal letto, era l'ultima cosa che volevo fare. L'unica persona che era in grado di rendermi felice mi aveva distrutta, completamente.
Kevin era stato capace di farmi cadere e rompere in pochissimo tempo.
Mi sentivo una vera e propria stupida, mi ero fatta abbindolare per bene.
Sentì la porta della mia camera aprirsi per la quindi volta in questa giornata, ogni tanto i ragazzi e Justin venivano a controllare se stessi bene.
Non gli avevo raccontato quello che era successo ma credevo che immaginassero già il motivo.
"Quinn, come va ?"
Era Chaz questa volta.
A quelle parole un'altra scarica di pianto mi invase.
Non avevo neanche la forza per girarmi verso di lui. Si avvicinò a me stendendosi accanto.
"Ha baciato un'altra." Sussurrai poi portandomi una mano sulla bocca per trattenere i singhiozzi.
"I-io ci ho creduto e lui mi ha t-tradita."
Mi faceva malissimo ammetterlo ma era così. Questa era la pura verità.
"Lo vorrei ammazzare." Ringhiò.
"Non servirebbe a niente." Risposi tirando su col naso.
"Vuoi mangiare qualcosa ?"
"Non ho fame."
Chaz mi lasciò una carezza sulla testa per poi uscire dalla stanza e lasciarmi sola.
Mi alzai dal letto a fatica correndo nel bagno della mia camera, mi sedetti sul pavimento freddo vomitando per la decima volta.
Mi appoggiai con la schiena al muro tenendomi la testa, milioni di lacrime calde rigavano le mie guance.
"Quinn, hai vomitato ancora ?"
Era mio padre. Annuì debolmente continuando a tenere lo sguardo basso.
Si avvicinò a me prendendomi in braccio per portarmi verso il letto, si stese con me facendomi poggiare con la testa al suo petto.
"Cosa ne dici di uscire un po ? È una settimana che sei qui a piangere." Parlò accarezzandomi la schiena.
Mi morsi il labbro ormai gonfio e rosso annuendo alle sue parole, non volevo uscire, non me ne fregava niente ma l'ultima cosa che volevo era discutere con lui in un momento in cui ero così debole.
"Va bene, vatti a fare una doccia ti aspetto giù."
Annuì vedendo mio padre uscire dalla stanza richiudendo la porta alle sue spalle.
Mi alzai entrando nella doccia, mi lavai per bene i capelli e il corpo provando ad eliminare anche ogni traccia di dolore, ma ovviamente era impossibile.
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My 'Dad'
FanfictionCosa fareste se da un giorno all'altro vostro padre decidesse di prendere la vostra custodia ? Cosa fareste se lui fosse un pericoloso criminale ricercato in tutto il paese ? Cosa fareste se una gang rivale volesse vedere soffrire vostro padre a t...